NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Elezioni regionali: il dibattito politico

       

       

      Elezioni regionali: il dibattito politico

      10 set 21 "Con consiglieri i cui stipendi mensili superano quelli dei parlamentari del Bundestag tedesco e con una spesa di funzionamento che sovrasta quella di altre Regioni simili per popolazione, la Calabria mantiene ancora il poco invidiabile titolo di istituzione tra le più costose, a dispetto di un'efficienza che, al contrario, registra livelli a dir poco deprimenti". Lo afferma, in una nota, Antonio Lo Schiavo, candidato al Consiglio regionale con la lista De Magistris presidente nel collegio Centro. "Il Consiglio regionale - prosegue - nel primo semestre dell'anno 2021 ha approvato 27 leggi: 16 di queste erano modifiche a singoli articoli di leggi già in vigore, quattro proroghe di termini, due riconoscimenti di debiti fuori bilancio, un rifinanziamento di prestiti, un recepimento di una direttiva europea. A supportare questo immane sforzo sono stati chiamati 179 collaboratori e 154 consulenti. Non stupisce, quindi, sapere che il costo di funzionamento degli organi istituzionali della nostra regione ammonta a ben 65 milioni di euro. Ventisei in più che in Liguria, addirittura 49 in più che nelle Marche, regioni di demografia simile . Una seria, onesta e responsabile proposta politica di riscatto non può e non deve far finta di non vedere e non capire come, oggi, il nodo della spesa pubblica, dei privilegi e dei costi della politica, vada affrontato con decisione, senza tentennamenti e senza far prevalere logiche corporative".

      "Esprimo solidarietà ai sessantasei lavoratori del call center di Almaviva di Rende che rischiano di perdere il lavoro dopo l'arrivo di Covisian, la società che ha vinto l'appalto per gestire i call center Ita di Rende e Palermo". Così Katia Ianni, candidata con "Coraggio Italia" (Circoscrizione Nord). "Non è assolutamente accettabile - prosegue - il significato taglio del costo del lavoro che si paventa con Covisian. Non è accettabile nel 2021 emigrare in cerca di lavoro, non è accettabile non riuscire a garantire opportunità, sviluppo e prospettive di lavoro. E' necessario che il governo centrale si adoperi per creare dialogo con l'azienda. Ora più che mai in piena crisi post pandemica, dobbiamo alzare lo sguardo perché il bilancio è molto severo se pensiamo al fatto che abbiamo in meno 900 mila persone occupate tra febbraio 2020 e aprile 2021 in Italia, secondo i dati Istat, con una incidenza di povertà in crescita; per non parlare poi del salario ai minimi storici soprattutto nelle regioni del Meridione e in Calabria in particolare"

      "Alla Regione Calabria non servono più i pannicelli caldi o l'aspirina perché la malattia dell'apparato amministrativo regionale è grave. E' arrivato il momento del bisturi ed è necessario essere severi e rigorosi contro il malaffare, gli sprechi ed i vagabondi che si annidano nei dipartimenti regionali". Lo afferma Pietro Molinaro, candidato per la Lega. "C'è bisogno - prosegue - di prendere in mano il bisturi e tagliare profondamente, in ogni ufficio regionale dove gli interessi dei calabresi sono mortificati e calpestati. La diagnosi sui mali principali della Calabria inizia dal funzionamento della pubblica amministrazione regionale: posti di responsabilità affidati ad artefici del malaffare; grandi sprechi di risorse per manifeste incapacità tecniche e professionali; tanti vagabondi che negli uffici regionali si dilettano con i social o i video-giochi, piuttosto che pensare a come svolgere al meglio il proprio lavoro. I calabresi che incontro quotidianamente mi raccontano storie al limite dell'incredibile sulle difficoltà generate dall'apparato amministrativo della Regione. Dai tempi biblici per istruire una domanda per i contributi comunitari, all'assurdità delle procedure e dei requisiti contenuti negli avvisi pubblici. Per continuare con l'incapacità di riuscire ad organizzare la gestione dei rifiuti e della depurazione o, molto più semplicemente, l'incapacità di risolvere l'emergenza della moltiplicazione dei cinghiali che devastano le campagne ed impauriscono le città, senza essere nemmeno in grado di erogare il risarcimento dei danni, previsto dalla legge".

      "C'è un'emergenza che riguarda la carenza di oss in negli hub e nel territorio di Cosenza, rispetto alla quale è necessario che l' azienda sanitaria provinciale utilizzi la graduatoria esistente presso l'azienda ospedaliera, per questo chiedo ufficialmente al commissario dell'Asp La Regina ed al commissario del piano di rientro, Guido Longo, di attivarsi immediatamente". Lo afferma Simona Loizzo, candidata con la Lega, che prosegue: "700 idonei aspettano una chiamata mentre l'Asp, erroneamente, continua ad utilizzare la graduatoria dei bandi covid. Il fabbisogno di operatori socio sanitari è altissimo, viste le situazioni esistenti che limitano al massimo l'erogazione piena di servizi all'utenza. Gli Oss idonei non possono più aspettare e c'è la necessità di porre fine a una situazione insostenibile, che rende difficile l'erogazione dei servizi".

      "Il 3 e il 4 ottobre potrà essere per la Calabria una data storica, uno spartiacque come lo fu per il nostro Paese il referendum tra monarchia e Repubblica il 2 giugno 1946. Una data che può rappresentare la liberazione da quella cattiva politica che ha rovinato la Calabria: da un lato abbiamo un coacervo di partiti che rappresentano lo stantio, le logiche della vecchia politica clientelare; dall'altro l'opportunità storica e forse irripetibile per questa terra di liberarsi dalle catene. Ognuno deve sentirsi parte di questo progetto: la vera sfida sarà convincere i tantissimi cittadini calabresi che nelle ultime due elezioni regionali non sono andati a votare. Oggi con Luigi de Magistris e la sua coalizione c'è in campo un'alternativa di governo, di rottura con il vecchio sistema e di cambiamento", così Rosario Piccioni, candidato nella circoscrizione centro nella lista "de Magistris Presidente" che ieri insieme a Luigi De Magistrisiha incontrato i cittadini di Lamezia su corso Giovanni Nicotera. "Nelle liste del centrodestra - ha proseguito Piccioni - si riflettono le stesse logiche a cui da decenni ci ha abituati il centrodestra calabrese: da presenze ingombranti perché direttamente collegate alla criminalità organizzata, al familismo amorale dei vari Gentile, Parente e Morrone che non si sono candidati direttamente ma hanno fatto candidare le figlie o la moglie. Il centrosinistra ha due candidati: Amalia Bruni e Mario Oliverio. Se un partito non è stato capace di fare sintesi al proprio interno, com'era possibile per noi sedersi a quel tavolo per trovare una soluzione?". "Per la prima volta in Calabria - ha detto de Magistris - c'è un polo popolare civico alternativo e di rottura con il vecchio sistema. Noi a ottobre non abbiamo quattro candidati alla presidenza: abbiamo uno schieramento di tre candidati che incarnano la conservazione e la mortificazione dei diritti di questa terra e poi c'è la nostra coalizione, fatta da donne e uomini che nella vita hanno dimostrato da che parte stare".

      "L'ultima trovata dell'ormai 'ex sindaco' di Napoli - ha dichiarato Carlo Tansi - è quello di denigrare, con insinuazioni del tutto infondate, il Centro di Neurogenetica di Lametia Terme, un Istituto di Ricerca riconosciuto da tutto il mondo scientifico internazionale come presidio d'eccellenza per lo studio delle demenze degenerative e delle forme ereditarie di Alzaheimer, fondato nel 1996 e diretto, tra mille difficoltà economiche e strutturali, da Amalia Bruni. Quando ho letto le dichiarazioni dell'ex sindaco sull'attività di Amalia Bruni e del suo Centro, non volevo credere che si potesse, anche nella polemica elettoralistica, scendere così in basso. Ho già più volte dovuto confutare le incredibili affermazioni di un 'personaggio' capace di mistificare la realtà e di rappresentarla a suo uso e consumo, nella migliore tradizione della sceneggiata napoletana di cui dimostra di essere degno interprete. Le sue affermazioni si commentano da sole e non voglio aggiungere altro ma invito i Calabresi perbene a valutare quale titolo e credibilità possa avere colui che è stato capace di portare il debito della città di Napoli da trecento milioni a tre miliardi, per parlare dei finanziamenti con cui Amalia Bruni ha diretto il Centro di Lamezia che tutti sanno essere somme molto limitate a confronto degli inconfutabili risultati scientifici ottenuti, che sono tutt'altro che oggettivi in quanto si misurano con rigidi parametri di valutazione internazionali ("impact factor")".

      "Da circa due anni, il Movimento 'La Calabria che vogliamo', da me presieduto, in numerose circostanze ha sottolineato l'ingiusta e inaccettabile situazione che da tempo si perpetua in merito all'attraversamento dello Stretto di Messina. Nel silenzio generale assistiamo ad un regime di quasi monopolio da parte della società Caronte & Tourist che svolge attività di traghettamento tra la Calabria e la Sicilia applicando in totale serenità dei prezzi assolutamente folli. Parliamo di 37 euro per un biglietto di a\r per automobili se si rientra entro 24 ore, di 42 euro se si rientra entro 3 giorni, altrimenti si è costretti a pagare un doppio biglietto arrivando a spendere 80 euro. Per i furgoni e gli automezzi commerciali invece i prezzi arrivano sino a 320 euro. Tale comportamento infatti è finito sotto la lente d'ingrandimento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ci saremmo auspicati in tempi rapidi delle decisioni riguardo questa vera e propria rapina ma tutto purtroppo tace. Quello che lascia stupefatti e amareggia, in particolare durante i mesi estivi, è vedere le navi private prese d'assalto, con migliaia di persone in fila per ore sotto il sole cocente e, allo stesso tempo, le grandi navi dello Stato assenti. Ai quattro candidati alla presidenza, unitamente al sincero in bocca al lupo, chiedo di prendere posizione rispetto a quanto accade nello Stretto di Messina, evidenziando già da oggi se vorranno affrontare questa tematica e come intendono intervenire per risolverla". Lo afferma Giuseppe Nucera, presidente di "La Calabria che vogliamo".

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     
Pubblicità


news Oggi in Italia e nel mondo

news Oggi in Calabria

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Giovanni Folino
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito