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      Regionali: Il centrosinistra punta sulla Ventura, ma non si placano le polemiche

       

       

      Regionali: Il centrosinistra punta sulla Ventura, ma non si placano le polemiche

      18 giu 21 Si completa in Calabria - a meno di ulteriori soprese - il quadro delle candidature alla presidenza della Regione. Dopo settimane di passione, Pd-5Stelle e Articolo 1, hanno deciso di puntare sull'imprenditrice Maria Antonietta Ventura, presidente di Unicef Calabria e del Cda del Gruppo Ventura che opera nel settore dell'armamento ferroviario. Cinquantatre anni, madre di due figli, sposata con Cosimo De Tommaso - sindaco di San Lucido, nel cosentino - la neo candidata si mostra subito entusiasta dell'investitura, 'bruciando' con una sua dichiarazione all'ANSA ("sono ancora frastornata e sto cercando di riprendermi. Ho accettato appena mi è stato proposto di candidarmi"), l'annuncio ufficiale affidato ad una dichiarazione congiunta di Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza. I tre non nascondono le difficoltà incontrate - su tutte quelle legate al consigliere regionale dem Nicola Irto - e parlano di "settimane di intenso e serio confronto con tutte le forze politiche e civiche" "che si riconoscono nella coalizione tra il centrosinistra unito e il M5S". "La Calabria che si rialza dopo il Covid riparte da una candidatura unitaria di PD, M5S, Leu, Psi e Liste Civiche", aggiungono. Neanche il tempo di prendere atto dell'accordo raggiunto, però, che già iniziano le prime polemiche. Soprattutto per quella definizione di intesa "unitaria" con cui la nota ufficiale presenta la candidatura: di centrosinistra e con la sottoscrizione di Leu. E' Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, a spiegare subito che così non è: "Leu - dice - non è un soggetto politico e dunque non può siglare alcun accordo politico od elettorale. Immagino che la firma di Speranza rappresenti il suo partito e cioè Art1. Per quanto ci riguarda Sinistra Italiana in Calabria sostiene la coalizione di Luigi de Magistris e Mimmo Lucano". A stretto giro interviene anche Jasmine Cristallo, esponente calabrese delle Sardine, per dissociarsi politicamente da quello che definisce un "punto di sintesi al ribasso" dietro al quale "si nascondono lacerazioni profonde e vecchie logiche di potere". In definitiva "uno schema perdente". Ma il malumore serpeggia anche nel variegato mondo del Pd calabrese. Il segretario dei giovani democratici Mario Valente, su Facebook, parla di "sconcerto, di fronte ad un metodo che considero sbagliato, nella designazione di candidature e scelte politiche". Ma mentre monta la polemica politica, Maria Antonietta Ventura va avanti per la sua strada e parla già da candidata. "Immagino - dice - una Calabria più semplice e fruibile per tutto, perché abbiamo le potenzialità per diventare il posto più bello del mondo. Una terra che già di suo è meravigliosa ma che deve diventare soprattutto vivibile, dove non deve essere tutto complicato. Qui da noi è complicato fare impresa, accedere in ospedale, portare i figli all'asilo, tutti temi sui quali si può e si deve lavorare". "E' la personalità migliore per conciliare slancio nei valori e pragmatismo nell'azione" dicono di lei Conte, Letta e Speranza. Una proposta, la loro, che, spiegano "guarda alla Calabria che lavora e che lotta, che innova e costruisce un riscatto vero, oltre ogni retorica. Maria Ventura unisce il centrosinistra, il Movimento 5 Stelle e tutto il civismo che si ritrova nei valori della giustizia sociale, dello sviluppo sostenibile, del contrasto alla 'ndrangheta, della sanità di eccellenza per tutti, dell'istruzione e della ricerca come priorità assolute". Con Valente il quadro delle candidature in Calabria dovrebbe essere completo, dopo che anche il centrodestra ha confermato la candidatura del capogruppo alla Camera di Forza Italia Roberto Occhiuto. Già in pista da mesi Luigi de Magistris, che tra i suoi competitor troverà anche quello che era l'alleato della prima ora, il geologo Carlo Tansi, che dopo la rottura con il sindaco di Napoli sembra fermamente intenzionato a candidarsi in prima persona. Italia viva, invece, correrà da sola con la candidatura del senatore e sindaco di Diamante Ernesto Magorno.

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