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      Ordinanza Spirlì, chiuse le elementari e le medie fino al 15, le superiori fino al 31

       

       

      Ordinanza Spirlì, chiuse le elementari e le medie fino al 15, le superiori fino al 31

      05 gen 21 Scuole superiori chiuse fino al 31 gennaio e tutte le altre, di ogni ordine e grado, fino a 15. Lo ha deciso il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì con un'ordinanza. L'attività proseguirà con la didattica a distanza. Resta fatta salva l'attività didattica ed educativa per i servizi per l'infanzia e per la scuola dell'infanzia, che continua a svolgersi in presenza, e resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per l'uso di laboratori o per "mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali".

      Nella sua ordinanza, Spirlì scrive che "il Monitoraggio Fase 2 del Ministero della Salute, relativo ai dati della settimana 21-27 dicembre 2020 (aggiornati al 29 dicembre 2020) evidenzia 23.637 casi totali, con una incidenza cumulativa pari a 1228.09 per 100000 abitanti; 1.290 casi con data prelievo/diagnosi nella settimana 21/12-27/12, con incidenza pari a 67.02 per 100000 abitanti; Rt puntuale è pari a 1,09, compatibile con uno scenario di tipo 2. Tale indicatore dopo aver raggiunto un valore pari a 0,64 nella prima settimana di dicembre (30/11-6/12), presenta un incremento costante, passando a 0,74 nella settimana 7/12-14/12, ad un valore di 0,84 nella settimana 15/12-20/12, fino a superare, nella settimana in questione, il valore soglia di 1, rappresentando un'allerta". Inoltre il presidente ff della Regione sottolinea che "nel periodo 3 dicembre 2020/3 gennaio 2021, si è registrato un cospicuo incremento dei nuovi casi confermati Covid-19, che, in termini assoluti è pari a 7048 unità ed un numero di decessi pari a 166, per una media di 5,4 al giorno" e che "l'andamento epidemiologico in tutte le province calabresi, nell'ultimo mese, ha registrato un trend in crescita, con la provincia di Reggio Calabria che ha contribuito con più del 39% sul totale dei nuovi casi confermati nel periodo in esame, quella di Cosenza che si è attestata su circa il 26% del totale, mentre la provincia di Vibo Valentia ha fatto registrare il raddoppio dei propri casi, quelle di Catanzaro e Crotone un incremento di circa il 38% dei casi confermati nei rispettivi territori". "La ripresa delle attività scolastiche in presenza - è scritto nell'ordinanza - rappresenta una forte criticità non tanto per il possibile contagio all'interno degli Istituti nei quali si adottino pedissequamente le misure di prevenzione previste, quanto per la movimentazione delle persone che ne deriva, per i possibili assembramenti nei pressi delle istituzioni scolastiche e nelle principali aree cittadine di fruizione dei mezzi di trasporto e, più in generale, per il cospicuo aumento della legittima circolazione delle persone fisiche (popolazione studentesca, docenti, personale, familiari, addetti ai servizi) all'interno delle aree urbane, che in una fase delicata come quella evidenziata, può determinare un aumento del rischio di diffusione del contagio, che può propagarsi anche a livello familiare".

      Spirlì: tuteliamo la salute di tutti

      "Partendo dal parere che il Cts nazionale ha comunicato al Governo a proposito dello stato pandemico in Calabria, ho ritenuto fosse necessario prendere un provvedimento che andasse a tutela della salute dei più giovani in questa fase di contagio caotico". Lo afferma il presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì in relazione alla sua ordinanza con cui dispone la chiusura delle scuole nella regione con l'attivazione della dad. "In questo momento, per tranquillizzare le famiglie e i ragazzi stessi - prosegue - e dopo aver sentito le rappresentanze dei sindaci ed essermi confrontato con tutti gli addetti ai lavori, mi assumo la responsabilità di disporre la didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado a partire dai 6 anni fino alla maturità. Durante questo periodo non mancheremo di osservare eventuali cambi di intensità del contagio. Se dovesse diminuire, consentiremo a tutti la didattica in presenza, fermo restando che potremmo anche valutare l'opportunità di differenziare i territori a seconda del comportamento virus. È stata una scelta sofferta e complessa, però a prevalere, ancora una volta, è il buonsenso calabrese. Mi auguro che le famiglie sappiano indirizzare, seguire, accompagnare i ragazzi nella didattica a distanza e che i ragazzi stessi, giustamente spronati, la portino avanti, come stanno facendo, giudiziosamente, da tanto tempo". "La dad - conclude Spirlì - non è una vacanza prolungata, è una necessità. Non ci si può fermare nello studio, ma bisogna anche garantire la salute e l'incolumità di tutti".

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