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      Dibattito sulla sanità in Consiglio regionale

       

       

      Dibattito sulla sanità in Consiglio regionale

      26 apr 21 Una presa d'atto della situazione descritta, prima dal presidente ff Nino Spirlì e poi da Guido Longo, con tanti distinguo tra maggioranza ed opposizione nel dibattito del Consiglio regionale dedicato alla sanità. "Nessuna indicazione che vada tutto bene come dice", nelle parole di Domenico Bevacqua (Pd) in risposta a Spirlì, mentre Giuseppe Graziano (Udc), nell'evidenziare l'analisi impietosa emersa, ha auspicato l'apertura delle strutture esistenti, incautamente chiuse e l'attivazione delle Usca. Filippo Mancuso (Lega) si è soffermato sui dati del Commissariamento che in 10 anni ha sottratto 1700 posti letto, prodotto miliardi di disavanzo, e 500 milioni di euro di spesa a carico delle famiglie. Anche per Carlo Guccione (Pd) "gli undici anni di commissariamento sono stati devastanti e sulle varie situazioni elencate da Spirlì e Longo ha chiesto trasparenza e attenzione nella stesura degli atti di indirizzo". "Non è giusto che il debito incida sull'erogazione dei servizi" ha esortato Francesco Pitaro (Misto) e sulla vicenda del Sant'Anna Hospital di Catanzaro ha chiesto un intervento forte e convinto per salvare un'eccellenza della sanità calabrese. Raffaele Sainato (FI) ha segnalato un ritardo nella somministrazione dei vaccini e chiesto più coraggio a Longo nella riapertura degli ospedali. E Graziano Di Natale (Iric) nel rimarcare l'alta incidenza dell'epidemia in Calabria, al 13% rispetto al 4% del resto d'Italia, ha detto "che nulla è cambiato, a causa della carenza delle terapie intensive". Sullo stato dell'arte riguardante la realizzazione dei nuovi ospedali, ha chiesto conto Domenico Giannetta (FI) che ha chiarito la volontà del Consiglio di non voler avanzare un atto di accusa al Commissario ma per la necessità di dare doverosamente conto ai cittadini della gestione sanitaria, considerato che il 70% del bilancio regionale è destinato alla sanità". Da molti è arrivato l'appello al Commissario perché sia superata la fase di emergenza, non solo legata alla pandemia ma piuttosto all'emergenza strutturale che penalizza la sanità. Richieste specifiche, investimenti, assunzioni, ma soprattutto chiarezza sulle passate gestioni, sulle procedure di accreditamento. Si è parlato di ospedali, di vaccini, di strutture, di personale, di sanità del territorio. In molti hanno chiesto il coinvolgimento dei Sindaci, come Giuseppe Aieta (Dem.Progr.), mentre condivisione, alla mozione di Francesco Pitaro sul Sant'Anna Hospital, poi approvata nel finale di seduta, è stata annunciata da Filippo Maria Pietro Paolo (FdI) e Libero Notarangelo secondo il quale il futuro non può risiedere solo sugli ospedali, ma piuttosto sulla programmazione. Nel ringraziare Spirlì e Longo, Antonio De Caprio (FI) si è chiesto se ci sia stata l'intenzione di far uscire la Calabria dall'emergenza sanitaria. "Ritengo di no - si è risposto perché si è costretti a sottostare a dinamiche poco chiare e le diverse competenze segnano il distinguo tra quanto si vorrebbe fare e quanto in realtà altri faranno". Sulla necessità che la Calabria si doti della telemedicina è intervenuto Marcello Anastasi (IriC) e "coraggio e responsabilità" sull'argomento ha reclamato Pierluigi Caputo (Jole Santelli Presidente). "La programmazione deve partire da zero - ha detto Pietro Raso (Lega), ma per fare questo bisogna restituire ciò che è stato tolto. Bisogna avere il coraggio di osare". Luca Morrone (FdI) ha parlato di fallimento del commissariamento, "ormai accertato e ed ammesso da tutti - ha detto, pur apprezzando l'impegno e la determinazione che non vengono ripagati per una situazione non facile da affrontare". Nicola Irto (Pd) ha riconosciuto a Longo il fatto di avere accettato, unico tra quanti lo avevano preceduto, il confronto in Aula. "Sarebbe opportuno ragionare concretamente e pretendere le risposte sul piano di terapia intensiva ed il piano covid, quante le risorse finanziate, quante spese, quante programmate", ed ha richiamato l'attenzione su Invitalia per le procedure di costruzione delle nuove sedi ospedaliere, strategiche per la Calabria. "Numeri più dettagliati della campagna vaccinale in corso" sono stati chiesti da Giuseppe Neri (FdI), mentre Sinibaldo Esposito (CdL) tra gli altri argomenti ha definito "problema dei problemi", la carenza di personale "e l'unica figura che possa pervenire alla soluzione del problema - ha detto - è quella commissariale". Infine l'assessore alle Politiche agricole e sviluppo agroalimentare, Politiche sociali e per la famiglia, Gianluca Gallo secondo il quale il dibattito a palazzo Campanella è il segno evidente di un nuovo rapporto non conflittuale tra il commissario ed il Consiglio, con la Regione che collabora per il superamento dell'emergenza. "Del programma 2022 e 2024 - ha concluso - si può ragionare una volta usciti dall'emergenza".

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