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      Ministro Patuanelli in Calabria: giovedì in Cdm stato calamità

       

       

      Ministro Patuanelli in Calabria: giovedì in Cdm stato calamità

      24 ago 21 "Giovedì il Consiglio dei ministri, oltre ai provvedimenti in scadenza, sarà incentrato sulla questione incendi con la declaratoria conseguente all'ordinanza di Protezione civile sullo stato di emergenza e calamità". Lo ha annunciato il Ministro delle Politiche agricole e forestali Stefano Patuanelli incontrando a Catanzaro i sindaci delle zone della Calabria maggiormente colpite dai roghi delle scorse settimane. "Ovviamente - ha aggiunto - ci sarà una dotazione economica di primo intervento". Assieme al ministro erano presenti la viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde e la sottosegretaria per il sud Dalila Nesci.

      Emerso quadro drammatico

      "Quello dovuto agli incendi delle scorse settimane, e che mi è stato rappresentato da sindaci e amministratori, è un quadro drammatico che mostra davvero l'esigenza di un territorio di avere risposte dal Governo". Lo ha detto a Catanzaro, nella sede della Regione Calabria, il Ministro delle politiche agricole e forestali, Stefano Patuanelli, presenti anche la viceministra dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, e la sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci. Al tavolo anche l'assessore regionale all'Agricoltura e Forestazione, Gianluca Gallo, e il presidente dell'Anci Calabria, Marcello Manna. Presenti assieme a Sergio Abramo, sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro, Giuseppe Falcomatà sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria e il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci. "Abbiamo concordemente inteso - ha aggiunto Patuanelli - che ci sono tre fasi da gestire: quella emergenziale del sostegno immediato alle aziende agricole e zootecniche, non hanno più nulla, e della messa in sicurezza di territori che, tra poche settimane, dovranno fare i conti con le piogge mantenendo una viabilità sicura; la seconda fase è quella degli indennizzi mirata alla riattivazione delle attività messe in ginocchio dai roghi e poi la fase di prevenzione e gestione coordinata e organizzata dell'emergenza, che ogni tanto mostra delle fragilità". "C'è bisogno di capire - ha detto ancora il ministro - quali sono le cose che non funzionano, le difficoltà legate al passaggio di competenze e poi la prevenzione che va fatta dando agli agricoltori la capacità di essere ciò che devono essere, i primi custodi del territorio e che per esserlo devono avere a disposizione risorse adeguate. In generale dobbiamo capire che cosa ha funzionato e cosa no. E poi lavorare per vedere se è necessario qualche aggiustamento normativo".

      Sindaci: mancato coordinamento

      "Non è possibile che un incendio partito a chilometri di distanza, nel giro di una notte, possa transitare tranquillamente sui monti per poi aggredire un paese come il mio con una velocità spaventosa. E' mancato il coordinamento e il risultato è che praticamente, adesso, Roccaforte del Greco non esiste più". Lo ha detto Domenico Penna, sindaco del piccolo comune dell'area grecanica del Reggino, colpito duramente dai roghi di agosto in Aspromonte, dove si sono contate le prime due vittime, zia e nipote avvolte dalle fiamme mentre tentavano di proteggere il loro uliveto. Penna è intervenuto assieme a molti suoi colleghi all'incontro con il ministro Stefano Patuanelli a Catanzaro. "E' mancata l'organizzazione degli interventi - ha aggiunto il sindaco di Roccaforte - non c'è stata alcuna sinergia. C'è stato un impegno al di fuori dell'ordinario da parte delle singole persone preposte di Calabria Verde e della Protezione civile regionale, ma questo alla fine non è bastato per fermare i roghi Adesso, se non si interverrà nell'immediato, l'emergenza delle emergenze è quella della viabilità. Ho dovuto bloccare la percorribilità delle nostre strade perché ci sono rischi per l'incolumità delle persone. Il 90% delle strade non sono percorribili. E attendo con angoscia le prime forti piogge". Parole nette anche quelle venute dalle testimonianze dei sindaci di Cardeto Daniela Arfuso e di Mammola Vincenzo Loiero, gli altri due centri, sempre del reggino, dove si sono registrate vittime, due anziani sorpresi nelle loro proprietà, e di Bruno Bartolo, primo cittadino di San Luca. San Luca è uno dei comuni con la maggiore estensione territoriale della città metropolitana di Reggio Calabria e ha dovuto fronteggiare l'assedio delle fiamme al Santuario della Madonna della Montagna di Polsi e alle faggete vetuste da pochi giorni inserite nel patrimonio mondiale dell'Unesco. Dal lui una lancia spezzata a favore dei lavoratori idraulico forestali di Calabria verde. "Non sono - ha detto - un peso ma se ben utilizzati possono rivelarsi, come è stato dimostrato in questi giorni, una autentica risorsa".

      "Il Governo sta facendo e farà ancora la sua parte". Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole e forestali, Stefano Patuanelli incontrando a Catanzaro, nella sede della Regione, i sindaci dei comuni calabresi maggiormente colpiti dal fenomeno degli incendi. "Non posso che ringraziare - ha aggiunto Patuanelli - quella che è l'istituzione più vicina ai cittadini. Sono, per questo, molto vicino ai sindaci ai quali esprimo gratitudine per il loro impegno. Sono consapevole della mancanza di risorse e strumenti per rispondere alle esigenze quotidiane, figuriamoci in uno stato di emergenza come quello che avete vissuto". I rappresentanti del Governo, assieme a Patuanelli c'erano la viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde e la sottosegretaria per il Sud Dalila Nesci e che in precedenza avevano incontrato il prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta e il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, hanno ascoltato dalla voce dei sindaci le situazioni drammatiche che si sono vissute in diversi comuni aspromontani martoriati dai roghi come Roccaforte del Greco, Roghudi, Mammola, Cardeto dove si sono contate anche delle vittime. "Questa è la fase zero - ha sottolineato Patuanelli - e riguarda la gestione del post incendio anche dal lato della messa in sicurezza di tutte le aree danneggiate e rese più fragili in vista delle piogge autunnali. Molti operatori agricoli e zootecnici hanno perso tutto e questo è un elemento che dobbiamo tenere in conto intervenendo subito. Lo Stato deve essere vicino alle aziende agricole, agli imprenditori e alle imprese familiari che hanno avuto un danno, non certamente cercato e dal quale non avranno alcun beneficio. Ritengo, anche, che lo Stato debba esserci attraverso gli enti locali che dovranno essere soggetti centrali nella gestione delle risorse che arriveranno sul territorio".

      "Il lavoro che stanno facendo il ministro Andrea Orlando e il vice ministro Alessandra Todde va difeso, protetto, aiutato e spiegato. Credo che quando anche Confindustria quando avrà letto e compreso il percorso che si sta facendo, non potrà che condividere i principi di una gestione ordinata di chi decide di delocalizzare". Lo ha detto a Catanzaro il ministro delle Politiche agricole e Forestali, Stefano Patuanelli. "Io conosco molto bene l'art. 41 della Costituzione - ha aggiunto Patuanelli - e c'è un principio di libertà d'impresa che però non può fare danno sociale. Credo che anche da parte di Confindustria e invito il presidente Bonomi a fare questa riflessione, ci sia un vantaggio nel gestire con un percorso ordinato le situazioni nelle quali alcune multinazionali o alcune imprese decidono durante un week end di mandare un messaggio ai loro dipendenti licenziandoli. Ritengo che ne vada anche della dignità di quel 99,9% di imprenditori seri, capaci che fanno della responsabilità sociale un elemento fondante della loro azienda". Per Patuanelli "vanno valutati i motivi perché si delocalizza e noi dobbiamo anche avere la forza di ridurre quel dumping che esiste tra il nostro paese ed altri sui diritti dei lavoratori e su costo del lavoro e fiscalità, per creare le condizioni per attrarre investimenti. Un ragionamento che va fatto anche a livello europeo dove non si può avere un approccio unitario su alcune cose e su altre no".

      "Abbiamo deciso di adottare un approccio di sistema perché i territori devono essere vissuti ma, soprattutto, bisogna riprendersi l'economia di questi luoghi che è fatta ovviamente di attività agricole, forestali e di tanta trasformazione dalla quale si possono costruire delle filiere". Lo ha detto la vice ministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde a Catanzaro dove ha partecipato con il ministro Stefano Patuanelli e la sottosegretaria Dalila Nesci ad un incontro con i sindaci delle aree calabresi colpite dagli incendi. "E' importante anche per combattere lo spopolamento - ha aggiunto Todde - che il tipo di misure vengano prese in termini di sistema ed è il motivo per cui abbiamo deciso di visitare i territori insieme e di muoversi insieme".

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