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      Commissione antimafia presenta incandidabili: 2 in Calabria, sono del centrodestra

       

       

      Commissione antimafia presenta incandidabili: 2 in Calabria, sono del centrodestra

      23 gen 20 In Emilia Romagna un candidato ha riportato sentenza di condanna in primo grado per la legge Severino che vedrebbe, qualora eletto, sottoposta a sospensione di diritto la carica di rappresentante della Regione. Per la Calabria sono invece due i candidati in posizione rilevante ai sensi del Codice di autoregolamentazione; una terza posizione verrà definita nella giornata di oggi. Lo ha detto il presidente dell'Antimafia, Nicola Morra. Il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, ha spiegato che il lavoro sulle liste avviene in tre fasi: prima vengono ottenute le liste elettorali, poi queste vengono trasmesse alla Procura nazionale antimafia per un primo controllo, infine i dati vengono trasmessi dalla Procura nazionale. La Commissione a questo punto compie una ricerca per ottenere la documentazione relativa a tutti i carichi pendenti dei candidati e acquisire le sentenze passate in giudicato.

      Tre impresentabili, 2 in Calabria

      Sono due esponenti di Forza Italia e uno di Fratelli d'Italia i candidati cosiddetti "impresentabili" secondo la Commissione parlamentare antimafia. Si tratta in Emilia Romagna di Mauro Malaguti di Giorgia Meloni-Fratelli d'Italia che ha riportato una sentenza di condanna in primo grado per peculato con rito abbreviato. In Calabria sono due i candidati rinviati a giudizio con fase dibattimentale in corso: Giuseppe Raffa di Forza Italia-Berlusconi per Santelli, rinviato a giudizio per corruzione in concorso e il cui dibattimento è in corso a Reggio Calabria e Domenico Tallini di Forza Italia-Berlusconi con Santelli, rinviato a giudizio per più fattispecie di corruzione. Il presidente dell'Antimafia Nicola Morra ha poi spiegato che nella giornata di oggi si celebrerà l'udienza in rito abbreviato che dovrebbe condurre a una pronuncia della responsabilità penale per un reato di abuso d'ufficio relativamente ad un quarto candidato in Calabria. Per questo verrà divulgato il nominativo di questo candidato nel caso in cui la pronuncia sia di condanna.

      Tallini: Meschina vendetta di Morra

      "Il senatore Morra consuma nei miei confronti una meschina vendetta personale per le critiche da me rivoltegli in merito alle sue farneticanti dichiarazioni sul 'rosario' quale simbolo della mafia. Non è la prima volta che questo giacobino di periferia utilizza le istituzioni per demolire i suoi avversari. E' ancora fresco il ricordo della trappola indegna ordita contro Mario Occhiuto (sindaco di Cosenza, ndr) e ancora più fresco l'agguato contro il candidato Cinquestelle Aiello". Lo afferma, in una dichiarazione, Domenico Tallini, di Forza Italia, consigliere regionale della Calabria uscente e candidato alle elezioni del 26 gennaio. "Se c'é un impresentabile in Calabria - aggiunge - è proprio il senatore Morra, che risponderà in tutte le sedi di questa vergognosa manovra ai miei danni. Ha utilizzato un procedimento appena aperto, per reati che nulla hanno a che vedere con la funzione della sua commissione, per una vendetta postuma. Un nemico della Calabria e dei calabresi, non a caso isolato da tutto il suo partito per i suoi deliranti atteggiamenti. Non sono accusato di nessuna ipotesi di corruzione nel processo in cui sono stato rinviato a giudizio, ma l'ipotesi di reato che mi viene contestata è 'induzione indebita a dare o promettere utilità' relativamente a delle contravvenzioni al codice della strada per importi irrilevanti, elevati da vigili urbani e per le quali il dibattimento che si sta celebrando dimostrerà la totale infondatezza dell'accusa, così come già avvenuto con la piena assoluzione da parte della Corte dei conti. In ogni caso il reato che mi viene contestato non ha nulla a che fare con il reato di corruzione. Pertanto non si comprende l'attenzione del presidente della Commissione antimafia, che dovrebbe occuparsi dei fenomeni di criminalità organizzata". "Faccio presente - dice ancora Tallini - che nella mia lunga attività politica, in cui ho ricoperto incarichi istituzionali particolarmente importanti, non sono stato mai neppure sfiorato da ipotesi di reato infamanti quali quelli relativi alla criminalità organizzata. E' indegno, pertanto, che il Presidente della Commissione utilizzi strumentalmente la sua carica a soli tre giorni dalle elezioni per infangare la mia persona, marchiandomi di 'impresentabilità'. Il comunicato diffuso dalla Commissione antimafia concernente la mia posizione di candidato è andato al di là di quelle che sono le competenze e le attribuzioni riconosciute alla stessa Commissione ed al suo presidente. Pertanto, agirò con ogni azione di legge verso il senatore Morra a tutela della mia immagine e della mia onorabilità".

      Raffa: Barbarie giuridica

      "Sono in campo e ci rimango per le elezioni del 26 gennaio e sono convinto che queste elezioni regionali saranno, per me personalmente e per la coalizione di centrodestra, un successo". Lo afferma, in una dichiarazione, Giuseppe Raffa, candidato del centrodestra alle elezioni regionali, indicato dalla Commissione parlamentare antimafia come "impresentabile". "Oggi più che mai e con sempre più determinazione - aggiunge Raffa - chiedo il voto delle persone oneste che credono nella legalità. Grazie al sostegno di tantissimi amici, di tante famiglie e persone perbene, domenica prossima sarò e saremo direttamente protagonisti di una grande pagina di democrazia per il bene della Calabria. Il senatore cinquestelle Morra a tre giorni dalle elezioni, ha ritenuto di dispensare patenti di legalità agli avversari politici solo perché coinvolti in vicende che, ne sono certo, credendo nella giustizia, si concluderanno, si spera presto, con il pieno riconoscimento dell'assoluta estraneità ai fatti contestati. Allo stato, solo i tempi della giustizia non hanno consentito l'archiviazione di una vicenda banale ( l'acquisto di copie di un libro del valore di 20 euro). I fatti mi danno pienamente ragione essendo già emersa l'assoluta trasparenza e regolarità della procedura amministrativa richiamata in modo approssimativo e suggestivo da Morra. Lanciare messaggi del genere, a due giorni dalle elezioni, non è solo un atto di barbarie giuridica ma è destabilizzante e gravissimo dal punto di vista democratico. I tentativi di delegittimazione non fermeranno il mio impegno in queste elezioni regionali che mi vedono candidato con Forza Italia a sostegno di Jole Santelli presidente". "Non posso esimermi, dunque, dinanzi ad allusioni infondate e suggestive, provenienti ad hoc dall'esponente del Movimento 5 Stelle Dott. Nicola Morra, proprio nei giorni che precedono la tornata elettorale regionale in cui sono candidato - conclude Raffa - dal rappresentare la verità rispetto ai fatti strumentalizzati per meri scopi elettorali".

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