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Elezioni regionali, dichiarazioni dei candidati e dibattito politico
Elezioni regionali, dichiarazioni dei candidati e dibattito politico 22 gen 20 "Che fine ha fatto il nuovo ospedale di Cosenza, annunciato da Mario Occhiuto, seguito da Mario Oliverio?". Lo chiede Francesco Aiello, candidato alla presidenza della Regione della coalizione civica del Movimento 5 Stelle. "Il nuovo ospedale cosentino - prosegue - è tema che non può mancare nel dibattito politico tra i candidati alla guida della Regione. L'ospedale di Cosenza è del tutto obsoleto, inadeguato sul piano strutturale. Santelli e Callipo non parlano di sanità, tacciono. Soprattutto a Cosenza continuano dubbie prassi amministrative in ambito sanitario. L'ospedale e l'Asp di Cosenza sono stati anche un postificio controllato da attuali sostenitori di Santelli e Callipo. Peraltro nei giorni scorsi la nuova commissaria dell'Asp di Cosenza ha nominato degli esterni per la propria segreteria. Il fatto è grave, ma come al solito lo denunciamo soltanto noi. Noi riattiveremo gli ospedali di Praia a Mare e Trebisacce. I cittadini ne hanno diritto. L'intera provincia di Cosenza si riversa nell'ospedale del proprio capoluogo. Ciò comporta disagi e rischi pesanti e obbliga a grossi sacrifici medici e paramedici, che sono molti di meno di quanti ne servirebbero". "Già all'indomani delle elezioni, al governo della Regione - conclude Aiello - avvieremo un tavolo per individuare al più presto l'area meglio vocata alla nascita del nuovo nosocomio e per garantirne la costruzione con legalità e trasparenza". "Il signor Salvini viene in Calabria per la seconda volta, mentre in Emilia-Romagna ha girato paese per paese, a dimostrazione che il Nord resta la sua vera priorità, ma non appare in pubblico con la signora Santelli". Lo afferma, in una dichiarazione, Pippo Callipo, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria. "Il capo della Lega - aggiunge Callipo - ha già detto che vuole l'assessorato all'Agricoltura, perché a lui interessano solo le poltrone. Poi ha anche la faccia tosta di parlare di sanità, ma al suo fianco c'è chi ha spolpato la sanità calabrese con decenni di clientele. Il centrodestra calabrese, che non a caso a Catanzaro si sta dilaniando per giochi di potere che evidentemente riguardano la Regione, è suo ostaggio, come è ostaggio dei campioni della vecchia politica. Se vince il centrodestra alla Cittadella comanderà Salvini e farà solo gli interessi del Nord, come dimostra la volontà ostentata di farci colonizzare dai 'suoi' governatori. Ma resteranno delusi. La mia coalizione ha detto dei no che rivendico con forza e che nessuno aveva mai avuto il coraggio di dire in Calabria: abbiamo rifiutato dei 'pacchetti' di preferenze e detto no ai voti della 'ndrangheta. Ciò ha fatto capire quanto siamo fermi sui principi di legalità e rinnovamento". "Quindi, alla luce di come si è evoluto lo scenario regionale e anche quello nazionale nelle ultime ore - dice ancora il candidato alla presidenza - lancio un appello diretto e col cuore in mano a tutti gli elettori, compresi quelli di centrodestra e delle altre liste, e a tutte le persone perbene che non vogliono che la Calabria sia colonizzata dalla Lega: solo noi abbiamo la forza di impedire che ciò accada, solo noi possiamo decidere del nostro destino". "Grazie a 800 chilometri di coste e tre parchi nazionali, il turismo dovrebbe essere il settore trainante ed, invece, boccheggia ancora". Lo afferma in una nota il candidato a governatore Carlo Tansi. "Abbiamo anche le migliori acque minerali ed un clima invidiabile - prosegue - eppure non siamo mai riusciti a vendere in modo ottimale l'immagine della regione. A ciò occorre aggiungere una rete di trasporti ancora insufficiente ed un sistema dei depuratori inefficace che rende i nostri mari, spesso, sporchi. E' un settore, che negli ultimi cinque anni non ha avuto un rappresentante all'interno della giunta, al quale porrò subito molta attenzione perché vi sono molte criticità. Basti pensare, ad esempio, agli impianti sciistici di Lorica che oggi, in pieno inverno, sono ancora chiusi e ad alcune strutture ricettive che presentano evidenti lacune. Lo dicono anche le varie recensioni pubblicate sui migliori siti turistici. Una volta superate queste problematiche è chiaro che la Calabria ha bisogno di entrare nei grandi circuiti nazionali ed internazionali attraverso un valido ed incisivo processo di marketing che deve coinvolgere operatori turistici e aziende private. La vetrina della Bit di Milano, evidentemente, non basta più se, ad esempio, il turismo invernale non decolla e quello estivo dura appena una ventina di giorni". "Ritengo - conclude Tansi - che sia un settore vitale non solo per l'immagine del nostro territorio, ricco anche di storia e tradizioni, ma anche per l'economia visto che con il turismo si possono creare posti di lavoro". "In Calabria ci sono alcune delle strutture sanitarie eccellenti ma assolutamente non sufficienti per le tasse che i cittadini pagano. Non è più tollerabile una Regione che usa la sanità solo come un bancomat ed è fondamentale da un lato poter contare sul volontario di tanta brava gente, la Calabria sana, e dall'altro far sì che le istituzioni non siano sempre assenti su questi territori. La gente è stanca e mi augura che abbia un po' di orgoglio e di rivolta sociale in termini positivi per garantire un futuro migliore a questo territorio a partire già da domenica con il voto". Lo ha detto il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, intervenendo a Reggio Calabria ad una manifestazione elettorale a supporto di Francesco Aiello, candidato del Movimento 5 stelle alla presidenza della Regione. "I cittadini - ha aggiunto - devono aver voglia di riprendersi ciò che è loro. La mancanza dello Stato è troppo grave in questo territorio. I soldi ci sono ma vengono sprecati per mala gestione o clientelismo e credo che la Calabria sana meriti molto ma molto di più. Non è facile, è un modello da scardinare. Le cose facile sono quelle che si raccontano al bar oppure andare a citofonare alle persone in cerca di criminali dopo essere stati Ministro dell'Interno senza riuscire a fare quello che voleva. Questa è una regione dove uomini dello Stato vengono arrestati perché chiedono tangenti da 700 euro. Una regione dove c'è la tripla contabilità della stessa spesa sanitaria, c'è mala gestione. I cittadini devono avere la forza di reagire e far capire che il bene pubblico è di tutti. Un cittadino da solo non può fare molto, bisogna essere uniti". "Qui c'è Gratteri, che sta facendo grandi cose per la Calabria - ha concluso Buffagni - ma non bisogna lasciarlo solo perché soltanto quando ci si sente comunità si può reagire". "Il Movimento ha gli argomenti e ha messo al centro i bisogni dei cittadini. A Sibari arriva da settembre scorso un bel Frecciargento che ha tolto dall'isolamento la sibaritide, al porto di Corigliano Calabro arriverà l'elettrificazione e l'acqua potabile, significa che mettiamo al centro i bisogni delle persone". Lo ha detto Danilo Toninelli, ex ministro dei Trasporti, a Cosenza per una visita elettorale a sostegno del candidato civico del Movimento 5 Stelle Francesco Aiello. "Ho fatto 15 mesi da ministro - ha aggiunto - e nonostante non abbia trovato supporto, abbiamo salvato e rilanciato il porto di Gioia Tauro ascoltando le istanze dei cittadini. Al buon Salvini dico che mentre era in giro a fare campagna, noi il lavoro l'abbiamo fatto e non deve sbandierare di salvare il porto che è già stato salvato dal Movimento. Il nostro obiettivo era aiutare i calabresi e l'abbiamo fatto. Non credo possano dire lo stesso Scopelliti o Oliverio che hanno problemi giudiziari evidenti. Andare a votare il Movimento significa sovvertire il sistema di potere che tiene bloccata la Calabria, che va contro l'isolamento e lo spopolamento di questa regione". Scommette su un centrodestra vincente in Calabria di 20 punti sul Pd, ma soprattutto spera e pensa ad un successo travolgente della sua Lega anche al sud. Matteo Salvini, in Calabria per l'ultima tappa nella regione prima del voto di domenica prossima, non fa mistero delle sue convinzioni e delle sue speranze e le ripete, prima a Serra San Bruno, il paese del vibonese famoso per la presenza della Certosa, e poi a Catanzaro. Parole con cui, di fatto, lancia la sua opa sul sud. "Il Pd può dire quello che vuole, perdono con 20 punti di distacco in Calabria. Ve lo firmo. E la Lega potrebbe diventare il primo partito", dice a Serra. Un concetto che ribadisce, ed anzi, rimarca ancora di più, incontrando la folla dei sostenitori al Teatro Comunale di Catanzaro: "la mia sensazione è che la Lega domenica non vince le elezioni, stravince le elezioni". Un risultato che, se si dovesse concretizzare, rappresenterebbe certamente un elemento su cui le classi dirigenti degli altri partiti dovranno riflettere a lungo. Anche perché, come sottolinea lo stesso leader del Carroccio, è la prima volta nella storia del regionalismo che la Lega si presenta alle elezioni regionali in Calabria. E se lo fa, spiega più volte lo stesso Salvini esortando i calabresi a prendere in mano il proprio destino, è perché "troppi politici calabresi per 50 anni hanno rubato il voto dei cittadini. Se avessero fatto il loro lavoro oggi non sarei qua". E lo hanno fatto, rimarca, "in molti, sia di qua che di là, per non parlare dei 5 stelle". Ed è anche per questo, dice Salvini dal palco di Serra San Bruno, che "nella lista della Lega ci sono quasi tutti uomini e donne nuovi, sindaci, agricoltori, imprenditori, commercianti, medici. Non abbiamo scelto grandi nomi o quelli che dicono ti porto 20 mila voti e tanti soldi, ma calabresi normali perché di fenomeni in Calabria, purtroppo, i cittadini ne hanno visti, anche troppi". Da qui l'assunto che "chi sceglie la Lega fa una scelta di normalità, di buon senso e di futuro" contro un Pd ed un Governo che, a livello nazionale, "vogliono tornare alla legge Fornero, cancellando quota 100 che sarebbe un disastro per i lavoratori e per i giovani". E contro una sinistra "che parla solo di passato, di razzismo, di fascismo". Il leader leghista insiste quindi sui temi affrontati nelle sue giornate calabresi di campagna elettorale: lavoro, sanità, piano rifiuti, valorizzazione delle spiagge, difesa dell'agricoltura e dell'olio d'oliva. "Abbiamo già le idee chiare su ciò di cui la Lega si dovrà occupare - dice - e su alcuni temi, penso all'agricoltura, alla pesca, al turismo, alla sanità e alla disabilità, porremo enorme attenzione". E per farlo, dice Salvini, la Lega mette in campo una squadra che la rende "assolutamente tranquilla" anche di fronte alla valutazione della Commissione antimafia che domani farà il punto sugli "impresentabili" nelle varie liste. Ed in ogni caso, aggiunge il leader del Carroccio, "fortunatamente l'ultima parola spetta agli elettori. Quindi saranno calabresi ed emiliano romagnoli a decidere a chi affidare il loro futuro". Ma attenzione, aggiunge, la Lega "non fa miracoli, quelli - ironizza - li faceva Renzi". E conclude rimandando a domenica sera, quando, se l'opa sarà andata a buon fine, telefonerà "in contemporanea e in diretta a Jole Santelli e Lucia Borgonzoni per complimentarci".
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