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      Uil "Bene Cdm in Calabria ma Governo faccia atti concreti"

       

       

      Uil "Bene Cdm in Calabria ma Governo faccia atti concreti"

      28 mar 19 "La decisione del Governo Conte di scendere in Calabria per riunire il Consiglio dei ministri è un fatto positivo ma, allo stesso tempo, non ci rende entusiasti. Vorremmo andare in controtendenza, tralasciare le diatribe campanilistiche sul luogo in cui questa riunione dovrebbe tenersi, e rimanere ancorati alla realtà dei fatti". Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Uil della Calabria, Santo Biondo. "I problemi del Mezzogiorno, i ritardi della Calabria - prosegue Biondo - sono ben noti alla classe politica e all'opinione pubblica italiana. Adesso che si avvicina la tornata elettorale per le europee non vorremmo che questa visita istituzionale, peraltro non una novità per la Calabria, finisse per inflazionare la figura del premier Conte. Ciò che vorremmo, invece, è che il Governo risolvesse le problematiche di questo territorio. Vorremmo che il premier Conte ed i suoi ministri, ognuno per le proprie competenze, facessero giungere in Calabria più uomini e mezzi per il contrasto alla criminalità organizzata; riuscissero a migliorare la condizione della sanità calabrese, ormai commissariata da anni; dessero una stabilizzazione alle migliaia di lavoratori precari che da anni mandano avanti la macchina burocratica degli enti locali calabresi; creassero le condizioni per favorire l'insediamento di importanti realtà produttive e dessero risposta ad alcune vertenze irrisolte del nostro territorio, a partire da Gioia Tauro". "Atti e fatti concreti - sostiene ancora Biondo - sostenuti da cronoprogrammi chiari e definiti. Per il Mezzogiorno, partendo dalla sua realtà più fragile, è arrivato il momento che il governo, per rilanciare il Paese, attui un'azione politica e amministrativa straordinaria. Vorremmo che il Consiglio dei ministri desse una svolta concreta nell'infrastrutturazione di un territorio che stenta a collegarsi con il resto della penisola, riavviando gli investimenti pubblici e sostenendo quelli privati". "Il nostro desiderio più grande, poi - sottolinea ancora il segretario generale della Uil calabrese - sarebbe quello di vedere realizzarsi a casa propria tutti quei giovani che, invece, sono stati costretti a lasciare la Calabria e l'Italia per affrancarsi e vedere trasformati in un lavoro concreto i loro sforzi e quelli delle famiglie che li hanno sostenuti durante il percorso di studi. Il Mezzogiorno non ha bisogno di assistenzialismo ma di vedere realizzati i programmi che, in questi anni, sono stati messi in campo per facilitare una rivoluzione che, ancora oggi, stenta a farsi concreta. Il Sud ha bisogno di una classe politica capace, moderna e preparata. La Calabria ha la necessità di ritrovare un governo regionale che sia puntuale nello sviluppo dei programmi politici che sono stati promessi ma mai mantenuti. La giunta regionale, con il suo presidente, rigetti l'alibi di un governo nazionale non più amico e metta mano ad un'agenda di fine legislatura che offra ai calabresi la reale possibilità di un cambiamento".

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