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      Broccolo "Esperienza governo Oliverio è finita"

       

       

      Broccolo "Esperienza governo Oliverio è finita"

      12 mar 19 "Si chiude definitivamente l'esperienza del Governo Oliverio. Si potrà mantenere in vita per qualche altra settimana per semplice accanimento terapeutico, ma nei fatti, e in verità da parecchio tempo, non ha nulla da evocare se non i riflessi condizionati dall'attaccamento alla poltrona". Lo afferma, in una nota, il segretario regionale di Sinistra Italiana Angelo Broccolo che, dopo avere fatto riferimento alla mancata approvazione della legge sulla doppia preferenza di genere, chiude ad ogni ipotesi di intesa a sinistra. "Esperienza iniziata male sin dalle prime battute - prosegue Broccolo - che si è conclusa ancora peggio. Caso del destino dopo quattro anni dall'insediamento, quando non si è andati da nessuna parte, proprio nel giorno in cui si sarebbe dovuta dare la giusta agibilità politica alle donne della nostra regione. Che tra le altre mortificazioni, sono umiliate dalla pressoché totale assenza nelle istituzioni di rappresentanza e governo. Si aggiunga, a margine, che la legge elettorale in auge per come partorita è un autentico raggiro golpista, a danno di donne ed uomini, priva di alcun requisito di legalità democratica. Del resto, tornando alla questione della crisi, i prodromi erano impliciti nelle prime scelte. Quelle di tenere ben distanti le forze innovative presenti in coalizione in nome di una sostanziale continuità metodologica e politica con il passato". "In quel novembre 2014 - sostiene ancora il segretario regionale di Sinistra italiana - le speranze suscitate nei calabresi erano altissime. Su questa aspirazione di cambiamento ci siamo messi in gioco, intuendo tuttavia sin dalla composizione della prima giunta regionale che nulla sarebbe cambiato, nella più pedissequa applicazione del gattopardismo istituzionale. Abbiamo preso le distanze in tempi non sospetti, a differenza degli acrobati delle ultime settimane. Quelli che per inciso godevano di eccellente considerazione da parte del presidente, rifondando un percorso attivo di proposte e condivisioni ideali allagate e condivise con movimenti, forze organizzate, soggettività singole e collettive che si oppongono alla deriva cui sembra ormai irreversibilmente esposta la nostra regione". "Inizia qui - sottolinea Broccolo - la nostra resistenza, consapevoli della gravità del momento storico che attraversa il nostro Paese. Nessuna ipocrisia ed appelli a pseudounità di forze che nulla hanno ormai in comune. Tanto meno un riferimento sia pure vago a 'qualcosa di sinistra'. La nostra unità dovrà rigenerarsi come 'unità popolare', intesa nel concetto gramsciano, di riunificazione molecolare della dispersione di un popolo che trova 'irriconoscibili' le sommatorie di sigle più o meno autoreferenziali. Un percorso difficile ma affascinante per il quale vale la pena giocarci l'ultimo pezzetto di cuore".

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