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      Uil "Preoccupano notizie da Bruxelles su gestione fondi Por"

       

       

      Uil "Preoccupano notizie da Bruxelles su gestione fondi Por"

      08 mar 19 "O si è in grado di governare la Calabria in ogni suo processo, come quello importantissimo della spesa dei fondi comunitari, o è meglio staccare subito la spina a questa esperienza amministrativa e ridare ai cittadini calabresi la possibilità di determinarsi e determinare la nuova macchina politica regionale". Lo afferma, in una nota, Santo Biondo, segretario generale della Uil calabrese. "Siamo molto preoccupati - prosegue Biondo - per l'andamento di questo Governo regionale che, nonostante il poco tempo prima del voto, non riesce più a governare i processi decisionali, come dimostra la vicenda Sorical, che lo riguardano direttamente. Le notizie che arrivano da Bruxelles sono preoccupanti ma, purtroppo, confermano quello che già dicevamo da tempo. La discussione promossa dal Consiglio regionale ha lasciato molti dubbi. Pur riconoscendo l'importanza della discussione in aula e il ruolo istituzionale del Consiglio, aspettiamo la convocazione dell'Ufficio del partenariato, che è l'istituzione riconosciuta dall'Unione europea per ottenere informazioni sulla gestione dei fondi europei. Noi avevamo chiesto ad agosto di avere ragguagli rispetto alla spesa del Por Calabria e, soprattutto, sulla fase di attuazione del Fondo sociale europeo. Avevamo chiesto di farlo all'interno della sede istituzionale più adeguata: l'Ufficio del partenariato. Ad oggi, la nostra richiesta non ha trovato riscontro". "Sin dall'insediamento di questo Governo regionale, è bene ricordarlo - sostiene ancora il segretario generale della Uil calabrese - avevamo chiesto, per facilitare il controllo sociale da parte dei cittadini calabresi sulla fase di avanzamento della programmazione, che venisse costituita la banca dati dei destinatari della spesa comunitaria. Ancora oggi, purtroppo, siamo costretti ad evidenziare il fatto che la Regione si ostina a non voler sviluppare questa azione di trasparenza. Adesso, alla luce delle eccezioni della Commissione europea che, allarmata dalle ricadute dell'inchiesta 'Lande desolate', ha messo sotto la lente di ingrandimento anche i progetti ponte, che potrebbero finire per incidere anche sulla futura programmazione comunitaria. Allo stato attuale non siamo riusciti a capire se la Regione sia riuscita a raggiungere l'obiettivo medio di spesa dal punto di vista quantitativo. Ciò che appare chiaro, invece, è il fatto che sotto l'aspetto qualitativo il Governo regionale ha fallito. Lo capiamo dal fatto che di opere cantierizzate se ne vedono poche. E' di poche ore fa il deferimento da parte della Corte Ue sulla depurazione. Un settore che rientra a pieno titolo nella programmazione dei fondi europei e che, sino ad ora, non ha fatto registrare l'avvio di nessuna delle opere programmate. Rispetto alla Zes, che è stata resa operativa dal Governo, attendiamo che la Regione, la quale deve mobilitarsi per trovare le risorse di sostegno a quelle messe in campo dallo Stato, possa dare riscontro ai nostri dubbi sulla spesa per questo investimento all'interno dell'Ufficio del partenariato".

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