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      Salvini contestato in Basilicata e Calabria

       

       

      Salvini contestato in Basilicata e Calabria

      10 ago 19 Contestazione per il ministro degli interni, Matteo Salvini, in tour elettorale tra la Basilicata e la Calabria.

      Contestazione a Policoro

      "Salvini beach party - ingresso: 5 rubli": è la scritta che compare su uno striscione esposto in attesa dell'arrivo sulla spiaggia di Policoro (Matera) del leader della Lega e Ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Di striscioni contro Salvini ne sono stati esposti tre: "Il Sud non dimentica" e "Salvini parla, l'iva aumenta", è scritto sugli altri due. Intanto, fra i numerosi sostenitori di Salvini che attendono il leader della Lega e i contestatori vi sono stati piccoli momenti di tensione e vi è tuttora un confronto acceso. L'incontro con Salvini avverrà in uno dei lidi del lungomare di Policoro. Dopo la tappa lucana, Salvini è atteso a Isola Capo Rizzuto (Crotone).

      Contestazione a Soverato

      Anche a Soverato, seconda tappa del beach tour di oggi in Calabria di Matteo Salvini, i contestatori del leader della Lega e ministro dell'Interno sono già all'opera. Alcuni striscioni con su scritto "Non si Lega" e "Oja Puzza (oggi puzza)", sono apparsi alla base della targa segnaletica della città "Soverato. Baia dell'Ippocampo". Salvini è stato in mattinata a Policoro (Matera) e nel pomeriggio sarà prima a Le Castella di Isola Capo Rizzuto e, in serata, a Soverato per un comizio sul lungomare della città.
      Forti momenti di contestazione in attesa del comizio di Matteo Salvini a Soverato. I partecipanti al presidio allestito a poche centinaia di metri dal palco si sono avvicinati venendo quasi a contatto con i sostenitori del leader leghista. Dai contestatori, che stanno agitando cartelli contro Salvini, si sono levate le urla "buffone" e "vattene" . La situazione, è stata tenuta sotto controllo dalle forze dell'ordine e non è degenerata.
      Ci sono anche alcune bandiere del Movimento 5 Stelle tra i contestatori del ministro Matteo Salvini che a breve terrà un comizio a Soverato. I manifestanti sono oltre un centinaio. Alcuni di loro si sono avvicinati fin sotto il palco e sono stati spinti indietro dalle forze dell'ordine che hanno creato un cordone per tenere a distanza i contestatori. Rumorosa la protesta messa in atto con grida e fischi.
      "Chi è qua a contestare dov'era prima con la sinistra che per anni ha rubato i soldi dei calabresi non facendo niente, non facendo strade, ferrovie, ospedali? Evidentemente è più comodo pensare sia colpa di qualcun altro". Così Matteo Salvini ha risposto al gruppo di persone che, da sotto il palco di Soverato dal quale sta parlando, lo stanno contestando. "Noi ci stiamo mettendo l'anima - ha aggiunto - per dare un futuro a 60 milioni di italiani e permettere anche a migliaia di donne calabresi, che per una pessima politica ogni anno devono andare a farsi curare in altre regioni, di rimanere qua a farsi curare in ospedali decenti, con strade decenti, scuole decenti, università decenti. Chi fischia evidentemente non ha problema di liste d'attesa, non fa la statale 106 che non è degna di un paese civile. Dove sono finiti i soldi della Regione, invece di investire in strade, scuole e ospedali? L'abbiamo visto nelle ultime settimane dove sono finiti".
      Un improvviso blackout ha costretto il ministro dell'Interno Matteo Salvini ad interrompere temporaneamente il comizio che stava tenendo a Soverato. I contestatori ne hanno approfittato per far sentire ancora più forte le loro grida che Salvini ha "diretto" dal palco come un direttore. Alla ripresa, Salvini ha detto che un "cretino ha danneggiato l'impianto audio ed è stato bloccato e identificato" dalle forze dell'ordine. "Se questo è il modo di agire dei nostri contestatori è evidente che abbiamo già vinto".
      L'autore del danneggiamento all'impianto audio del comizio di Matteo Salvini è stato sorpreso in flagranza dalla polizia. Il giovane, ha spiegato il questore di Catanzaro Amalia Di Ruocco, è stato trattenuto il tempo necessario per l'identificazione e sarà poi denunciato in stato di libertà.

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