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      Guccione aderisce a candidatura Zingaretti alla guida del PD

       

       

      Guccione aderisce a candidatura Zingaretti alla guida del PD

      25 nov 18 "Aderiamo alla proposta di Zingaretti a segretario nazionale del PD perché è l'unica proposta politica che va nella direzione di una radicale alternativa e discontinuità rispetto agli ultimi 4 anni di Governo". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione. "Zingaretti - aggiunge - ha messo in campo una proposta che oggi è in grado di far vivere una politica di sinistra con al centro parole chiavi come quelle dell'uguaglianza, della redistribuzione della ricchezza, dei diritti facendo diventare il Pd un grande partito di popolo fuori da una logica padronale o da comitato elettorale. Abbiamo conosciuto l'impegno di Zingaretti quando insieme abbiamo sostenuto Andrea Orlando a candidato segretario nazionale del Pd contro Renzi. Ci accomuna una visione collettiva del partito e della società in cui prevale il 'noi' rispetto alle forme diffuse di egoismo individuale". "Si è chiusa oggi - dice ancora Guccione - la seconda edizione di Dems School. Tre giorni di incontri, dibattiti, approfondimenti con sessioni di lavoro e momenti di confronto per far emergere un'idea, un progetto concreto su come cambiare la Calabria da qui a dieci anni. In questi tre giorni sono stato insieme ai ragazzi di Dems: ho visto in loro partecipazione, passione, la qualità del lavoro fatto pensando alla Calabria che immaginiamo e che vorremmo. La politica non può e non deve vivere solo di passato o di presente, ma deve guardare necessariamente al futuro, dando prospettive e immaginando quello che accadrà. Oggi la parte migliore di questa regione va via. Questo rischia di rendere ancora più marginale la Calabria. Ed è qui che si registra il fallimento della classe dirigente. A testimoniarlo due dati emblematici: 180 mila giovani calabresi negli ultimi anni sono andati via; il porto di Gioia Tauro doveva diventare un porto strategico e invece è un deserto. Nel 2008 era il primo porto del Mediterraneo con 3 milioni e mezzo di containers lavorati, oggi sono 2 milioni e mezzo. Bastano già questi due dati a farci capire che abbiamo bisogno di scelte radicali, di un profondo cambiamento. Cambiamento che in questi quattro anni non siamo riusciti a dare, nonostante governassimo la Calabria e tutte le regioni del Mezzogiorno".

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