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      Callipo a sostegno di Occhiuto, reazioni e commenti

       

       

      Callipo a sostegno di Occhiuto, reazioni e commenti

      07 nov 18 "Credo che la rivoluzione culturale in Calabria sia già cominciata grazie a posizioni che sono slanci coraggiosi e lungimiranti". Lo afferma, in una nota, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, facendo riferimento alla decisione del presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, di sostenere una sua eventuale candidatura alla Presidenza della Regione Calabria. "La scelta di Gianluca Callipo - aggiunge Occhiuto - di sostenere il mio appello ad una Calabria che riparta dal sano civismo dei suoi territori, mi onora sul piano personale e mi conforta per la prospettiva di un futuro che finalmente vede la nostra regione staccarsi con coraggio da vecchie logiche paralizzanti. Ho sempre apprezzato, e non è certo un segreto, il dinamismo concreto che il giovane sindaco di Pizzo ha portato anche alla guida di Anci Calabria. Le sue parole a sostegno del mio progetto testimoniano l'attivismo dei sindaci e il ruolo fondamentale che dovranno ricoprire sia i Comuni che le Province nelle prossime decisive scelte di questa regione. Gli amministratori locali hanno enormi responsabilità, ma non gli strumenti adeguati, né in termini di risorse finanziarie né riguardo al necessario supporto regionale, per fronteggiare le tante emergenze registrate. Non possiamo più restare indietro. Dobbiamo stringere da subito un'alleanza per la crescita sostenibile della Calabria con una visione ambiziosa che investa sui giovani e sul territorio. Si tratta di enormi responsabilità ma nel contempo di saper mettere in campo migliori competenze e risorse. Sarà proprio la qualità di questa alleanza a rappresentare la vera svolta, attesa da anni, puntando sulle categorie produttive e sul loro rapporto con l'innovazione". "Dobbiamo quindi rivolgerci alle Università - conclude il Sindaco di Cosenza - valorizzando i nostri giovani e facendoli restare e fermando il cosiddetto fenomeno della fuga dei cervelli per rilanciare così l'economia della conoscenza in linea con l'agenda Globale Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile".

      "Diamo il benvenuto nel centrodestra a Gianluca Callipo, un sindaco ormai ex Pd che ha avuto il coraggio di cambiare direzione e di sconfessare pubblicamente l'operato del governatore Mario Oliverio". Così, in una dichiarazione, il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori. "L'arrivo di Callipo nel centrodestra - continua Mangialavori - fortifica ulteriormente una coalizione che, dopo le elezioni provinciali di Vibo e Catanzaro, è destinata a vincere anche le prossime elezioni regionali. Il sindaco di Pizzo ha avuto l'onestà intellettuale di ammettere il fallimento di Oliverio e di prendere le distanze da quella esperienza negativa per dare una mano ad uno schieramento che ha tutte le carte in regola per determinare una rinascita della Calabria".

      "Sono felice di apprendere del passaggio nel centrodestra del sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, e mi unisco al benvenuto del senatore Giuseppe Mangialavori". Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere regionale Vincenzo Pasqua. "Sono certo - aggiunge il consigliere regionale - che Gianluca Callipo saprà contribuire, insieme a tutti noi, alla crescita di un progetto che punta a dare risposte concrete ai problemi della Calabria".

      "Nei partiti tradizionali calabresi, quelli della bieca conservazione, è iniziato il consueto, quanto disgustoso, mercato delle vacche". Lo afferma, in una nota, la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni. "Secondo un meccanismo abbastanza rodato - aggiunge -, sono già state avviate le grandi manovre dei signori regionali delle tessere e dei voti, che senza ritegno si mettono 'in vendita' al miglior offerente, cioè al leader (o presunto tale) ritenuto, a ragione o più verosimilmente a torto, il favorito per la vittoria finale alle prossime elezioni regionali. È, insomma, il solito squallido teatrino di politicanti che professano una sola fede: la propria autoconservazione. In Calabria sta succedendo proprio questo: molti di quei maggiorenti che nel 2014 hanno (strumentalmente, a quanto pare) creduto in Mario Oliverio e nel centrosinistra, ora sono pronti a uscire da quella trincea melmosa per andare ad accucciarsi dietro un'altra barricata. Credono, questi trasformisti di nuova e vecchia data, di potersi accodare a quel sistema di alternanza tra poteri che, fin dalla sua fondazione, ha contraddistinto la governance della Regione. Il punto, però, è che i voltagabbana di ieri e di oggi non sembrano aver fatto i conti con una realtà del tutto diversa: la Calabria dei trasformismi ormai non ha più speranze di affermazione. Non ne ha perché oggi esiste un soggetto politico nuovo, quel Movimento 5 Stelle che ha fatto 'cappotto' alle ultime Politiche, sconfiggendo i rappresentanti della vecchia nomenclatura, e che si avvia verso una riconferma anche alle Regionali del 2019". "Significa - conclude Dieni - che il mercato delle vacche, stavolta, non produrrà effetti di sorta: i calabresi hanno ormai imparato la lezione e sono in grado di svelare i soliti camuffamenti e quei trasversalismi che hanno fatto male a una terra desiderosa di un rinnovamento vero, a partire dagli uomini e dagli ideali".

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