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      Amministratore Sacal "Gestione inapproriata aereoporto Crotone"

       

       

      Amministratore Sacal "Gestione inapproriata aereoporto Crotone"

      08 gen 18 "La vicenda dell'aeroporto di Crotone è sintomatica di una gestione inappropriata della Sacal che si sta operando da circa otto mesi". Lo afferma in una nota Manlio Guadagnuolo, consigliere di amministrazione Sacal e amministratore unico di Sacal GH. "Fin dall'insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione - prosegue - sono emerse due scuole di pensiero e due 'modi operandi' totalmente diversi: da un lato, chi, come me, ha promosso azioni volte ad una gestione esclusivamente manageriale e mirata al raggiungimento di obiettivi di sviluppo, di traffico aereo e di bilancio, a breve, medio e lungo termine; dall'altro, chi ha avuto il timone in mano, ed ha effettuato una navigazione a vista, senza alcuna preventiva programmazione e organizzazione. Fin da subito, ho evidenziato che 'in una gestione manageriale i sentimenti e i desideri devono trovare conforto nei numeri' e che sarebbe stato necessario predisporre, senza indugio, piani industriali aggiornati e attendibili per gli aeroporti di Reggio e Crotone, nonché il nuovo piano industriale della Sacal, riguardante le prospettive della gestione integrata dei tre scali, mantenendo quale fulcro l'aeroporto internazionale di Lamezia, non a caso collocato tra gli scali strategici nel Piano nazionale degli aeroporti. Tutto ciò sarebbe stato indispensabile per fare una seria previsione e programmazione della gestione unitaria dei tre scali, con dati attendibili, prospettive concrete e lungimiranti, e obiettivi raggiungibili. Tali considerazioni sono state da me effettuate nell'ambito delle riunioni dei Cda della Sacal, nonché dettagliatamente evidenziate nella relazione da me presentata al Consiglio comunale di Lamezia del 19 settembre, per la quale ho ricevuto gli apprezzamenti unanimi di tutti i consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, e poi depositata e allegata al verbale del Cda tenutosi nel pomeriggio dello stesso giorno, nel quale ho evidenziato anche le priorità deliberate nello stesso Consiglio comunale, tra cui, in primis, la realizzazione della nuova aerostazione nello scalo di Lamezia, la redazione dei piani industriali e la salvaguardia dei livelli occupazionali". "Proprio per questo - afferma ancora Guadagnuolo - ritengo siano non peregrine le preoccupazioni del Sindaco di Crotone sul futuro dello scalo pitagorico, avendo evidenziato 'lentezza', 'improvvisazione', 'leggerezza', 'assenza di un reale piano di rilancio', e che 'la Sacal non ha il management necessario per affrontare la sfida della gestione unitaria dei tre scali calabresi'. Ma se è stata operata una gestione improvvisata e raffazzonata da parte della Sacal, nonché priva di alcuna visione strategica, non si può non evidenziare che il management della Sacal, fin dal nostro insediamento, è stato ed è attualmente rappresentato solo ed esclusivamente dal presidente e amministratore delegato Arturo De Felice, che assomma in sé tutte le deleghe e, quindi, tutte le responsabilità sui risultati presenti e futuri. Nel Cda abbiamo offerto disponibilità e aiuto a De Felice, con proposte e azioni concrete, ma il Presidente ha fortemente voluto operare in forma di 'uomo solo al comando', senza condividere e accettare idee e suggerimenti. In molti si stanno chiedendo quali saranno gli effetti sul bilancio 2017, ma soprattutto su quello del 2018, della Sacal, per via degli investimenti infruttuosi effettuati finora su Crotone e di quelli effettuati su Reggio. Ma di ciò, ad oggi, nessuno è a conoscenza, come non si è a conoscenza delle previsioni di 'break even point' per ciascuna delle due nuove gestioni. Ma vi è di più. Pur rappresentando lo scalo lametino il 'core business' della Sacal, tale discutibile opera gestionale ha finora, penalizzato lo scalo 'strategico' per il quale in questi mesi nulla è stato fatto, nonostante le mie sollecitazioni in Cda. Infine, nell'ultimo Cda di Sacal di dicembre, ancora una volta senza aver prodotto alcun preventivo studio di fattibilità sulla migliore soluzione tecnico-economica da adottare, su proposta di De Felice, è stato deliberato, con il mio voto contrario, di affidare a terzi la gestione dei servizi di handling negli scali di Reggio e Crotone, senza valutare se potesse essere più conveniente gestirli attraverso la controllata Sacal GH che si occupa della gestione dei servizi a terra nello scalo lametino, nella quale rivesto il ruolo di amministratore unico, su nomina del Cda Sacal e su proposta del presidente De Felice 'in considerazione della esperienza e professionalità'. Difatti, sulla mia gestione altamente manageriale, i consiglieri di amministrazione Sacal, tra cui De Felice, 'apprezzano l'operato svolto nell'interesse della società controllata', mentre nell'assemblea dei Soci della Sacal e nell'assemblea del Socio unico della Sacal GH sono state evidenziate le risultanze positive dei primi mesi della mia gestione e le previsioni incoraggianti dei risultati di fine anno 2017. È chiaro ed evidente, pertanto, che la mia esperienza e opera manageriale rappresenta, in Sacal, elemento di disturbo per 'il manovratore' o 'i manovratori' del momento". "Resta il fatto - conclude Guadagnuolo - che la preoccupante vicenda di Crotone è soltanto la punta dell'iceberg dell'attuale discutibile gestione degli aeroporti calabresi. La Calabria, per volare alto, non ha bisogno di presunti manager docili e plaudenti, ma di manager e tecnici autorevoli, seri e competenti, per incentivare (e non spaventare) gli investimenti, soprattutto quelli privati, assolutamente indispensabili per ricreare lo sviluppo e l'occupazione di questa regione".

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