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      Coldiretti: Dipartimento Regione penalizzante su agricoltura in PSR

       

       

      Coldiretti: Dipartimento Regione penalizzante su agricoltura in PSR

      04 set 17 "Sulla gestione del Piano di Sviluppo Rurale (Psr 2014 - 2020) il Dipartimento regionale agricoltura continua ad essere penalizzante per la crescita e la competitività dell'agricoltura ed agroalimentare calabrese". E' quanto si afferma in un comunicato di Coldiretti in relazione "allo stato di attuazione dello strumento di programmazione - riporta una nota - che registra una insostenibile pesantezza". Per Coldiretti "sono sempre più ingiustificabili i tempi biblici, ormai trascorsi dall'approvazione del Psr-Calabria da parte della Commissione Ue (20 novembre 2015) ed i primi decreti che cofinanzieranno i progetti di investimento, si spera ad ottobre, con i bandi della misura 4 (Investimenti in immobilizzazioni materiali). Non riuscire a realizzare la sburocratizzazione e la semplificazione amministrativa dei bandi e delle procedure, non rendere funzionanti strumenti di accesso al credito, e ancora, a cascata, molte le misure non hanno avuto il primo bando e sono aumentati i ritardi nei pagamenti di Arcea, confermano le difficoltà strutturali del Dipartimento Agricoltura che continua a restare disorganizzato nella gestione burocratica-amministrativa". "In queste condizioni - sostiene Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria - cresce la preoccupazione e la sfiducia da parte delle imprese, i giovani che si vogliono insediare si sentono traditi e nessuno comprende più il perché il presidente Oliverio vuole continuare a mortificare l'agricoltura calabrese. Eppure in Regione esistono professionalità e competenze da utilizzare, ci sono risorse dedicate, e non poche (22 milioni di €uro sulla misura 20 del Psr) per l'assistenza tecnica alla burocrazia regionale impegnata nella gestione Psr. Debolezze a cui non si vuole porre riparo che diventano più drammatiche per l'agricoltura calabrese se si considera che sono ormai quasi tre anni che si parla solo del Psr che di fatto è l'unica azione politica messa in campo dalla Giunta Oliverio, le uniche risorse disponibili e l'unico progetto strategico vero che ha impegnato il partenariato socio-economico". "Continuare a perseverare non è più possibile - sostiene Molinaro - la Calabria non se lo può permettere e l'agricoltura e l'agroalimentare di qualità e di successo sui mercati non possono essere utilizzati solo per pavoneggiarsi o ancora peggio essere considerati 'il giocattolo' per allenare aspiranti politici".

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