NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Sculco: "Su migranti rivedere modello di sviluppo"

       

       

      Sculco: "Su migranti rivedere modello di sviluppo"

      09 lug 17 "Con l'emergenza immigrati occorrerà fare i conti per almeno un decennio e forse più. Ma la freddezza dell'Europa, rispetto alle più che legittime richieste dell'Italia di condivisione dei processi di accoglienza e integrazione, è quanto di peggio ci si possa attendere". Lo afferma, in una nota, Flora Sculco, consigliera regionale di Calabria in Rete. "L'ostilità di molti paesi europei a far squadra - prosegue Sculco - per dare un senso storico all'epocale traversata di migranti, non generata da un destino cinico o da volontà diaboliche, ma da politiche economiche che da almeno un ventennio si stanno rivelando non più in grado di contemperare i vari interessi in corso, produce, nel contempo, almeno due effetti negativi. Purtroppo, per come si sta prospettando il dibattito, sembra che si voglia deliberatamente evitare di affrontare un tema che è il simbolo più eloquente di un modello di sviluppo occidentale per più versi sbagliato, come ricorda spesso Papa Francesco quando addirittura si sofferma sulla rapina delle risorse ambientali dei paesi poveri da parte di quelli ricchi. Un modello che genera sviluppo e sottoviluppo e che andrebbe urgentemente rivisto, in quanto dopo avere prodotto in Africa e Asia diseguaglianze drammatiche e povertà sta, nella sua declinazione finanziaria e globale, generando scontento e profonde inquietudini nelle stesse società occidentali e nelle loro aree più svantaggiate come il Mezzogiorno italiano". "L'altro effetto negativo - aggiunge la consigliera regionale, prodotto dalla testardaggine dell'Europa di non sostenere gli sforzi italiani nell'accoglienza dei migranti, impedisce, in cui frangente mondiale in cui ci sarebbe bisogno di un'Europa propositiva e in grado di orientare le dinamiche geopolitiche internazionali, di rinvigorire, acuendo le divisioni piuttosto che superarle, potenziare e rilanciare l'Europa come sistema politico equilibrato e in grado di garantire ai popoli pace, sicurezza e prosperità. Sostengo anch'io da tempo, come altri colleghi, dell'urgente che la questione migranti sia oggetto di discussione da parte del Consiglio regionale. Perché, comunque la si pensi, il peso sopportato, specie nell'ultimo anno, da regioni come la nostra nell'accoglienza sta diventando giorno dopo giorno insostenibile e intollerabile. L'aumento esponenziale degli sbarchi di migranti sulle nostre coste rischia di far saltare le capacità di accoglienza delle strutture preposte e di far prevalere la paura e la diffidenza, piuttosto che la consapevolezza di quanto tragica sia la vita per milioni di persone e la solidarietà che è uno degli architrave della cultura occidentale. Si dovrebbe con priorità assoluta tentare, come ha spiegato il Censis con un'indagine forse poco conosciuta commissionata dall'associazione ex consiglieri regionali della Calabria, trasformare i flussi dal Mediterraneo in piattaforme di relazionalità, ossia fare sviluppo e crescita, come d'altronde dimostrano alcune esperienze d'integrazione di successo".

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     
Pubblicità


Oltre 2000 video sul nostro canale:

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito