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Intesa Regione-Unindustria per inserimento giovani in aziende rifiuti
Intesa Regione-Unindustria per inserimento giovani in aziende rifiuti 05 mag 15 "Questo è uno strumento. Non è la panacea e come strumento deve essere ampiamente utilizzato per affrontare due delle questioni drammatiche della nostra regione, lavoro e rifiuti, e per collegare ad uno sbocco reale di lavoro per questi giovani". Con queste parole stamani il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, ha commentato, la sigla del protocollo d'intesa tra Regione e Unindustria per il piano di azione "Garanzia giovani". All'incontro hanno partecipato l'assessore al lavoro Carlo Guccione ed il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca. Il protocollo prevede l'assunzione di mille giovani, a seguito dei percorsi di tirocinio formativo, nelle imprese del settore ambientale e del ciclo dei rifiuti. Un progetto, ha rimarcato Oliverio, "che si lega ad un problema della nostra terra e si collega ad un'idea di sviluppo". Tutto questo, in un contesto in cui "la rappresentanza nazionale, quando siamo partiti, voleva la Calabria all'ultimo posto". Oliverio ha annunciato che "nei prossimi giorni predisporremo un piano dei rifiuti che prevede una fase emergenziale e che ha al centro la raccolta differenziata che deve essere spinta in tutti i comuni della Calabria con la Regione come coordinamento. Bisogna costruire il sistema dei rifiuti ed in questo ambito si collega ciò che è dato da 'garanzia giovani'. Inoltre, bisogna avviare il lavoro per la reimpostazione della programmazione 2020 e il Commissario europeo alle Politiche regionali, Corina Cretu, nei giorni scorsi ha dato atto che c'è stato uno sforzo in questi mesi". Per il presidente della Regione, non meno importante è il "piano di rafforzamento amministrativo che - ha spiegato - è uno strumento di governance articolato su progetti sui quali si costruisce la realizzazione degli obiettivi attraverso un monitoraggio che deve essere costante. Ecco perché la cooperazione è necessaria in quanto consente di avere una articolazione per utilizzare le risorse anche se la Regione deve avere la responsabilità del monitoraggio e rimuovere le difficoltà. Bisogna uscire da una condizione da Terzo Mondo per metterci al passo con l'Europa. Molto prima dei quattro anni arriveranno i risultati e profondi cambiamenti perché in Calabria abbiamo bisogno di recuperare la cultura delle regole e mettere fuori piano la discrezionalità, senza dimenticare che anche coloro che gridano al cambiamento sono stati beneficati dalla situazione che c'era prima. Siamo su un binario a velocità costante ed oggi abbiamo aperto un canale di lavoro e pensiamo di costruire una stazione. Partire dalle macerie è molto più difficile che partire da zero. Abbiamo dovuto bonificare il terreno prima di mettere le fondazioni e c'è bisogno di palificazioni profondissime. Sarebbe stato bellissimo dire: mi scelgo i direttori generali. Purtroppo non sarà così ma entro il 20 maggio ci saranno cambiamenti. Siamo amministratori ed abbiamo una bussola che è quella del bene comune e stiamo predisponendo un Piano anticorruzione che ci consentirà di operare una fortissima rotazione perché non si può stare venti anni sempre nello stesso posto". Guccione, nel ribadire che "garanzia giovani non è la soluzione del problema anche se noi vogliamo mettere a fuoco un vero progetto strategico per l'occupazione e lo vogliamo ancorare ai fondi europei", ha evidenziato che "si tratta di due aspetti che anticipano il Piano strategico per la formazione. Stiamo passando ai fatti concreti". Il progetto vede 4.888 aziende registrate che hanno dato la loro disponibilità ad intraprendere una delle azioni, 203 operatori privati accreditati che faranno incontrare le imprese con i giovani e 2.965 giovani iscritti. Alcune di queste aziende hanno dato subito la disponibilità a fare assunzioni senza i tirocini. Già dalla prossima settimana faremo un accordo con le università calabresi perché bisogna mettere a frutto questo tipo di concertazione che possa portare a risultati concreti in quanto è questo ciò che si aspettano i calabresi". Mazzuca, nel dirsi "molto soddisfatto perché è stato avviato un discorso con questo Governo regionale", ha evidenziato che "partiamo da due emergenze: lavoro e rifiuti. Bisogna incentivare la raccolta differenziata in tutti i Comuni - ha aggiunto - e come imprenditori ci siamo perché non vogliamo abbandonare questa terra. Bisogna fare le cose in maniera eclatante ed anche scontentando qualcuno perché una minoranza non può condizionare un'intera collettività che vuole andare avanti". Per Mazzuca, infine, "Expo 2015 è una grande vetrina dell'Italia, ma il Paese riparte se ripartono anche il Mezzogiorno e la Calabria".
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© 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713
del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |