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Bevacqua "Governo apra dibattito con parti sociali su scuola"
Bevacqua "Governo apra dibattito con parti sociali su scuola" 05 mag 15 "La partecipazione massiccia allo sciopero degli insegnanti, registrata in provincia di Cosenza e in tutto il paese, impone una riflessione da parte del Governo sulla opportunità di aprire un dibattito franco e leale con il mondo della scuola". Lo afferma il consigliere regionale Mimmo Bevacqua che già nei giorni scorsi, è scritto in una nota, dalla pagina del suo profilo facebook, riflettendo sulla "buona scuola" di Renzi, aveva avanzato perplessità "sulle nuove prerogative dei dirigenti scolastici che appaiono esorbitanti e potenzialmente pericolose". "Il rischio, reale - sottolinea l'esponente del Pd - è che docenti e personale Ata siano privati di adeguate garanzie, di fronte alla insindacabilità delle valutazioni di presidi e direttori che, potrebbero tradursi in scelte arbitrarie e comportamenti discriminatori. Un confronto con le parti sociali, in questo momento è più che opportuno anche per veicolare i contenuti di una riforma, tanto attesa ma forse poco conosciuta nei suoi contenuti reali. Una riforma meditata e che tenga conto dei rilievi dei diretti interessati è di per sé garanzia di un percorso ottimale; al contrario, una riforma confusa potrebbe essere all'origine di una decostruzione dell'intero sistema che, malgrado tutto, ha garantito in questi anni, all'Italia una degna posizione fra i paesi più avanzati del mondo. Si impone quindi una riapertura del confronto con chi, in questi decenni ha sostenuto la scuola con senso di responsabilità, competenza e tanta, tanta dedizione. Nella riforma devono trovare giusta collocazione le aspettative del precariato, le attese di modernizzazione di studenti e genitori, le speranze di riconoscimento del merito dei docenti. Sono sicuro che il governo Renzi, che ha mostrato sin da subito sensibilità e attenzione verso il mondo della scuola, sappia trovare la sintesi più esaustiva tra le esigenze di rinnovamento, le richieste dei docenti, le aspettative di alunni e genitori e l'irrinunciabile principio costituzionale che sancisce il diritto all'istruzione e impone alla Repubblica l'istituzione di scuole statali di ogni ordine e grado. L'attenzione del Governo, del resto, è confermata dagli ingenti investimenti di risorse per l'edilizia scolastica e dalle previste assunzioni di docenti". "Sono convinto - conclude Bevacqua - che le modifiche apportate in questi giorni dalla Commissione Cultura della Camera e in gran parte condivise dall'esecutivo nazionale, aiuteranno a risolvere contraddizioni e a superare incomprensioni. L'invito, dopo la legittima protesta di oggi e ad una riflessione costruttiva e pacata".
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |