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    Papasso: Con Rossano e Corigliano creare Area Urbana della Sibaritide

     

     

    Papasso: Con Rossano e Corigliano creare Area Urbana della Sibaritide

    23 gen 15 "Sulla vicenda che ha interessato i vicini Comuni di Corigliano e Rossano, riguardante la loro fusione in un unico Comune, volutamente, prima di oggi, nonostante le tante sollecitazioni ricevute in merito, non ho espresso alcuna valutazione, né ho pensato di avanzare proposte, per non interferire nelle dinamiche e nelle decisioni democraticamente assunte, in piena autonomia, dai rispettivi Consigli Comunali". Lo afferma in una nota il sindaco di Cassano allo Jonio, Gianni Papasso. "Ho sempre però giudicato - aggiunge - di chiusura l'atteggiamento di Corigliano e Rossano nei confronti di altri Comuni confinanti. Ho giudicato negativo, soprattutto, il fatto che in un'operazione di fusione non si è pensato prima di interloquire con Cassano che, anche se inferiore per numero di abitanti rispetto a Corigliano e Rossano, per la sua posizione geografica, svolge un ruolo fortemente rappresentativo e non solo in tutta l'area della Sibaritide. Naturalmente, ribadisco ancora una volta il pieno rispetto dell'autonomia decisionale delle Città di Corigliano e Rossano. L'atteggiamento di questi due Comuni, a dire il vero, è apparso strano, non solo a me ma a tanti altri, poiché essi non hanno tenuto in alcun conto del fatto che insieme a Cassano, ed anche con Mirto e Calopezzati, si sta redigendo il Piano Strutturale Associato, un unico piano cioè di regolamentazione, uso, utilizzo, gestione e pianificazione socio-economica del territorio, finalizzato ad una programmazione sinergica e condivisa su una vasta area". "Anche il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, ed altri strumenti in essere o redigenti, invogliano - prosegue Papasso - i territori alla condivisione, alla cooperazione ed all'associazione. La stessa Legge 56/2014, anche se prevede la fusione dei Comuni, forse con particolare riferimento all'accorpamento dei Comuni più piccoli, quantomeno per numero di abitanti, contiene forti elementi per l'aggregazione territoriale. La decisione del Consiglio Comunale di Corigliano di sospendere, per ulteriori approfondimenti e riflessioni, la Delibera di fusione con il Comune di Rossano, a questo punto, apre necessariamente e senza l'ombra di dubbio un dibattito, al quale il mio Comune non intende sottrarsi. Nel passato ci sono state belle esperienze di aggregazione territoriale, quale ad esempio quella della Provincia della Sibaritide e del Pollino, il cui risultato positivo non è stato raggiunto per ben note motivazioni. Nessuno può, tuttavia, disconoscere il valore di un'esperienza che ha avuto la capacità di recuperare due proposte, quella di Castrovillari e di Corigliano -Rossano, per unificarle in un unico e più forte progetto, in piena sintonia con la Legge 142/90. Si è trattato di una grande operazione politico- amministrativa! Anche per questo credo che bisogna osare di più, guardare oltre, ad un territorio più ampio, rispetto all'asettica fusione di due Comuni". Papasso evidenzia inoltre che "che per il bene della Sibaritide e per richiamare quell'attenzione tanto attesa e mai arrivata, utilizzando i dettami della L. 56, dobbiamo necessariamente confrontarci sulla costituzione dell'Area Vasta della Sibaritide, che potrà collocarci in posizione intermedia tra quella provinciale e comunale. E' indubbio che nella Provincia di Cosenza coesistono più sistemi territoriali di Area Vasta. Cassano All'Ionio, Corigliano e Rossano ed anche altri Comuni della fascia Jonica Sibarita, hanno insieme una serie di peculiarità e di interessi convergenti e, per questo, devono essere motivati a "fare sistema", valorizzando e mettendo in sinergia le potenzialità presenti in ciascun Municipio. "Fare sistema" potrebbe essere anche fondere il turismo marino e culturale in un'unica proposta con il turismo montano, rappresentato dall'area del Parco Nazionale del Pollino. Non si può, di fatto, pensare ad una fusione asettica di Comuni, nella fattispecie Corigliano e Rossano, senza tener conto del valore universalmente riconosciuto di Sibari , con la sua storia ed il suo patrimonio archeologico e culturale, grande attrattiva per migliaia di turisti". "L'Area Vasta, al contrario, potrà rappresentare - conclude - un Ente intermedio ma adeguato al governo del territorio. A seguito di queste riflessioni, e su queste basi, si dovrà necessariamente sviluppare un approfondito dibattito, scevro da ogni sorta di condizionamento di natura campanilistica. Pertanto, con il necessario rispetto, per come già detto, del pensiero e delle decisioni altrui, mi permetterò di organizzare a breve un incontro in un primo momento con il colleghi di Corigliano e Rossano, al fine di verificare se esistono le condizioni per avviare un ragionamento più ampio con l'obiettivo non di "impedire" ma di "costruire" , nella piena consapevolezza che per la Sibaritide è arrivato il momento del riscatto e di nuove e migliori prospettive"

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