Intimidazione a Consigliere regionale Bova, convocato Comotato sicurezza. Solidarietà

07 apr 15 Il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Catanzaro è stato convocato per giovedì pomeriggio dal prefetto Luisa Latella. Nel corso della riunione, oltre ad affrontare il tema del "Focus 'ndrangheta", il Piano preventivo d'azione nazionale e transnazionale per il contrasto della criminalità organizzata, sarà fatta anche un'analisi sull'intimidazione subita nei giorni scorsi dal consigliere regionale Arturo Bova. Alla riunione dovrebbe partecipare lo stesso Bova, al quale sono state incendiate due auto.

"Voglio esprimere vicinanza e solidarietà al consigliere regionale Arturo Bova, vittima, qualche giorno fa del vile attentato, perpetrato attraverso l' incendio di due autovetture di sua proprietà". Lo afferma, in una nota, il senatore Francesco Molinari, componente la Commissione antimafia. "Le mie - prosegue - non vogliono essere parole di circostanza: si tratta di una persona il cui operato è il prodotto di una coscienza votata alla legalità e fuori da qualsivoglia logica mafiosa e proprio per questo è stato oggetto di azioni deplorevoli. Probabilmente, quello spiccato istinto di giustizia e di lotta al malaffare, che ci accomuna, avrà urtato la suscettibilità e gli interessi di chi, al contrario, nell'illegalità e nelle dinamiche malavitose sguazza. Forse è arrivato il momento, nella nostra terra di coltivare un modo di fare politica che sia missione, più che servizio: per toglierci di dosso questa zavorra criminale bisogna stare in trincea. Una valida arma, per chi è in prima linea, poteva essere il disegno di Legge da me presentato e diretto a introdurre nella sua portata originaria la cosiddetta Legge Lazzati, una proposta di legge attualmente ferma in Commissione al Senato: tutti coloro impegnati nella lotta alla mafia devono sperare che venga al più presto posto in discussione. Auguriamoci, perciò, di continuare ad andare avanti lungo la strada della ferma denuncia e anche se questa incrocerà la strada dell'intimidazione, dovremo continuare a percorrerla senza paura e a testa alta". "Più saremo a percorrerla - conclude Molinari - e maggiore sarà la possibilità che la Calabria diventi terra di legalità e giustizia, tirandosi fuori dalle sabbie mobili dell'arretratezza, veicolata non solo dalle catene dei ricatti malavitosi ma anche dagli interessi 'particolari' che, troppo spesso, vengono perseguiti da servitori infedeli delle istituzioni"