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    La Calabria torna al centrosinistra

     

     

    La Calabria torna al centrosinistra, domani i dati ufficiali

    24 nov 14 La Calabria, sull'onda dell' alternanza che ha caratterizzato le ultime consultazioni regionali, torna al centrosinistra. E lo fa in maniera netta, indiscutibile, attribuendo al democrat Mario Oliverio, ex Pci e non renziano, oltre il 60% dei consensi. Un risultato che schianta le velleità della candidata del centrodestra Wanda Ferro, relegata al 23%, e di quello di Ncd-Udc Nico D'Ascola, all'8,7%. Non pervenuto il Movimento 5 Stelle, che crolla di 17 punti rispetto alle europee svoltesi appena sei mesi fa, e pur superando il quorum del 4% non riesce a portare nessuno dei suoi candidati a Palazzo Campanella. Cala anche Fi (al 12,28%), mentre Ncd, insieme all'Udc, riesce a centrare il quorum portando tre consiglieri a Palazzo Campanella, sede del Consiglio. I dati sono consolidati e incontrovertibili - almeno per quanto riguarda il successo di Oliverio - ma saranno definitivi solo domani, forse. Così come si era verificato nel 2010, infatti, incongruenze nei dati raccolti in due sezioni di Castrolibero, piccolo comune alle porte di Cosenza, hanno fatto slittare l'annuncio del dato definitivo, con una composizione dell'Assemblea che, al momento, è solo informale. Le schede saranno verificate in Tribunale e solo dopo sarà chiuso il verbale. Sul risultato pesa l'astensionismo, che ha comunque inciso molto meno rispetto all'Emilia Romagna. Un'alta affluenza alle urne non è mai stata una peculiarità della Calabria, ma in questa tornata si è toccato il minimo storico con solo il 44,10% degli aventi diritto - in tutto 1.897.729 - che sono andati ai seggi rispetto al 59,26% delle regionali del 2010, ma in linea con la percentuale delle europee del maggio scorso (45,77%). Oliverio potrà contare su una solida maggioranza, con 19 consiglieri su 30, cinque dei quali espressione della sua lista e con il Pd - primo partito in regione - che esprime 9 consiglieri più 3 con Democratici progressisti, la seconda lista "ufficiale" democrat. Una base che dovrebbe permettere al neo-presidente della Regione di poter indirizzare la politica calabrese verso quel rinnovamento che anche lui, che in politica c'è da 30 anni, ha invocato spesso in campagna elettorale per risollevare le sorti di una regione difficile, ultima in tutti gli indicatori economici e sociali, con il tasso di disoccupazione più alto e il reddito pro capite più basso d'Italia. Una situazione "drammatica", come l'ha definita lui stesso, che Oliverio intende aggredire partendo dall'utilizzo dei fondi provenienti dall'Unione europea a rischio disimpegno (1,2 miliardi di euro). Argomento, questo che Oliverio tratterà direttamente col premier Matteo Renzi, che dopo avere chiuso la campagna elettorale del candidato democrat, venerdì prossimo tornerà in Calabria nella sua trimestrale visita finalizzata proprio all'utilizzo dei fondi europei.

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