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    Elezioni Regionali, dichiarazioni candidati e commenti

     

     

    Elezioni Regionali, dichiarazioni candidati e commenti

    18 nov 14 "La vicenda dei ragazzi del Programma Stages 2008, ingannati dal potere, dice che la politica calabrese odia la meritocrazia". Lo afferma il candidato M5s alla presidenza della Regione Calabria, Cono Cantelmi. "Nello scorso giugno - aggiunge - i nostri parlamentari M5s erano già intervenuti sulla vicenda dei giovani precari di Stages 2008, sedotti e abbandonati dalla politica degli Scopelliti's, dei Gentile's e affini. La speranza era che il consiglio regionale avesse un sussulto di dignità e desse seguito alle richieste dei giovani precari. La meritocrazia deve essere la base del futuro della Calabria. Dobbiamo puntare sui giovani e fermare l'emigrazione". "La Calabria - conclude Cantelmi - ha bisogno delle competenze di quanti qui sono trattati come scarti e fuori come eccellenze. La politica, che invece alimenta affari privati e clientele, ha creato deserto e frustrazione nelle nuove generazioni. Noi cambieremo tutto".

    "Sono qui oggi a sostenere Wanda Ferro come candidata del centrodestra per la presidenza della Regione Calabria che rappresenta il meglio per competenza, credibilità e capacità amministrativa per una vera prospettiva di crescita di questa regione". Lo ha detto l'europarlamentare di Forza Italia, Raffaele Fitto, stamane a Reggio Calabria.

    "Le caratteristiche strutturali fanno della nostra flotta una marineria che risulta in linea con le più recenti indicazioni comunitarie nazionali per una pesca non impattante sull'ambiente e quindi può e deve pretendere di non essere trattata alla stregua delle altre marinerie d'Italia". Lo ha detto il candidato del centrodestra alla Regione, Wanda Ferro, che ha incontrato una delegazione di pescatori durante la manifestazione elettorale conclusa da Raffaele Fitto. "La Regione Calabria - ha aggiunto - deve puntare sulla definizione di un progetto specifico per la "piccola pesca artigianale" sul presupposto, appunto, che non impatta sui sistemi complessivi di pesca e non depaupera le risorse mettendo a repentaglio la biodiversità e la sostenibilità dei sistemi stessi. Tale progetto deve passare attraverso un confronto serrato e deciso a livello di cabina di regia ministeriale affinché venga definito un piano finanziario specifico nell'ambito della programmazione Feamp (nuovo fondo europeo per la Pesca) che metta al centro la risoluzione delle criticità che vivono i nostri pescatori. Inoltre, credo che una buona risposta a tale stato di cose non può che essere rappresentata da un idoneo sviluppo della portualità peschereccia che tenga nel debito conto le condizioni di sicurezza e di benessere dei pescatori. Un rafforzamento, cioè, della piccola portualità attraverso la creazione di aree attrezzate presso i porti corredate di deposito attrezzi, mense, servizi igienici e con l'incremento dei servizi a terra legati allo sbarco che consentano la lavorazione del pescato in condizioni di igiene e sicurezza alimentare".

    "Purtroppo non possiamo dirci sorpresi degli ultimi dati diramati da Bankitalia. E' solo una triste conferma di una situazione che, giorno dopo giorno, rende sempre più incerto e fosco il futuro soprattutto per i giovani calabresi. Dovremo somministrare una cura fortissima al mondo del lavoro in questa regione". Lo sostiene Mario Oliverio, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione. "Ai miei corregionali - prosegue Oliverio - dico: non arrendiamoci. Teniamo duro in questo momento terribile, ma tutti assieme inizieremo a scrivere una pagina nuova a partire dal 23 novembre. Abbiamo instaurato un rapporto fruttifero e virtuoso con il mondo dell'impresa e abbiamo storicamente sensibilità e attenzione verso la posizione dei sindacati. Tutti assieme, ciascuno per la parte di propria competenza, dovremo sederci attorno a un tavolo per avviare una stagione che preveda un impegno straordinario per il lavoro, soprattutto a favore dei giovani". "L'ulteriore riduzione del 3% degli occupati, con una percentuale inferiore di 18 punti alla media nazionale - dice ancora Oliverio - dà la dimensione di un disastro socio-occupazione di immani dimensioni. Su queste macerie, forti del mandato che ci apprestiamo a ricevere dal popolo calabrese, abbiamo il dovere di ricostruire un futuro e una linea di prospettiva per i nostri figli. Start up, sgravi fiscali, politiche attive del lavoro, rilancio delle filiere di eccellenza a partire dall'agroalimentare, investimenti nel turismo e nelle opere pubbliche funzionali alla messa in sicurezza e riqualificazione del territorio: tutto questo dovrà essere al centro della nostra agenda nella prima fase del nostro governo".

    "Venti milioni di euro da risparmiare sulla spesa corrente, destinandone uno per i quadri D e C sempre emarginati e 19 per ridurre l'addizionale Irpef sulle famiglie e implementare il fondo di sostegno alla povertà". È la spending review regionale proposta dal senatore Nico D'Ascola, candidato a governatore per Alternativa Popolare. "Cinque milioni - afferma D'Ascola - arriveranno dal taglio degli emolumenti a direttori generali e dirigenti con parametri che dovranno essere rigidi. Altri cinque milioni arriveranno dal taglio di enti inutili ancora in piedi, come Calabresi nel mondo, Aterp (realizzazione agenzia unica), Calabria Etica (le cui funzioni rimarranno ma senza spendere 200 mila euro annui di compenso per il presidente); Sial e dalla cessione delle quote di Comac e Sorical". "La Sorical sta risanando il bilancio - sostiene D'Ascola - e superata la fase di liquidazione la Regione dovrà scendere dal 51 al 40%. Per gli uffici di staff prevediamo un 20% di taglio ai compensi. Concorsi necessari poiché eventuali leggi regionali di stabilizzazione non impugnate saranno trasmesse dalla Corte dei Conti alla Consulta per aperta violazione degli art. 3 e art. 97 della Carta. I soldi percepiti illegittimamente da dirigenti e funzionari dovranno tornare nelle casse regionali. Un milione di euro sarà destinato ad ulteriore incentivo dei quadri D e C mentre con nove milioni ridurremo di circa 300 euro il carico fiscale regionale per le famiglie". "Con 10 milioni - sottolinea ancora il candidato alla Presidenza della Regione - implementeremo il fondo sostegno alle famiglie a rischio povertà che potranno avere un sostegno di circa 300 euro mensili ciascuna. Questa è capacità di redistribuzione del reddito ed è giustizia sociale nel solco di una revisione meritocratica della gestione del personale e della eliminazione degli sprechi".

    "Avremmo potuto e voluto confrontarci con altri sulle nostre proposte politiche, ma ci siamo trovati di fronte solo insulti e demagogia. Peccato: le nostre idee e i nostri progetti restano, le chiacchiere passano". È quanto afferma, in una nota, la coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli. "Avremmo potuto confrontarci - prosegue Santelli - sulla nostra proposta di azzeramento dell'Irap e della definizione di una moratoria in accordo con lo Stato per un periodo di 3 anni, attraverso i fondi comunitari, che consenta di trasformare la Calabria in una 'no tax area' per chi crea valore. Per le nuove imprese, per le aziende che assumono giovani, per i neo professionisti che avviano l'attività, per il no profit, per il terzo settore, per le imprese ad impatto ambientale zero. Infine per le aziende turistiche, culturali e di valorizzazione del territorio. Si poteva anche discutere delle azioni di sostegno alle famiglie, di voucher, di conciliazione scuola-lavoro, di sostegno ai nuclei familiari a basso reddito, di credito sociale". "Si poteva parlare - sostiene ancora la coordinatrice regionale di Fi - del mutuo sociale per l'acquisto della prima casa. Al tempo stesso affrontare i punti di programma relativi alle nuove tecnologie come vero 'x factor' per la valorizzazione dei talenti e delle competenze. Ed ancora dell'idea dei 'piani per l'artigianato di qualità', oltre ai punti strategici dell'agroalimentare e del turismo di nicchia. Si poteva insomma discutere soprattutto di un'impostazione politica, la nostra, che parta non dalla lamentela del ciò che manca, ma dalla valorizzazione prima di tutto di ciò che si ha, ad iniziare dalla dignità, dall'orgoglio, dall'amore e dai diritti verso la Calabria ed i calabresi. Tutto questo sarebbe avvenuto se altri non si fossero svegliati con una notevole dose di veleno quotidiano da istillare verso chi si riteneva il nemico, cioè noi, visto che evidentemente a sinistra il candidato Oliverio è considerato amico da costoro".

    "Con le elezioni in Emilia e in Calabria pensiamo di poter completare questo 2014 che, dal punto di vista elettorale, per noi è stato molto importante e foriero di risultati positivi". Lo ha detto a Rossano il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, a margine di un'iniziativa elettorale per le regionali. "Ci aspettiamo che dalla Calabria - ha aggiunto - arrivi un messaggio di cambiamento e la capacità di investire su questo territorio e sulle sue potenzialità, oltre che di costruire tra la Calabria e il Governo nazionale percorsi di collaborazione e di lavoro comune nell'interesse di queste comunità".

    "Nell'attuale sistema scolastico crescono gli svantaggi socio-culturali e i disagi apprenditivi degli alunni, anche a causa dell'inesistenza di validi servizi di supporto che possano coadiuvare la scuola nell'attuazione di strategie di prevenzione e contenimento". Lo afferma, in una nota, Sebi Romeo, candidato alle elezioni regionali per il Pd. "Gli studenti - prosegue Romeo - presentano vistose carenze nell'apprendimento delle discipline basilari, come risulta evidente dai dati Invalsi, e le loro conoscenze si dimostrano spesso alquanto appiattite e superficiali". "La mia proposta - sostiene ancora Romeo - guarda ad una scuola innovativa, coadiuvata dai migliori servizi sociali, sensibile e aperta ai problemi di tutti, in grado di garantire, attraverso strategie e metodologie effettivamente calibrate sui bisogni individuali, il pieno successo formativo anche nelle situazioni di evidente disagio. Una fitta rete di collaborazione e sinergia tra le diverse tipologie di scuola per la riqualificazione culturale e professionale del territorio. Scuole aperte anche nelle ore pomeridiane per attività integrative, che ne migliorino sul piano funzionale l'offerta formativa, e per attività volte al recupero, potenziamento e consolidamento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze disciplinari. Promozione di criteri essenzialmente meritocratici".

    "Che la Calabria sia l'ultima regione d'Italia è un dato, purtroppo, che non si scopre oggi in piena campagna elettorale". E' quanto afferma, in una dichiarazione, Cono Cantelmi, candidato M5s alla presidenza della Regione, commentando i contenuti del rapporto di Bankitalia "che disegna - riporta una nota - un quadro nero sull'occupazione calabrese che registra solo il 37,6%, 18 punti in meno rispetto alla media nazionale". "Le politiche dissennate e affaristiche soprattutto degli ultimi anni - prosegue Cantelmi - hanno aggravato la situazione, condannando un'intera Regione ad essere terra da depredare e non da salvaguardare. E le conseguenze, oggi, sono sotto gli occhi di tutti, con investimenti che mancano, fondi europei non spesi, aziende fortemente in crisi e sanità totalmente allo sbando. La realtà di tutti i giorni che ho toccato girando per le piazze e le strade è ancora più drammatica. La Banca d'Italia non dice dello spaventoso spopolamento della regione. La Calabria si svuota perché mancano prospettive, soprattutto per i più giovani. L'alternativa, allora, è: o scappare ed emigrare o arruolarsi con la 'ndrangheta. Il Movimento 5 stelle impedirà sia l'una che l'altra cosa, creando occupazione e sviluppo".

    "La presenza di Luca Lotti a Reggio a supporto dell'importante sfida che ci vedrà protagonisti di una nuova 'primavera' che dopo Reggio, riguarderà tutta la regione, è il segnale tangibile dell'attenzione del governo nazionale rispetto alla Calabria ed in particolare alla nostra città". E' quanto sostiene, in una nota, Antonino Castorina, consigliere comunale a Reggio e componente della segreteria nazionale dei Giovani democratici. "Si sta aprendo - prosegue Castorina - una fase politica differente dal passato recente; un nuovo ciclo politico che farà tornare la normalità nella nostra regione che fino a ieri è stata bistrattata da una politica clientelare ed autoreferenziale. La cabina di regia e la presenza continua del governo nella nostra regione sono il segno tangibile di una progettualità che si vuole realizzare in Calabria e dell'importanza strategica che la nostra regione può giocare nell'intero sviluppo del nostro paese. La presenza di Giuseppe Falcomatà come sindaco di Reggio e domani Mario Oliverio alla guida della nostra regione faranno si che il canale di discussione con il governo nazionale diventi ancora più solido e concreto ma soprattutto veicola l'immagine di una 'governance' forte e credibile".

    "La rabbia e il malessere che sta alimentando la nostra società ci stanno allontanando sempre di più l'uno dall'altro minando le basi del vivere civile e in sostanza della buona politica". Lo afferma, in una nota, Pasquale Romeo, candidato di Ncd alle elezioni regionali. "Dopo tanti anni di psichiatria unita alla mia esperienza di campagna elettorale - prosegue Romeo - mi sono incontrato in modo forte ai bisogno intimi delle persone che stanno male e di quelli che apparentemente stanno bene ma hanno un sentimento di disagio di vivere oggi. Credo che la politica dovrebbe rimettere al centro l'uomo nella sua interezza stabilendo uno dei valori fondamentali: siamo qui per sognare. Io sogno di stare tra persone che hanno ancora un sorriso e non lo fanno solo per recita ma solo perché amano gli altri, perché credono che il viaggio è più importante dell'arrivo, che ancora l'altro possa regalare e donare qualcosa, che non sia solo un interesse o uno scambio, ma possa regalare un abbraccio ed un sorriso e, soprattutto, dare la speranza che esistiamo ancora per l'altra persona e quindi esistiamo per una politica che dovrebbe consentire di mettere di nuovo al centro tutti noi".

    "L'incontro di oggi sul tema 'Calabresi protagonisti del cambiamento' è un appuntamento con l'intera cittadinanza, che prende le mosse da un consuntivo dell'ultima legislatura, una stagione d'intensa progettualità al servizio della Calabria e dei calabresi, per aprirsi al futuro ed alle nuove sfide che attendono la nostra regione". E' quanto afferma Giuseppe Giordano, candidato del Pd alle regionali e consigliere regionale uscente. "Ho inteso, sin dall'inizio - prosegue Giordano - il mio mandato di consigliere regionale come una grande responsabilità, come un servizio. Il mio programma per la prossima legislatura è denso di progetti per ridare dignità e protagonismo alla Calabria che, dalle statistiche, emerge sempre di più come fanalino di coda, pur essendo una regione piena di potenzialità umane oltre che materiali. Con il sostegno dei calabresi, e in seno al Pd - aggiunge Giordano - potremo scrivere un futuro all'insegna del rinnovamento e della rinascita. Invito tutti a non disperdere il patrimonio di conquiste e battaglie portate a compimento, per continuare ad essere protagonisti del cambiamento sostenendo la mia candidatura".

    "Non vi sono alternative: o vince la sinistra o Wanda Ferro". Lo ha detto l'eurodeputato di Forza Italia, Raffaele Fitto, al termine del suo intervento durante l'iniziativa elettorale svoltasi a Reggio Calabria. "Bisogna abbandonare - ha aggiunto - questo tentativo di polemizzare e di scontrarci, spiegando, invece, agli elettori calabresi da qui a domenica che l'unica alternativa alla sinistra è Wanda Ferro e l'unico voto possibile è quello per lei".

    "Sistemare i disastri del centrodestra si può ma serve un piano lungimirante e moderno". Lo afferma, in una dichiarazione, Vincenzo Capellupo, candidato alle elezioni regionali con la lista Democratici progressisti. "Il provvedimento adottato qualche giorno fa dalla Giunta regionale con cui si proroga la possibilità di conferire in discarica rifiuti 'tal quale' - prosegue Capellupo - rappresenta l'ennesima testimonianza del fallimento della gestione dei rifiuti in Calabria e dell'incompetenza di un centrodestra che ha navigato a vista, senza alcuna idea progettuale. Prima il disastroso, nei numeri, commissariamento dei rifiuti durato per più di quindici anni e poi la gestione da parte del governo di centrodestra, hanno evidenziato l'incapacità di una classe dirigente intera, in ritardo di più di un decennio rispetto agli standard europei su una questione così fondamentale per la qualità della vita in Calabria hanno portato alla nascita di una legge regionale monca, priva di un vero disegno lungimirante ed a lungo termine su quello che è il ciclo dei rifiuti. La Calabria ora non può più perdere tempo e deve ripartire dai Comuni e dalle buone pratiche amministrative. Da consigliere regionale - conclude Capellupo - cercherò di essere molto vigile su questo tema che ho portato avanti anche in Consiglio comunale a Catanzaro".

    I consulenti del lavoro della provincia di Catanzaro hanno scritto ai candidati presidenti della Regione. "I dati statistici regionali sul lavoro e sull'economia - è detto nella comunicazione - fanno emergere un quadro desolante e negativo che ne fanno la Regione con più disoccupazione e meno sviluppo rispetto a tutta l'Italia. Ecco perché i consulenti del lavoro, svolgendo un'attività professionale alle aziende nel campo più delicato in questa fase storica qual è il lavoro, in modo spassionato e con grande attenzione ai problemi degli operatori economici siano essi datori e o lavoratori, offrono anche il loro contributo tecnico professionale con l'obiettivo di far giungere delle proposte a chi dopo ha il diritto e la titolarità delle scelte". I consulenti del lavoro indicano "quattro proposte non esaurienti che però possono apportare benefici alla Calabria intera non una ricetta esclusiva e unica, ma quattro punti che possono creare nuove e stabili opportunità agli operatori economici e ai lavoratori: trasparenza e certezza degli aiuti alle imprese e ai lavoratori; disposizioni regionali che concedono risorse alle imprese che non siano erogate a pioggia e spesso senza un filo conduttore; integrazione della nuova legge nazionale di stabilità sulle agevolazioni al lavoro a tempo indeterminato e formazione professionale.

    "E' quanto mai opportuno - afferma Giovanni Puccio, candidato alle elezioni regionali per il Pd - lo sciopero dei lavori del settore call center indetto per venerdì prossimo dalla Slc-Cgil, che interesserà anche la Calabria, per richiamare l'attenzione sulla grave crisi che sta affliggendo il comparto in termini di occupazione ma anche di riduzione dei diritti dei lavoratori. Pure nella nostra regione - prosegue Puccio - si sono prodotte situazione di vero allarme sociale con licenziamenti collettivi, ricorsi di massa agli ammortizzatori sociali e quasi totale ed esclusiva applicazione di contratti a tempo. Il paradosso è che anche in questo settore si susseguono le commesse e si fanno avanti nuovi clienti che, fidando sulla mancanza di regole chiare, trovano più conveniente per aumentare i margini di guadagno delle loro imprese cambiare continuamente fornitore con l'unico ed evidente scopo di abbassare il costo del servizio. Il tutto a danno esclusivo dei lavoratori. Fa bene allora il sindacato a puntare l'attenzione sulla necessità che anche in Italia si proceda con immediatezza all'applicazione della direttiva 23/2001 del Consiglio europeo concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimenti di imprese, di stabilimenti o di parti di imprese o di stabilimenti".

    "Ho letto con attenzione le proposte di Confartigianato per far ripartire la Calabria, un documento articolato basato su proposte concrete sulle cose indispensabili da fare per assecondare la nostra Regione ad uscire dalla crisi, e nella fattispecie ad aiutare il mondo imprenditoriale calabrese che di fatto rischia l'estinzione con le conseguenze sociali che potrebbero sopravvenire". Lo afferma il candidato al consiglio regionale del Pd Fabio Guerriero. "Riformare la macchina amministrativa della Regione - aggiunge - per molti versi ormai obsoleta è il primo passo verso l'accelerazione di processi di rilancio e cambiamento imprescindibili. Così come la capacità di spesa delle risorse a disposizione è una condizione necessaria per mettere in piedi una progettualità efficiente capace di trasformare in atti e azioni i buoni propositi. Non possiamo che condividere l'auspicio di Confartigianato che la prossima legislatura regionale dovrà imprimere una forte accelerazione a tutta la sua attività, per assicurare quel tempismo oggi necessario in un mercato globale e competitivo in cui le nostre piccole imprese devono misurarsi quotidianamente per sopravvivere e assicurare quella occupazione che per forza di cose deve aumentare in modo esponenziale, in caso contrario si rischia veramente la desertificazione e uno stato sociale molto preoccupante. Per fare questo è indispensabile un contenimento della spesa che non sacrifichi professionalità ed efficienza nell'interesse superiore delle comunità a ricevere servizi di qualità. Diminuzione della pressione fiscale e della tassazione alle imprese che hanno bisogno anche di un accesso al credito facilitato: le piccole e medie imprese artigiane sono, soprattutto in Calabria, l'ossatura di un sistema di produzione e sviluppo da cui ripartire"

    "Abbiamo presentato cinque piani tematici relativi a servizi sociali, infrastrutture e lavoro, sostegno alla famiglia, sanità e spending review, indicando risorse certe: Forza Italia per tutta la campagna elettorale ha parlato del niente". Lo afferma il senatore Antonio Gentile, coordinatore regionale del Nuovo centrodestra. "È sconcertante - prosegue Gentile - leggere la pochezza delle idee espressa dalla coalizione della signora Ferro che pure rappresenta dichiaratamente la continuità con l'attuale governo regionale. È incredibile come chi ha amministrato province non riesca a fornire un progetto chiaro sulla governabilità. Questa campagna elettorale ha fatto registrare proposte concrete finanche dal Movimento 5 stelle, che viene sempre accusato di qualunquismo ma non dalla Ferro. Ha parlato di farfalle, di cinghiali, di orsi da mandare in pellicceria ma, al netto di una competenza zoologica, non ha lasciato intravedere una proposta concreta per la Calabria. Ci si chiede come mai, poi, una candidata che rivendica la sua origine missina non abbia speso una parola contro il lodo Luxuria inaugurato ad Arcore". Il coordinatore regionale di Ncd, che preannuncia la visita finale di Alfano (a breve sarà definita l'agenda), chiede al Ministro di "impedire la chiusura della stazione Polfer a Cosenza: il sindaco ha trasformato un'opera di Paolo Portoghesi in un rifugio ghetto per famiglie rom e la presenza della Polfer è indispensabile".

    "Se ognuno di voi facesse anche solo 5 telefonate, avreste dato un grande contributo a questa campagna e al M5S". E' l'appello che lancia il senatore M5s Nicola Morra che diffonde su Fb un video per sollecitare amici e attivisti al voto, contro l'astensionismo. "In Italia ed ancora di più nell'Italia meridionale cresce l'astensionismo, il M5S ha come primo obiettivo far riavvicinare i cittadini alla politica affinché gli stessi partecipino alle scelte che quotidianamente andranno ad incidere sulla qualità della loro vita" dice Morra che continua: "l'unica speranza è questa: prendere il telefono. Il 23 di novembre a prescindere da chi decidiate di votare, il M5S vi chiede di esercitare un vostro diritto e prendere parte alla vita politica della vostra regione attivamente"

    "Il duro colpo sferrato oggi dallo Stato alla 'ndrangheta è un segnale importantissimo, ma la vera sfida da vincere sarà il voto di domenica in Calabria". Lo afferma la deputata reggina del Movimento 5 stelle Federica Dieni "esprimendo la sua soddisfazione - è detto in un comunicato - per i blitz dei carabinieri del Ros contro la fitta rete dell'associazione malavitosa". "L'operazione di oggi compiuta dalle forze dell'ordine, coordinate dalla Procura Antimafia di Milano - aggiunge la deputata M5S - ribadisce, se ancora ve ne fosse la necessità, che la 'ndrangheta non è più un fenomeno esclusivamente radicato sul territorio calabrese. Va ricordato, tuttavia, che per la sua natura strettamente familistica, l'organizzazione, a differenza di altre, mantiene con la Calabria stretti legami di dipendenza come dimostra il fermo, a Reggio Calabria, di Giuseppe Larosa, capo del 'locale' di Giffone. E' per questo motivo che, al di là delle operazioni di polizia, credo che l'occasione migliore per colpire quest'organizzazione criminale sia il voto regionale di domenica. Se infatti il nucleo economico degli affari della 'ndrangheta è certamente altrove, non può esservi danno più grave che questa può subire rispetto al ridimensionamento nel controllo del territorio, dove le famiglie trovano la propria base". "Il mio appello - prosegue Dieni - va dunque a tutti i calabresi. Al di là delle scelte politiche, delle appartenenze e delle simpatie, è fondamentale votare per candidati su cui non gravi il sospetto di frequentazioni e connivenze. La guerra contro le mafie non si fa solo con la retorica, così come non esiste un solo eroe che possa salvarci. Questo tipo di conflitto si vince solo con le piccole scelte silenziose, gli infinitesimi atti di impegno che decidiamo di compiere, anziché girarci dall'altra parte. E in questo senso il voto di domenica può rappresentare un inizio".

    "I dati di Bankitalia nella relazione sull'aggiornamento congiunturale dell'economia calabrese devono indurre il prossimo governo regionale a proporre soluzioni concrete ed efficaci per aiutare il rilancio delle imprese. Questa sarà la vera sfida del futuro". Lo dichiara Andrea Cuzzocrea, capolista del Centro Democratico alle elezioni regionali del 23 novembre. "Dobbiamo ripartire proprio dall'economia, che significa incentivazione di nuovi investimenti, l'utilizzo dei fondi strutturali europei, la realizzazione delle infrastrutture che garantiscano la mobilità delle persone e delle merci, la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale e la riduzione della burocrazia, l'attenzione per le politiche sociali e del lavoro, l'accesso al credito. La Regione deve fare tutto quello che è in suo potere per creare una Calabria snella, in grado di aiutare gli imprenditori, i commercianti e gli artigiani che vivono quotidianamente le difficoltà di un sistema troppo oppressivo e di una burocrazia che invece di sostenerli li impantana sempre di più. Ritengo necessario e utile creare un meccanismo che premia chi crea sviluppo e rinforza le buone pratiche nel mondo produttivo. Il mio impegno da consigliere regionale, se sarò eletto, andrà in questa direzione. L'aspetto più preoccupante dei dati della Banca d'Italia è la progressiva perdita di speranza per il futuro e la diminuzione del numero di occupati che potrebbe tradursi nella chiusura delle attività imprenditoriali e conseguente abbandono della Calabria. Dobbiamo fare in modo che questo scenario non si realizzi e lavorare per invertire la tendenza, costruendo terreno fertile anche, e soprattutto, per trattenere i giovani talenti. In tal senso è opportuno realizzare sinergie sempre più strette tra le università e il mondo del lavoro, consentendo così ai giovani di entrare immediatamente nel circuito produttivo".

    "Serve un governo regionale forte e autorevole per dare finalmente voce alla Calabria e magari cominciare da qui una riscossa per tutto il Meridione! Con Mario Oliverio si può fare". Lo afferma la candidata al consiglio regionale Chiara Macrì. "Tra Sblocca Italia e legge di Stabilità - aggiunge - ci sono quasi 5 miliardi di risorse per le ferrovie (4.859 milioni), con questa ripartizione territoriale: 4.799 (98,8%) da Firenze in su; 60 milioni (1,2%) a Sud di Firenze (SUD….. Firenze? Figuriamoci la Calabria). Al Mezzogiorno è destinato il 19% dei nuovi finanziamenti complessivi e l'1,2% se si considerano soltanto quelli ferroviari. L'1,2%, ma anche il 19% è poco rispetto a qualsiasi parametro oggettivo: è meno del 33% che rappresenta in rapporto all'Italia la popolazione delle otto regioni del Sud; è meno del 40% della superficie del territorio; è persino meno del 24% di tasse che nonostante la crisi versano i contribuenti meridionali, i quali quindi contribuiscono per quasi un quarto alla cassa comune e sono considerati meno di un quinto quando c'è da ripartire gli investimenti e poco più di un centesimo quando l'obiettivo è ammodernare le ferrovie o realizzarne di nuove. Tutto al Nord e niente al Sud: 2 miliardi per lo sviluppo del nostro paese. 1,2 miliardi per il Mose, ma anche lo sblocco della Orte Mestre che si spinge fin nel lontano Lazio. sbloccata la tratta ferroviaria Arcisate-Stabio "di importanza strategica perché parte della linea transfrontaliera del Gottardo e collegamento tra Malpensa e la Svizzera". Sostegno in vista dell'Expo alla filiera alimentare "all'insegna del made in Italy e della qualità. Dobbiamo recuperare autorevolezza e credibilità per poter contare. Il Governo deve ritrovare una 'priorità meridionalista', sia per quanto riguarda i grandi investimenti pubblici, senza i quali l'economia non ripartirà, sia per quanto concerne una politica di sostegno tesa a favorire le piccole-medie imprese ed incentivare l'occupazione, oggi emergenza principale da affrontare. Serve una Calabria guidata da una classe dirigente combattiva, con capacità di governo che sappia dare voce ai grandi problemi di questa terra. E poiché il Governo ancora sta definendo gli ultimi aspetti della Legge di stabilità, dovremo stare molto attenti a non far sottrarre ulteriori risorse per i finanziamenti, a non fare, cioè, quello che altri governi hanno fatto nel corso di questi anni, cioè andare a pescare i fondi nelle risorse destinate al Mezzogiorno. La vera rivoluzione che dovremo fare sarà una "Rivoluzione della normalità": dovremo mettere ordine, dare regole certe e impiegare tutte le energie per spendere con visione le opportunità europee. La nostra Regione dovrà diventare quindi guida del processo di cambiamento e di riscossa di tutto il Meridione".

    "Spero che le recenti apprensioni riguardanti l'aeroporto Sant'Anna di Crotone siano davvero circostanziate e non siano invece frutto di una mercificazione elettorale, come fra l'altro già registrato di recente in Calabria anche in ambito sanitario". Così Giancarlo Devona, candidato al consiglio regionale della Calabria per la lista "Oliverio Presidente" nella circoscrizione "Centro". "Mi sento di dire questo - commenta Devona - perché è imminente l'arrivo sul territorio del ministro alle infrastrutture Maurizio Lupi. Sarà proprio lui, in quanto titolare del dicastero competente, a dover fornire delle spiegazioni nel merito dell'aeroporto Sant'Anna. Non vorrei, ad esempio, che le preoccupazioni paventate nei giorni scorsi dai vertici istituzionali calabresi siano servite al ministro per preparare un comodo spot elettorale in favore della sua compagine politica durante la visita in Calabria. Al pari del ministro Lorenzin che, solo a pochi giorni dal voto, ha annunciato con un tweet lo sblocco del turn-over: era questo un provvedimento che, invece, si attendeva da anni in ambito sanitario. A rendere meno chiara la vicenda dell'aeroporto pitagorico sono state anche le repentine dimissioni presentate dal presidente facenti funzioni della società aeroportuale".

    E' appassionante e coinvolgente l'intervento di Luciano Francesco Marranghello, candidato al Consiglio Regionale del Centro Democratico, al dibattito con gli imprenditori sul tema "Il ruolo delle Piccole e Medie Imprese per lo sviluppo della Calabria", tenutosi a Spezzano Albanese. Il sindaco di San Lorenzo del Vallo apre il proprio intervento sulle anomalie della campagna elettorale, che non prevede comizi ma che dà l'opportunità di incontrare la gente. E per l'occasione ricorda gli interventi fatti nel passato da alcuni politici che invece di dare risposte alla gente, spiegando quali fossero i programmi e le idee per migliorare, preferivano travisare con promesse di ogni genere. E sempre in linea con le idee di fare chiarezza politica ha invitato tutti i candidati presidenti a dire ai cittadini "cosa si vuole fare della Calabria". "Ci vuole rispetto per le persone che ci danno il voto -ha evidenziato-, la politica ha il dovere di dare dei segnali, perché i politici hanno un mandato fiduciario». Circa il suo piano d'azione in Consiglio Regionale ha ribadito che la prima proposta di legge sarà quella "del dimezzamento delle indennità". «Non è accettabile -ha detto- che in Calabria ci siano persone che non arrivano a fine mese ed un consigliere regionale percepisca oltre 15mila euro. Per questa cosa un altro candidato, che gira in Audi per chiedere i voti, mi ha chiesto: "ti sei messo in testa di fare il grillino"? Ben venga insieme a me un grillino a fare in consiglio regionale una battaglia per la giustizia sociale. Ci sono tante cose da mettere a posto in questa Calabria che è diventata una zavorra per l'intera nazione". Poi riflettori accesi sui fondi "che tornano indietro", e le accuse verso chi ha permesso che "la quota di risorse che l'UE ha destinato all'Italia" fosse "dimezzata". "Saremo vicini alla gente -ha detto- e lavoreremo per il progresso di questa Terra, cercando di creare le condizioni di sviluppo. Le imprese vanno aiutate, cercando di far nascere nuove imprese e nuovi posti di lavoro".

    "Apprendo in queste ore che il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in merito all'articolazione ed alla riorganizzazione degli Uffici dirigenziali di livello non generale, avrebbe deciso di accorpare di fatto gli uffici della Soprintendenza Archeologica che hanno sede ed operano nel territorio di Catanzaro nella (macro) sezione di Reggio Calabria". Lo afferma il consiglio comunale e candidato al consiglio regionale, Vincenzo Capellupo. "Si tratta - aggiunge - di un vero e proprio smantellamento della Direzione regionale dei Beni Culturali di Roccelletta di Borgia e del presidio territoriale ubicato nel Complesso del San Giovanni a Catanzaro che anzi andrebbe di gran lunga potenziato. Intanto, mi preme sottolineare l'importante lavoro scientifico e la molteplice attività portata avanti nel corso di questi anni dalla Direzione regionale, dalla Soprintendenza e dai numerosi professionisti che vi operano. Mentre nella Città di Catanzaro e nel suo hinterland ci interroghiamo su come implementare gli spazi e i servizi connessi alla tutela dei beni culturali, improvvisamente si cerca di spostare in maniera scriteriata e ragionieristica le risorse verso Reggio Calabria, che per quanto grande e rilevante sia, non è certo la città Capoluogo. Come se non bastassero le già inenarrabili spoliazioni e sottrazioni subite da Catanzaro in questi anni di malgoverno della destra, oggi si tocca uno dei gangli primari per la vita culturale del nostro territorio. La Direzione e gli uffici delle Soprintendenze, come noto, provvedono alla tutela, alla conservazione e valorizzazione dei beni culturali e vigilano sulla osservanza degli obblighi imposti dalla legislazione a soggetti pubblici e privati proprietari. Questi uffici provvedono all'organizzazione di studi, ricerche e iniziative culturali, avvalendosi di un laboratorio di restauro, di un archivio fotografico, uno di disegni e di un archivio storico. In un Paese normale casomai si lavorerebbe a concentrare nel Capoluogo le sedi che sono sparse nelle altre province, come le Soprintendenze che risiedono a Cosenza e Reggio Calabria, sistemate lì quando nella Prima Repubblica si distribuivano a pioggia non soltanto soldi ma anche uffici. La Città di Catanzaro e il suo territorio hanno il diritto di veder riconosciuto il ruolo baricentrico a livello istituzionale che l'assegnazione del Capoluogo le ha riservato per legge, anche in ambito culturale. Penso che il prossimo trasferimento dell'Archivio di Stato in una sede che l'ultima Amministrazione comunale di centrosinistra ha individuato nell'ex mattatoio dopo decenni di dimenticanza delle altre istituzioni o il lavoro serio e costante al servizio degli utenti profuso dalla Biblioteca Comunale De Nobili devono essere sostenuti da una più forte presenza delle istituzioni di tutela dei beni culturali, non dall'abbandono di presidi importanti per gli studiosi e per l'intero territorio regionale. Bisogna capire, in Calabria come a Roma, che rafforzare le istituzioni presenti nel Capoluogo tutela gli interessi di tutti i calabresi e non soltanto di alcuni"

    Una chiusura di campagna elettorale tutta al femminile per il centrodestra in vista della consultazione regionale di domenica prossima. Venerdì alle 18 a Catanzaro, nel Teatro Comunale, accanto alla candidata alla presidenza, Wanda Ferro, ci saranno, infatti, Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia alla Camera, e Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale.

    "Fa riflettere che Umberto De Rose vada a processo il prossimo 5 dicembre per presunta violenza privata circa la mancata uscita del quotidiano 'L'Ora della Calabria', che portò alle dimissioni da sottosegretario del senatore Ncd Antonio Gentile". Lo afferma Domenico Scarpino, candidato a consigliere della Regione Calabria nella lista del Movimento cinque stelle. "Ci siamo battuti - aggiunge - in solitudine, con i nostri parlamentari Dalila Nesci, Nicola Morra e Paolo Parentela, per difendere la libertà d'informazione in Calabria, indispensabile per schiacciare una cultura mafiosa che cerca di imporsi sulla democrazia e porta miseria. Purtroppo la sorte dei lavoratori del quotidiano è ancora appesa a situazioni di potere, come si legge sulla stampa, rispetto a cui non si vedono soluzioni dal palazzo. La necessità di garantire il pluralismo dell'informazione caratterizza la nostra visione politica. Nello specifico restano, poi, decine di disoccupati, per i quali anche il prossimo Consiglio regionale dovrà agire subito nell'ambito delle proprie competenze, anche condannando vincoli e ritorsioni verso chi racconta i fatti che accadono. La nuova Regione Calabria avrà bisogno, dopo le elezioni del 23 novembre, di una stampa libera e rispettata, cui va riconosciuto un ruolo chiave per l'emancipazione generale, per il recupero dei diritti e per il futuro dei giovani".

    Si è svolto un incontro tra il candidato alle elezioni regionali Franz Caruso e una delegazione calabrese dell'Associazione Nazionale degli assistenti sociali guidati dalla Segretaria Regionale Vita Gaetani. "Tanti i temi trattati, a partire - è scritto in una nota - dall'inadeguatezza dei programmi universitari di Scienze del Servizio sociale che ha gravi ripercussioni sulla formazione pratica e teorica della figura dell'assistente sociale, fino ad arrivare all'arretratezza della Regione Calabria sul tema. La Calabria è, infatti, ferma ancora ai decreti attuativi che avrebbero dovuto fare seguito alla legge 328/2000 a cui è seguita la legge regionale 23/2003 con cui è stata recepita la legge nazionale. È stato, altresì, posto l'accento sul mancato avvio dei piani di zona e sulla assenza in numerosi comuni, dei servizi sociali". "La Calabria - afferma Caruso - è una regione dove è forte il disagio sociale e l'opera degli assistenti sociali dovrebbe svolgersi nell'ambito della prevenzione dei disagi in un contesto di sicurezza sociale reale e non presunta." Franz Caruso, inoltre, ha aggiunto: " mi impegno (qualora eletto in consiglio Regionale) di farmi portavoce di tutte quelle istanze utili a porre un freno al disagio sociale dilagante nel contesto di povertà in cui versa la Calabria" ed ha espresso compiacimento per l'incontro che, se lo vedrà presente in Regione, di certo produrrà una fattiva collaborazione con l'Associazione con il solo scopo di migliorare la situazione calabrese dell'Assistenza sociale.

    Mimmo Pappaterra questa mattina all'Unical ha proposto l'esempio di una Calabria rinnovata e giovane, che riconosce i fattori dello sviluppo e, al pari delle altre regioni, tenta di agganciarli con iniziative serie e mirate. "Expò 2015 e Matera capitale della Cultura per il 2019 - ha affermato Pappaterra partecipando all'incontro dibattito organizzato dall'associazione universitaria Agos, presieduta da Mirko Riccelli - sono due eventi straordinari in cui il Mezzogiorno intero e la Calabria possono giocare un ruolo da protagonista per creare nuove opportunità di crescita. Un obiettivo che il Parco Nazionale del Pollino, che mi onoro di presiedere, intende raggiungere grazie alla sinergia instaurata con gli altri 6 parchi del Sud. Proprio nei giorni scorsi abbiamo firmato, infatti, un protocollo d'intesa che ci permetterà non solo di essere presenti alla fiera di Rho a Milano, quanto di dar vita ad una manifestazione itinerante che toccherà tutti i parchi aderenti, per promuovere Expò 2015 nelle nostre aree naturali protette ed attrarre, così, importanti e consistenti flussi di visitatori direttamente sui nostri territori. La stessa cosa pensiamo di fare in relazione al riconoscimento di Matera capitale della Cultura per il 2019. Sono convinto, infatti, che la Calabria potrà essere protagonista del proprio futuro solo se avrà la forza di coagulare le sue energie migliori intorno a progetti condivisi e collegandosi alle migliori istanze nazionali, tenendo sempre aperto lo sguardo su quello che verrà". Mimmo Pappaterra ha, quindi, concordato pienamente con il prof. Sebastiano Andò sulla necessità di avviare, in sinergia con il nuovo Governo regionale, centri di competenza che, con la creazione di Startup, potranno attrarre le aziende a venire ad investire nella nostra regione evitando così nuove emorragie migratorie dei nostri giovani. In perfetta sintonia, inoltre, con il prof. Franco Rossi, il candidato al consiglio regionale della Calabria, ha anche detto basta ad una Regione gestoria. "La Regione Calabria deve fare buone leggi e buona programmazione delle risorse - ha sostenuto Pappaterra - ma deve demandare ai soggetti istituzionali che stanno sui territori, ai centri didattici, ai poli universitari, al sistema delle imprese il compito di declinare le decisioni che vengono assunte".

    Riunione dei vertici di Ncd sulle regionali presso la sede del partito a Roma. L'incontro, alla vigilia del voto di questo fine settimana in Emilia-Romagna e Calabria, quanto si apprende, mira a fare il punto anche sul capitolo alleanze. In particolare, restano da sciogliere i nodi Campania e Veneto. Ncd, che alle regionali emiliane e calabresi si è presentata con un proprio candidato insieme all'Udc, stavolta potrebbe decidere di allearsi con il centrodestra o con il Pd. Diverse le sensibilità nel partito: da un lato c'è chi come Gaetano Quagliariello diffida in una ritrovata intesa con Fi; dall'altro chi come Nunzia De Girolamo guarda con maggiore favore a destra e chiede che eventuali accordi sulle regionali abbiano un carattere nazionale. All'incontro partecipano anche il senatore Dore Misuraca, i sottosegretari Barbara Degani e Gabriele Toccafondi, i coordinatori delle Regioni che vanno al voto.

     

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