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    Elezioni Regionali, dichiarazioni dei candidati e commenti

     

     

    Elezioni Regionali, dichiarazioni dei candidati e commenti

    15 nov 14 "Pare che in Calabria le coalizioni dei soliti partiti stiano facendo campagna elettorale a suon di fondi comunitari ed europrogettazione mancante". Lo afferma la parlamentare europea del Movimento 5 Stelle, Laura Ferrara. "Dov'erano questi politici di professione - aggiunge - quando l'Unione Europea stanziava miliardi e chiedeva controlli seri alle regioni per evitare che i soldi tornassero indietro? Esattamente dove vorrebbero ritornare dopo le elezioni del prossimo 23 novembre. La Calabria dovrà spendere oltre un miliardo di euro entro la fine del 2015, ultima chiamata per le regioni dell'Obiettivo Convergenza e non bisogna sprecarla. L'invito da rivolgere ai calabresi è quello di esprimere un voto libero dalle solite ottiche clientelari. Non è un caso se oggi a Bruxelles l'unico scranno occupato da un calabrese è quello del Movimento 5 Stelle, ora tocca al governo regionale, deve essere sottratto a chi per anni ha reso questa regione l'emblema della vergogna e della ladroneria. In questi giorni al fianco del candidato presidente Cono Cantelmi e dei candidati al consiglio regionale gireremo la Calabria, a partire già da oggi con la tappa in provincia di Vibo Valentia e termineremo la giornata sulla costa jonica cosentina, per un incontro con i cittadini di Rossano e Corigliano. Domenica mattina prosegue il #Calabriatour a Rende". "L'assalto al fortino - prosegue Ferrara - al quale invita il Movimento 5 Stelle è l'unico modo per far entrare il cittadino nelle istituzioni, riappropriarsene dopo essere stato scippato da una classe politica incapace di guardare al bene comune, scellerata nella gestione dei soldi pubblici e opaca nei confronti dei cittadini calabresi, tagliati fuori da ogni decisione".

    "Il Governo nazionale deve garantire alla Calabria, con impegni formali, che le risorse tagliate dal cofinanziamento nazionale sulla programmazione dei fondi comunitari 2014-2020, saranno recuperate attraverso un programma parallelo". E' quanto afferma la candidata del centrodestra alla Presidenza della Regione, Wanda Ferro, in una nota diffusa dopo avere incontrato la presidente facente funzioni della Regione, Antonella Stasi, per discutere, tra l'altro, dei tagli al cofinanziamento nazionale, ridotto "dal Governo dal 50 al 25 per cento - è scritto in una nota - in Calabria, Campania e Sicilia dopo l'approvazione dell'accordo di partenariato con la Commissione europea per la programmazione 2014-2020". "Bene ha fatto - aggiunge - la Regione Calabria, così come la Campania, a non firmare la rimodulazione, senza avere la certezza che le risorse saranno destinate al nostro territorio. Il governo deve interessarsi della Calabria non soltanto con le chiacchiere. Dei 3,8 miliardi di investimenti previsti dal decreto Sblocca Italia soltanto una minima parte arriva nella nostra regione, appena 400 milioni per due lotti dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, restando privi di copertura tre tratti importanti per decine di chilometri. Né è stata prevista alcuna risorsa per la Statale 106 ionica o per il potenziamento delle tratte ferroviarie. I ministri dimostrino la loro attenzione per la Calabria non con le passerelle in campagna elettorale, ma con la destinazione delle risorse necessarie alla realizzazione di infrastrutture e di progetti vitali per la crescita del territorio".

    "La circolare della Giunta regionale sullo stop alle nomine, in realtà, non ci sarebbe mai dovuta essere. Se siamo arrivati a tanto, infatti, è perché gli ultimi atti di questo governo regionale, ormai fortunatamente agli sgoccioli, sono stati contraddistinti da una inaccettabile disinvoltura politico-amministrativa". Commenta così la decisione dell'esecutivo di Palazzo Alemanni il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Mario Oliverio. "Abbiamo il dovere - prosegue - di guardare avanti e di assicurare ai calabresi un futuro migliore, al riparo da questi tentativi di costruire il consenso per via clientelare e ponendo fine a quelle pratiche che hanno pesantemente ipotecato il futuro della Calabria. La decisione della presidente facente funzioni Antonella Stasi è scaturita dalle nostre denunce. Abbiamo svolto un ruolo di garanti di un'agibilità legalitaria della Regione e lo saremo per l'intera legislatura. Ciò che noi assicureremo ai calabresi, nei cinque anni in cui governeremo, sarà un'attenzione altissima sui temi della trasparenza amministrativa e del massimo rigore etico e morale". "Non abbiamo mai fatto sconti neppure a noi stessi - conclude Oliverio - e continueremo a essere intransigenti".

    "Il porto di Gioia Tauro non solo è baricentrico nel bacino del Mediterraneo, ma anche nella proposta politica de L'altra Calabria". Lo ha detto il candidato alla presidenza della Regione per la lista L'Altra Calabria, Domenico Gattuso, nel corso di una visita al porto. "Il porto di Gioia Tauro e il suo retroporto - ha aggiunto - sono logisticamente ed industrialmente fondamentali per il futuro della Calabria. Sono numerose le proposte de L'Altra Calabria, realizzabili solo se ci sarà una classe dirigente all'altezza che faccia ricorso a competenze e sia autorevolmente attiva in Calabria, a Roma e a Bruxelles. Tra le proposte, l'utilizzo delle aree più vicine al porto per funzioni logistiche e quelle più lontane per attività industriali compatibili con le funzioni logistiche; l'accompagnamento delle imprese snellendo la burocrazia e dotandole di infrastrutture secondarie come acquedotti e fognature, impianti elettrici e telefonici, banda larga; la funzionalità del gateway ferroviario; Zona economica speciale; un Piano regionale integrato del trasporto merci e della logistica. Proposte che potrebbero tradursi in migliaia di posti di lavoro reali (oggi il porto conta meno di 1000 dipendenti; secondo alcuni studi potrebbero essere 10-15 mila). E che, se abbinate ad un'autorevolezza da parte di istituzioni, politica ed imprenditoriale, permetterebbero al porto di essere ancor più competitivo ed attrattivo, considerata la sua centralità mediterranea, caratteristiche come profondità dei fondali, condizioni climatiche e meteo-marine favorevoli, risorse umane, produttive e tecnologiche, l'efficienza degli operatori del porto e le capacità produttive dei lavoratori con elevato grado di specializzazione. E che, quindi, renderebbero Gioia Tauro un polo primario della rete logistica nazionale ed euro-mediterranea, protagonista di uno sviluppo che porterebbe benefici a tutto il Paese".

    Il candidato alla presidenza della Regione per Alternativa Popolare (Ncd-Udc), Nico D'Ascola, ed il senatore Antonio Gentile, hanno presentato il Piano operativo del lavoro. "Il lavoro in Calabria - è scritto in un comunicato - rimane essenzialmente precario e concentrato sulle direttrici del commercio e della piccola e media impresa, con una scarsa stabilità nel tempo e una riduzione progressiva dell'offerta. La disoccupazione calabrese supera di cinque punti la media nazionale. Nella fascia di età giovanile (under 30) raggiunge quasi il 50%. Rispetto ai dati del 2004, tanto per fare un esempio, manca la contezza di una visione reale della forza lavoro: all'epoca, il "nero" (pratica deprecabile e letale per la concorrenza) assorbiva comunque un 15 % di occupati , pur senza garanzie e protezioni. Il comparto industriale è stato depauperato dalla mancanza di una politica nazionale seria e dall'assenza di misure atte a finanziare i piani strategici. L'eccessivo costo del denaro, la coesistenza di una concorrenza primaria devastante ( si pensi alla fine del polo tessile tirrenico) e di una conseguente azione di riconversione hanno determinato un quadro generale prospettico che è in Europa simile solo ad alcune regioni della Grecia e di Cipro. La generazione call center ha prodotto un'alienazione che ricorda i processi terminologici di inizio novecento. Il commercio e il terziario hanno prodotto in soli tre anni una perdita di 25 mila unità. Il settore agroturistico , da sempre eletto a propensione naturale di espansione produttiva, ha registrato perdite nel comparto per circa seimila posti nel solo biennio 2012-2013. Le attività innovative e tecnologiche, connesse a una possibile infrastrutturazione collegiale, sono state disperse dall'assenza di una cabina di regia operativa. Le emigrazioni intellettuali rappresentano circa il 57% della popolazione laureata , anche qui con un tasso che non ha eguali nel resto del Continente". "Il lavoro pubblico storico - prosegue la nota - rappresenta il 54% della forza occupazionale. La precarizzazione complessiva (tra comparto sanitario, Lsu, Lpu) è, però, pari al 14%. Le dinamiche di contrazione del turnover hanno snellito la macchina burocratica comportando, però, una sottodimensione in diverse aziende pubbliche. Alternativa Popolare ritiene che il 25% delle risorse complessive di finanziamento europeo (circa un miliardo di euro al netto del cofinanziamento) debba essere investito per un'azione quinquennale di abbattimento totale dei costi complessivi legati al lavoro e per un'integrazione reddituale. Con le misure del jobs act si potrà individuare l'asse capace di defiscalizzare totalmente il costo del lavoro per un quinquennio, introducendo integrazione salariale del 20%. I piani operativi per il turismo, attraverso una spesa di un altro miliardo nel quinquennio, possono portare alla creazione di 25 mila nuovi posti di lavoro. Per ogni figura proponiamo la selezione pubblico-professionale, al fine di garantire terzietà e pari opportunità a tutti i partecipanti. Un finanziamento sull'asse ricerca (anche questo complessivo) di circa 100 milioni di euro, sempre nel quinquennio, può essere utilizzato dai tre Atenei calabresi per una promozione della diversificazione industriale nel campo della biologia, della farmacia e della chimica, della tecnologia applicata all'agricoltura. La Zes su Gioia Tauro porterebbe un indotto progressivo capace di assicurare mille nuovi posti di lavoro in soli due anni, con una stabilità orientata a un 'ulteriore crescita. La stabilizzazione del precariato pubblico e la rimodulazione delle piante organiche consentono di individuare complessivamente (tra Asp, Aterp, Regione e Arpacal) circa 2.300 nuovi posti di lavoro, tenendo conto di un rapporto di risparmio del 50% rispetto al tradizionale fabbisogno. Oltre a queste figure citate, almeno altri 150 posti di lavoro necessari sono deducibili dall'applicazione delle norme richieste dal Mef sul lavoro pubblico". "Il piano per il lavoro - si evidenzia ancora nella nota - è possibile a condizione che si superino le criticità derivanti dalle pastoie di regolamenti e sovrastrutture burocratiche legate alla gestione dei fondi comunitari. Il nuovo Presidente della Giunta Regionale dovrà, in 90 giorni, modificare tutto l'assetto organizzativo dei Por o sarà meglio delegare la gestione a un'autorità statale. La percentuale di inutilizzo dei fondi favorisce i Paesi dell'est, che a loro volta sono capaci di impegnare e spendere il 100% delle risorse. La prossima legislatura dovrà vedere unite tutte le forze responsabili intorno a progetti di assoluta serietà in difesa del lavoro e per rendere più coesa una regione debole".

    "L'ormai prossimo appuntamento elettorale rappresenta un evento importantissimo per la Calabria. Mai come in questo momento la nostra Regione è giunta ad uno snodo fondamentale. Una regione che, pur in un quadro di persistente criticità, oggi vive sicuramente la sua crisi più profonda". Lo ha sostenuto il segretario generale della Cisl della Calabria, Paolo Tramonti, nella relazione con cui ha introdotto la riunione del Comitato esecutivo del sindacato, svoltasi a Lamezia Terme. "I dati che ciclicamente vengono forniti dagli istituti di statistica relativi agli indici di disoccupazione, inoccupazione, PIL, reddito pro-capite, povertà - ha aggiunto Tramonti - non costituiscono più una sorpresa, tanto evidente è lo stato di regressione in cui vive la Calabria in tutti i settori. Una regione che, se non si interverrà con urgenza, rischia concretamente di sprofondare in un abisso di povertà e disagio sociale di proporzioni ancora maggiori di quelli attuali, con la componente giovanile ormai letteralmente in fuga. Per questi motivi si impone uno sforzo comune e straordinario da parte di tutte le componenti istituzionali, politiche, sociali e imprenditoriali per individuare e mettere in campo programmi e progetti in grado di invertire l'attuale tendenza e determinare un rilancio sul piano economico, produttivo ed occupazionale. E' arrivato il momento di concentrare tutte le risorse su pochi ma chiari obiettivi: lavoro, infrastrutture e messa in sicurezza dei territori, politiche sociali, politiche industriali, agricoltura, forestazione, ambiente, istruzione e formazione. Così come non è più rinviabile mettere mano ad una profonda rivisitazione burocratica e amministrativa della macchina regionale finalizzata alla riduzione dei costi, alla lotta agli sprechi e alla riqualificazione della spesa". Ad inizio dei lavori, secondo quanto riferisce un comunicato, "il Comitato esecutivo ha espresso soddisfazione per la brillante rielezione di Luigi Sbarra a Segretario confederale della Cisl, avvenuta in occasione dell'ultimo Consiglio generale confederale. "Siamo sicuri - ha affermato Tramonti - che tale impegno sarà speso con ancora maggiore forza nell'attuale difficile fase che attraversa il Paese, e in particolare il Mezzogiorno e la Calabria". Lo stesso Sbarra, concludendo i lavori del Comitato esecutivo, ha sostenuto che "bisogna rilanciare gli investimenti pubblici e privati, varare una strategia nuova di politica industriale che guardi alla manifattura, al turismo, alla cultura, all'agroalimentare, alla green economy, all'edilizia e alle costruzioni. Occorre mobilitare e spendere le tante risorse comunitarie che continuano ad essere bloccate non solo per l'incapacità delle classi dirigenti ma anche per le lentezze e i ritardi, per il disordine burocratico, per le eccessive frammentazioni. Il sindacato deve proseguire la sua iniziativa sui luoghi di lavoro e nel territorio per socializzare con le persone la piattaforma finalizzata ad aprire una vertenza con il Governo per una vera riforma fiscale in direzione dell'equità, della giustizia sociale ed anche per chiedere forti modifiche alla riforma Fornero sulle pensioni".

    "La Calabria che cambia è già in marcia per costruire la variante determinante del proprio futuro... ora". Lo ha affermato, nel suo intervento di apertura alla manifestazione a sostegno della candidatura di Franz Caruso, la coordinatrice regionale dei giovani socialisti, Francesca D'Ambra. "Non abbiamo bisogno - ha aggiunto - di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta "che ridiano dignità e un pò di normalità a questa terra. Bisogna Guardare al territorio, ai bisogni dei cittadini, delle famiglie e dei giovani è indispensabile per costruire un reale percorso di innovazione del fare politica, una politica che coglie i problemi, ma che non si chiude negli stretti confini di un localismo ripiegato su se stesso e preoccupato solo di creare nuovi confini" ha concluso.

    Dopodomani, lunedì, a Gioia Tauro, nella sede del Comitato dell'Autorità portuale, il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Mario Oliverio, presenterà la sua proposta per il rilancio del porto e dell'Area di Gioia Tauro con il contributo e la presenza del prof. Francesco Russo dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria e la partecipazione del sottosegretario Umberto De Caro, componente della cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, e dell'on. Marco Minniti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio". È quanto si afferma in un comunicato dell'ufficio stampa di Oliverio. "L'iniziativa - si aggiunge - è finalizzata alla presentazione dei cinque obiettivi strategici che saranno oggetto di specifiche azioni del nuovo Governo regionale: la ZES con le relative politiche di sviluppo; gate way all'interno delle reti nazionali ed europee; hub transhipment con le problematiche sulle caratteristiche portuali e la gestione; sistema portuale calabrese, con una valorizzazione anche dei porti di Villa San Giovanni, Crotone e Corigliano ed il ruolo fella formazione e dell'informazione al fine di rendere la realtà di Gioia Tauro competitiva ed in continua evoluzione". "Tali obiettivi, dopo la discussione ed una successiva riflessione - conclude la nota - saranno utili per la redazione di un documento organico da sottoporre all'attenzione del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi".

    "La Calabria ha bisogno di un nuovo Governo regionale autorevole e di un Consiglio Regionale che diventi assemblea permanente: la demagogia e le canzoni non servono a niente". Lo afferma il capolista di Ncd a Cosenza, Pino Gentile. "Ci sono schieramenti politici - aggiunge - che parlano del nulla, alzano la voce, ma non hanno alcun progetto amministrativo: i calabresi non possono dare fiducia a queste persone. Abbiamo offerto alla Calabria un programma concreto con piani operativi strutturati per la famiglia, il lavoro, la sanità, il personale. Siamo collocati sul terreno della governabilità e della centralità delle istituzioni. Il Consiglio Regionale secondo noi deve diventare assemblea settimanale, legiferare con attenzione e valorizzare al meglio tutte le espressioni: solo così il ruolo del Consigliere avrà maggiore peso. Con D' Ascola candidato abbiamo anche voluto dimostrare che ci sono parlamentari validi anche in Calabria e questa considerazione vale per tutti".

    "La mobilità, intesa come collegamento tra la Calabria e l'Italia, l'Europa e il resto del mondo, è per noi una questione strategica importantissima. Non possiamo costruire un futuro di crescita di questa regione senza affrontare e risolvere questa questione e, soprattutto, senza che il governo del Paese risponda a quella che è una esigenza oggettiva, cioè la rottura definitiva della perifericità della Calabria rispetto al resto dell'Italia". E' quanto ha affermato il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Mario Oliverio, intervenendo questa mattina ad un convegno, svoltosi a Rende, sul tema "Trasporto pubblico locale: più servizi, meno sprechi". All'incontro sono intervenuti anche la deputata del Pd Enza Bruno Bossio, componente della commissione Trasporti della Camera; Demetrio Festa, ordinario di Pianificazione Trasporti all'Unical; Angelo Mautone, dirigente del ministero delle Infrastrutture e Trasporti; Agostino Nuzzolo, Ordinario di Pianificazione trasporti all'Università Tor Vergata, e Michele Meta, presidente della commissione Trasporti della Camera. "Anche in questo settore - ha proseguito Oliverio - registriamo un'assoluta mancanza di programmazione, pianificazione e utilizzazione delle risorse. Anche qui Scopelliti e la sua giunta hanno prodotto guasti e macerie. La Calabria deve far parte del processo di modernizzazione dell'Italia. Gli investimenti nella rete ferroviaria devono accompagnare il Paese fino alla punta più estrema del sud e, quindi, devono ricomprendere anche la Calabria. Cosi come i settori dell'aeroportualità e della portualità devono essere parte di un progetto nazionale. Non è possibile che si possa continuare a vivere in una condizione nella quale spostarsi con un vettore di Alitalia da Lamezia a Roma costi il doppio che andare da Roma a New York. Lavoreremo con grande determinazione per rompere questa perifericità, affinchè la nostra regione possa avere rapporti sempre più veloci e, quindi, la possibilità di essere integrata nei circuiti nazionali ed internazionali. Occorre anche un servizio pubblico locale che sia rispondente ai bisogni della mobilità interna". "Rfi - ha aggiunto - è un soggetto a totale proprietà pubblica e deve dare risposte positive anche alla nostra regione, assumendo iniziative, investimenti e programmi in grado di poter rispondere alle esigenze di trasporto pubblico locale che la Regione copre con 83 milioni di euro all'anno. Penso, per esempio, alla linea jonica che in questo momento è totalmente abbandonata a se stessa e considerata quasi come una ferrovia di un paese del Terzo mondo: le stazioni sono in gran parte chiuse e i treni a lunga percorrenza, soprattutto quelli notturni, sono stati soppressi. Non è più possibile mantenere questo stato di cose. Un'area vasta ed importante come quella jonica non può essere più mantenuta in una condizione di estrema perifericità e sofferenza persino rispetto alla difficoltà più complessiva che vive questa nostra terra. Con Rfi apriremo subito un confronto per fare di questa rete ferroviaria una infrastruttura di miglioramento del trasporto pubblico locale e dei collegamenti tra la nostra regione con il resto del Paese. Abbiamo bisogno di organizzare un servizio pubblico locale che sia pienamente rispondente alle esigenze dei nostri territori e predisporre uno strumento di programmazione che risponda ad esse. Dobbiamo fotografare il panorama della domanda e dell'offerta, tenendo in considerazione le diversità orografiche e le zone a più alta densità, e costruire un piano che sia pienamente attinente alla realtà e ai fabbisogni. Tutto ciò può essere realizzato solo se ognuno farà fino in fondo la propria parte. La prima sfida che dobbiamo vincere è quella culturale: ognuno, anche il sistema privato dei trasporti, deve dare il proprio contributo se vogliamo attuare il cambiamento". "Noi - ha concluso Oliverio - cercheremo di vincere anche questa sfida, dotando immediatamente la Regione del Piano della mobilità e, sulla base di questo strumento regolatore, lavoreremo per riorganizzare al meglio il servizio del trasporto pubblico locale nella nostra regione".

    "Renzi recita. Sia che vada in Australia, sia che vada a Firenze. Recita, salvo che in Calabria dove non viene perchè si vergogna della compagnia di trasformisti e veterocomunisti che è stata messa in piedi". Lo ha detto Maurizio Gasparri a Reggio Calabria. "L'ultima volta in Calabria - ha aggiunto - è stato cinque ore: non ha fatto nulla nè per il sud, nè per la Calabria. Va in Australia a sparare fesserie. Alla lunga, ma nemmeno troppo alla lunga, emergerà accanto alla capacità recitativa e di comunicazione notevoli una capacità realizzativa molto infima".

    "In questa battaglia elettorale, unica nel suo genere perché dall'esito assai scontato, con un vento oltremodo favorevole al centrosinistra, si palesa una competizione parallela tutta giocata sulle preferenze". Lo afferma Agazio Loiero di Autonomia e Diritti. "Succede così - aggiunge - che vengano ipotizzate immaginarie collocazioni di più candidati del centrosinistra che, ormai certi della vittoria della propria coalizione, si spacciano come futuri assessori. Naturalmente in questa scelta la sanità è privilegiata. Una delega contesa al punto tale che in ogni provincia, per la sola salute, si sentono titolari almeno due candidati. Oggi, però, dire che qualcheduno sarà assessore alla Sanità equivale a fare affermazioni che non stanno in piedi perché in Calabria, per effetto del Piano di rientro, non esiste un assessore alla sanità, ma piuttosto un commissario ad acta per la Sanità. Peraltro, non si sa neanche se questa delega tornerà nelle mani del futuro Presidente della Regione o se resterà (come non è da escludere) il commissario". "Certo, il Presidente nella Giunta regionale che verrà - conclude Loiero - potrà nominare tutti gli assessori che riterrà. Dubito fortemente però che, nell'immediatezza, per il primo anno e mezzo sarà possibile nominare l'assessore con tale delega".

    Una giornata di confronto quella del candidato a consigliere regionale del Pd Michele Mirabello. "La necessità di usare al meglio i fondi Ue - ha detto - anche in questo importante settore è indispensabile principalmente per quanto riguarda le strutture scolastiche, renderle moderne e agibili è essenziale per preparare al meglio i nostri giovani. Il volontariato svolge un ruolo decisivo nella nostra provincia, nella formazione e anche nella prevenzione senza avere aiuti e senza strutture adeguate. Ci troviamo ad affrontare ancora il problema delle barriere architettoniche e manca una sana cultura del rispetto del diverso, è indispensabile creare unione e far capire che con la disabilità si può vivere tranquillamente e bene. Le politiche sociali devono essere per questo al centro del programma di governo del centrosinistra, proprio per questo mi impegno a consegnare ai deputati Pd una lettera scritta dall'Uici sezione provinciale di Vibo per emendamenti su disabilità nella legge stabilità. Con il nostro candidato a Presidente Mario Oliverio lavoreremo ad un progetto di riorganizzazione e riqualificazione di tutto il sistema, analizzando anche le caratteristiche di ogni singolo territorio, i cittadini molte volte infatti sono costretti a dover raggiungere ospedali che distano un'ora e la maggior parte delle volte anche negli altri nosocomi, devono fare i conti con la carenza dei posti letto. Scatta così molte volte l'emigrazione sanitaria la quale comporta costi superiori alle casse della nostra regione. Un Piano Sanitario efficace ed efficiente deve partire dal territorio".

    "Con Mario Oliverio e la sua squadra in Calabria si volta pagina. Noi dal Governo aspettiamo voi". Lo ha detto il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, questa sera a Catanzaro intervistata dal presidente dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, insieme al candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra, Mario Oliverio. "Sono sicura - ha aggiunto Boschi - che con la vittoria di Mario Oliverio ci sarà maggiore capacità di spendere i fondi dell'Unione Europea per creare in Calabria crescita e occupazione. Oliverio riuscirà ad utilizzare i finanziamenti per fare il bene di questa regione".

    "Accanto ai dati sulla crisi economica, il disagio sociale e i tassi di disoccupazione il 24 novembre troverete, sul tavolo della Presidenza della Regione, gli indicatori sullo stato dell'ambiente". E' quanto scritto in una lettera aperta di Legambiente ai candidati presidente della Regione. "Anche questi - prosegue - sono in perenne emergenza e raccontano di una pessima gestione del ciclo delle acque, di un consolidato malaffare legato alla costruzione delle grandi infrastrutture, parlano di un'emergenza rifiuti ancora difficile da risolvere, di un consumo di suolo continuo e pervicace, di un dissesto idrogeologico che mette a repentaglio la tenuta dei nostri centri abitati. Riteniamo che solo partendo dalla soluzione dei problemi ambientali ed intrecciandoli solidamente con un nitido percorso di legalità si potranno creare occasioni di buona crescita economica, opportunità di lavoro (green jobs) e prosperità che non abbiano il respiro corto e asfittico, ma sappiano proiettare la nostra Regione verso un futuro costruito sul recupero della bellezza. Vi proponiamo una serie di questioni a nostro avviso ineludibili e sulle quali chiediamo di prendere posizione e dichiarare se, come, quando avrete intenzione di affrontarle. L'ecomafia è una seria minaccia per l'ambiente e un laccio mortale per l'economia. L'illegalità aggredisce e cancella la bellezza: del territorio, dei luoghi, del paesaggio, ma anche la bellezza dei gesti, quella della buona convivenza, la bellezza di riconoscersi cittadini della stessa Regione. Lotta all'illegalità, alla criminalità ambientale e battaglia per la bellezza sono le Vostre priorità? C'è un'emergenza rifiuti che accompagna la nostra Regione sin dagli anni '90 senza alcun percepibile miglioramento. Un commissariamento lungo noto per i suoi fallimenti negli obiettivi di raccolta differenziata, per lo sperpero del denaro pubblico e la gestione poco efficace e trasparente. Come si intende affrontare il fenomeno e quali traguardi di raccolta differenziata si vogliono raggiungere? L'abusivismo edilizio nei territori più delicati e l'urbanizzazione selvaggia fanno della Calabria la regione a maggior rischio idrogeologico con il 100% dei comuni considerati a rischio. I corsi d'acqua continuano ad essere utilizzati come discariche, ristretti e destinati alla lavorazione di inerti o all'edilizia con la costruzione di nuove abitazioni o quartieri. Come, quando e con quali strumenti si intende affrontare la pericolosa situazione del nostro territorio?"

    "La decisione interministeriale di autorizzare lo sblocco del turn over nella sanità calabrese è, di certo, una buona notizia". Lo afferma il candidato del Pd al consiglio regionale, Giovanni Puccio. "Di conseguenza - aggiunge - pur in vigenza dell'attuale piano di rientro sarà possibile procedere alla sostituzione del personale sanitario andato in pensione nel 2012 e nel 2013 sulla base di una percentuale (15%) sancita dallo specifico decreto firmato dall'ex ministro Balduzzi. Il tutto nella logica che i Livelli essenziali di assistenza (Lea) devono comunque essere garantiti anche in quelle regioni che non hanno i conti in ordine. A fronte di 2000 pensionamenti i nuovi posti disponibili dovrebbero essere 300 (di cui il 50% per i precari) ma, per l'irresponsabile gestione della giunta Scopelliti, potranno essere forse solo la metà, 150 appunto è solo riservati alla contrattualizzazione dei lavoratori precari (decreto 101-2013 art. 4 sul pubblico impiego). Infatti, pur essendo evidente la mancanza di personale in molte strutture sanitarie pubbliche e la contestuale chiusura di ben 17 ospedali, la regione a guida centrodestra non ha espletato le procedure di mobilità, adempimento ritenuto indispensabile secondo il "Tavolo ex Massicci" per l'espletamento di nuovi concorsi e, dunque, per la creazione di nuovi posti. Insomma negli anni passati, nonostante le numerose proteste per l'abbassamento dell'offerta sanitaria, non si è provveduto a inviare medici e paramedici nei reparti più scoperti ed ora quei posti non potranno essere coperti nell'immediato a seguito di nuovi concorsi. La gestione sconsiderata e, molto spesso, clientelare della sanità calabrese ha prodotto anche queste gravi conseguenze che per onestà intellettuale non deve essere taciuta. Toccherà al nuovo governo regionale di centrosinistra, che sono certo sarà eletto domenica prossima, a dover mettere mano anche a questo problema".

    "Esprimo piena soddisfazione per l'impegno mantenuto sullo sblocco del turn over in sanità. Questo consentirà di sbloccare 400 milioni e oltre 400 nuove assunzioni ". Ad affermalo è Pasquale Romeo, candidato alle elezioni regionali per Ncd. "Il Mef ha espresso parere positivo per lo sblocco del turn over in sanità in Calabria, questa non e' altro che un'ulteriore conferma di ciò che aveva annunciato il Ministro Lorenzin la scorsa settimana in occasione della sua visita agli ospedali calabresi. Sono sicuro - dichiara Romeo - che, insieme alla costituzione della nuova rete ospedaliera, sarà possibile riorganizzare il settore sanitario che ha sofferto fortemente per i tagli subiti. L'impegno costante è diretto a tutelare la salute dei cittadini, innalzando la qualità dei servizi resi".

    Da Fabio Guerriero, segretario generale Uilcom Calabria e componente della direzione nazionale del Partito socialista italiano-Pse, candidato al consiglio regionale per la circoscrizione centro nella lista del Pd, i compagni socialisti che dopo vent'anni riportano una iniziativa elettorale nel quartiere marinaro, chiedono "onestà e impegno". Di essere "guerriero di nome e di fatto" dagli scranni di Palazzo Campanella dove deve portare la voce di quanti voce non hanno, e soprattutto di quanti "non tornano per votare, ma votano per tornare". "E le cose si cambiano - è scritto in una nota - con l'impegno per creare occupazione, per fare della buona sanità, magari pubblica, un diritto per tutti, della cultura un ascensore sociale per affermarsi grazie al merito e non al favore. Sono i temi a fare la differenza, Guerriero lo dice in ogni tappa del suo tour elettorale". Antonio Giglio ha evidenziato che "parlare degli avversari è un segno di debolezza, ma alla candidata del centrodestra alla presidenza della Regione, qualcosa la vorrei dire. Nella sua campagna elettorale continua a dire che Oliverio è sostenuto da liste che candidano quanti hanno contribuito allo sfascio della Calabria. Forse qualcosa c'è, ma lei è quella che è sostenuta da chi lo sfascio l'ha realizzato concretamente. Ingombranti le presenze di Tallini e Scopelliti, suo sponsor è il non sindaco di questa città che pubblica sul sito del Comune, pagato con soldi pubblici, una nota a sostegno della candidata azzurra". Fabio Guerriero ha affermato che "questa è una campagna elettorale in cui ho potuto cogliere che troppo spesso la politica è fine a se stessa, non parla agli uomini e alle donne che, quindi, non ricevono messaggi di speranza. Spesso ci troviamo tutti ad ascoltare linee programmatiche indefinibili che non hanno nulla a che vedere con il quotidiano. Non basta parlare di infrastrutture, dobbiamo parlare di lavoro, di sanità, della migrazione, quando I nostri giovani sono costretti a lasciare la propria terra per trovare lavoro è un fallimento di tutta la politica. Dalla crisi non se ne esce se con la concretezza delle azioni per cambiare le cose".

    Alberico Salerno, candidato Fdi per il macro collegio di Cosenza alle elezioni regionali, ha visitato varie zone industriali del comprensorio cosentino per capire quali siano i problemi principali da risolvere. "Ho visto lo stato palese - aggiunge - di degrado e abbandono delle aree industriali sul nostri territori, frutto anche di speculazione e sciacallaggio di fondi pubblici. Non voglio ora sapere quali progetti hanno alcuni personaggi per il futuro, ma cosa hanno concretamente fatto fino ad oggi, per impedirlo. Come sempre, non ci saranno colpevoli e pagheranno solo i cittadini comuni: la casta resterà e avrà plausibili giustificazioni, ma rimarrà il degrado e i sogni infranti di lavoratori che restano illusi. Proposte concrete e reali per lo sviluppo del territorio e la crescita dell'economia? Non sono di certo le mega piattaforme per i rifiuti, che bisognerà comunque gestire, ma bisognerà puntare a programmi - progetti seri e futuristici non distruttivi per il territorio".

    "Cambiare la Calabria si può fare": è questo il titolo dell'importante iniziativa del Partito Democratico che si terrà lunedì 17 novembre, alle 19, nella Sala Monteleone del Consiglio regionale. Parteciperanno il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà; il deputato del Pd Demetrio Battaglia; Ernesto Magorno, segretario regionale del Pd e deputato, e Mario Oliverio, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione. Concluderà Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. "Reggio Calabria, dopo le elezioni comunali - ha detto Ernesto Magorno - è diventata il simbolo di quella rinascita della Calabria di cui il Partito Democratico, e con esso tutta la coalizione di centrosinistra, vuole essere artefice e protagonista. Le parole di Matteo Renzi, che ha annunciato che la prossima Assemblea nazionale si terrà a Reggio Calabria, e la presenza di Luca Lotti testimoniano che il Pd nazionale guarda a questa appassionante 'primavera calabra' con fiducia e con grande speranza. Lunedì, grazie alla presenza di Luca Lotti, che voglio ancora una volta ringraziare per la costante attenzione che ha per la nostra regione, il Pd si presenterà ai calabresi come forza di responsabilità e di governo, pronta ad affrontare unita la sfida più importante: quella della guida di una Regione che vuole il cambiamento, così come ha saputo fare la Città di Reggio Calabria".

    Il riordino del sistema sanitario, l'utilizzo dei fondi europei e la creazione di lavoro per i giovani saranno tra le priorità di Mario Oliverio, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, nel caso in cui sarà eletto. Di questi temi Oliverio ha discusso nel corso di un'intervista con il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, fatta dal presidente dell'Ordine regionale dei giornalisti, Giuseppe Soluri. "La questione del lavoro - ha detto Mario Oliverio - è centrale. E' necessaria un'inversione di tendenza rispetto al passato e nelle politiche europee. Ha ragione Renzi nel sostenere che bisogna passare da una politica di bilancio ad una di crescita. Bisogna utilizzare le risorse dell'Unione europea in favore del lavoro operando una forte sterzata rispetto al passato guardando ai giovani ai quali bisogna offrire un futuro ed una occupazione". All'incontro era presente anche il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, ed il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno. Sul tema della sanità Oliverio ha affermato che "bisogna lavorare e progettare per costruire una rete ospedaliera lasciando da parte i campanili e riducendo l'emigrazione sanitaria". "Bisogna riqualificare - ha concluso Oliverio - e rimettere in piedi il sistema sanitario ridando orgoglio agli operatori. Vogliamo affrontare questo problema con il concorso delle esperienze presenti sul territorio e di coloro che sono sul campo".

    "Ancora nessuna risposta alle famiglie catanzaresi rispetto alla questione dei buoni mensa, dopo l'aggiudicazione della gara della refezione scolastica". Lo afferma in una nota il consigliere comunale di Catanzaro e candidato al consiglio regionale, Vincenzo Capellupo. "Nessuno sa, nessuno parla, nessuno da informazioni chiare - aggiunge - in piena continuità con quanto accaduto, più in generale, sulla questione refezione scolastica a Catanzaro tra ritardi, emendamenti bocciati, ricorsi, zero aiuti alle famiglie ed intercettazioni telefoniche. Oggi ancora nulla si sa, se non che la gara, dopo le lentezze ingiustificate di mesi, è stata aggiudicata d'urgenza tra polemiche e probabili ricorsi con i genitori che non possono nemmeno compensare o avere rimborsati i buoni acquistati l'anno scolastico passato nel corso del nuovo anno. Non poco, soprattutto in una situazione di grave crisi economica come questa, il Sindaco sicuramente non sa, ma la circostanza che qualcuno faccia cassa con i soldi delle famiglie e degli alunni, che non hanno nemmeno usufruito del servizio, ha dell'osceno e provoca un pericoloso precedente nella gestione della cosa pubblica. Ed ancora è sconcertante che le famiglie non possano provvedere autonomamente a metodi alternativi per permettere ai loro figli di effettuare il pranzo, anche in ragione dell'assenza di una copertura economica pubblica da parte del Comune. Una mancanza di buon senso che manifesta ancora una volta l'incapacità di questa amministrazione di centro destra, proprio per questo ho scritto al Sindaco Abramo".

    "La rinascita della Calabria passa attraverso investimenti concreti nel settore della Cultura e nel sistema universitario calabrese. L'Università della Calabria, in questo senso, rappresenta la punta di diamante degli atenei di questa regione e io penso che molto ancora possa dare tale struttura al nostro territorio". È quanto afferma in una nota Giuseppe Aieta, candidato al consiglio regionale con il Partito democratico. "Si potrebbe pensare di aumentare l'attrattività - prosegue Aieta - dell'Unical dando impulso alle attività avviate in questi ultimi anni sul versante sanitario. L'istituzione di corsi per le professioni sanitarie non deve essere letta come un "pericolo" da Catanzaro dove è attiva una facoltà di Medicina di tutto rispetto e in cui lavorano operatori molto preparati. È necessaria, a tal fine, una sempre maggiore integrazione con tutte le realtà universitarie della Regione Calabria vista la notevole ed insoddisfatta richiesta di formazione sanitaria esistente ed in considerazione del fatto che ciò non determinerebbe alcuna penalizzazione per l'Università di Magna Graecia. D'altra parte la dotazione organica prevista nell'atto aziendale dell'Asp di Cosenza evidenzia una grave carenza di tali figure nell'ambito delle professioni sanitarie". "Sarà compito del presidente Oliverio e del centrosinistra - conclude Aieta - mettere in campo politiche serie di mediazione, mirate a evitare inutili contrapposizioni e guerre di campanile. In un momento così delicato servono coesione e unità di intenti. Possiamo scrivere una nuova pagina in Calabria. Una nuova sanità e un moderno sistema universitario sono le chiavi di volta per rimanere agganciati al resto del Paese".

    "Il tirreno cosentino, come fattore di crescita e di sviluppo, dovrà essere protagonista nella macroregione del sud". Né è convinto Mimmo Pappaterra, candidato al consiglio regionale della Calabria nella lista del Pd che domani, domenica 16 novembre, alle ore 11 presso la sala consiliare di Diamante terrà sul tema un convegno insieme al Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. All'iniziativa parteciperanno, il Sindaco, Gaetano Sollazzo, l'assessore comunale al turismo, Franco Maiolino, Enzo Monaco, Presidente dell'accademia del peperoncino e il segretario regionale democrat, Ernesto Magorno. "Le peculiarità e le eccellenze della costa tirrenica cosentina sono tante e tutte di notevole valore, ma devono essere salvaguardate e potenziate - ha affermato l'on. Pappaterra - Abbiamo il mare, che è una risorsa fondamentale, ma lo dobbiamo rendere pulito. Per raggiungere questo obiettivo è necessario, innanzitutto, realizzare un efficace sistema di depurazione, con la costruzione di una nuova infrastrutturazione fognaria da collegare a grandi collettori. Così come dobbiamo finalmente renderci conto che le nostre coste devono essere difese dai fenomeni erosivi, attraverso opere di stabilizzazione, anche perché la Calabria tutta vive ormai un grave stato di dissesto idrogeologico".

    "La crisi globale ha dimostrato in questi anni la necessità di un ritorno e un recupero del settore primario. In Calabria, certamente è l'agricoltura il comparto strategico per la ripresa economica del territorio". Lo ha detto il candidato al consiglio regionale Nicola Irto. "È fatto noto - ha aggiunto - che il mondo agricolo vanti una produzione di eccellenza sia nel settore oleario, enologico e gastronomico. E tutto ciò che da questi deriva in termini di produzioni industriali. In questi giorni di campagna elettorale abbiamo avuto modo di ascoltare le istanze degli operatori del settore che hanno manifestato disagi e bisogni. Ci siamo persuasi, quindi, della necessità di lanciare gli Stati Generali dell'Agricoltura, per coinvolgere tutti coloro che possano contribuire al rilancio del settore con una progettualità nuova. Riteniamo che per implementare il comparto agricolo calabrese si debba puntare sulla modernizzazione della filiera produttiva che dal raccolto giunga alla distribuzione del prodotti finito. Ci sono, è vero, i fondi Fesr per lo sviluppo regionale e i Psr per lo sviluppo rurale, per il periodo 2014 - 2020. La valorizzazione dei prodotti agricoli calabresi, a marchio DOP o IGT, poi, devono essere sostenuti non solo incrementando le vendite sui mercati nazionali, ma anche volgendo lo sguardo ai mercati emergenti".

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