NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Elezioni regionali: dichiarazioni candidati e commenti

     

     

    Elezioni regionali: dichiarazioni candidati e commenti

    14 nov 14 "La costa viola potrebbe essere il traino del turismo marittimo di tutta la provincia di Reggio Calabria". Lo afferma in una nota il candidato al consiglio regionale del Movimento 5 Stelle, Salvatore Salvaguardia. "Sabato pomeriggio - aggiunge - sarò a Scilla e Bagnara per gridarlo forte. La perla dello stretto e il paese del pesce spada per antonomasia devono diventare i fari del turismo della nostra provincia. Occorre un'ottima amministrazione per mettere da parte la macchia del commissariamento a Scilla. E ci vuole un supporto di competenza e onestà a livello regionale che possa favorire un vero sviluppo responsabile e green di tutta la Costa Viola che punti a rendere i paesi di Scilla e Bagnara due destinazioni turistiche a cinque stelle. Sicuramente tutti gli operatori turistici della zona potranno usufruire della formazione dedicata al settore che metteremo in campo perché l'offerta turistica sia al passo con i tempi e di caratura europea ma non solo. Sarà necessario dotare la Costa Viola di collegamenti efficienti e frequenti con i principali nodi del trasporto pubblico nazionale e internazionale come gli aereoporti di Lamezia e Reggio Calabria. Scilla è un set perfetto per la produzione di grandi lavori audiovisivi e cinematografici, è per questo che con la Calabria Film Commission lavoreremo ad un piano integrato e completo per rendere un set cinematografico come Scilla una location naturale per le produzioni nazionali e internazionali". "Infine, ho una proposta - prosegue Salvaguardia - davvero rivoluzionaria per il valore innovativo e attrattivo di Scilla e di Bagnara. Lavorerò e metterò tutto il mio impegno per istituire un sistema di taxi boat ecologici che colleghino non solo i paesi della Costa Viola grazie alla facile installazione di pontili elettrici smontabili e alimentati ad energia solare. Da Scilla e Bagnara si potrà facilmente, e a basso costo".

    "L'ex presidente del Consiglio regionale Talarico non sapendo come recuperare consensi, dopo la sua sciagurata gestione dell'assemblea più inquisita e chiacchierata d'Italia, ha deciso di buttarla in "caciara" attaccando il Sindaco Speranza". E' quanto scritto in una nota della segreteria provinciale di Catanzaro di Sel. "Da "navigato" uomo politico - prosegue la nota - dovrebbe sapere che il Sindaco ha condiviso le proteste di sindacati, sanitari, movimenti politici, associazioni e le preoccupazioni dei semplici cittadini sul disastro della sanità lametina. La vastità e l'unanimità delle proteste non può essere frutto di un mero calcolo o di una congiura politica. Ma questo Talarico non lo vede, non lo ha sentito e, soprattutto, ha deciso di infischiarsene bellamente. Altra acutezza dimostra, invece, quando decide di far pesare la sua posizione istituzionale anche in barba alla legge. Talarico sembra procedere spedito e senza ostacoli ed eccolo incappare in due distinte inchieste per abuso d'ufficio per le irregolarità di alcune nomine al Consiglio regionale e all'Arpacal, per non parlare delle cene non pagate. Da professionista, è infatti commercialista, sbaglia anche quando si occupa di numeri. Il Comune di Lamezia Terme ha i conti in regola e parlare, ancora oggi, di dissesto è semplicemente una bugia. Certo è difficile mostrarsi in giro in campagna elettorale dopo essere salito agli onori della cronaca anche nazionale per vicende poco edificanti e, magari, verificare direttamente sul campo quale considerazione riscuote tra i calabresi. Un consiglio schietto a Talarico: lasci stare i conti degli altri e pensi, soprattutto, ai suoi specialmente a quelli ancora da pagare. Stia tranquillo infine Talarico sulle percentuali, perchè la lista "la Sinistra con speranza" supererà ampiamente la soglia del 4%".

    "Ancora una volta mi vedo costretto a riportare sotto i riflettori mediatici la situazione complessa in cui si trovano i lavoratori ex Ardis". Lo afferma il consigliere comunale di Catanzaro e candidato al consiglio regionale per Democratici Progressisti, Vincenzo Capellupo. "Avrei voluto - aggiunge - non trattare più questo argomento perché avrebbe significato aver trovato una soluzione, ma purtroppo, da mesi, niente cambia, tutto rimane immobile. Sono quindi costretto a prendere atto del fatto che, nonostante le continue sollecitazioni, nessuno si sia interessato affinché si potesse trovare il modo di dare delle risposte concrete a quattordici lavoratori con relative famiglie: e intanto non solo da due mesi gli impiegati ormai non ricevono più lo stipendio sebbene continuino a recarsi a lavoro, quanto, tra qualche giorno, gli uffici dell'Ardis rimarranno anche senza corrente elettrica. La situazione è ridicola e frustrante con gli studenti che continuano a recarsi negli uffici dell'Ardis su Corso Mazzini diventati insieme al personale punto di riferimento per il diritto allo studio ed intanto gli stessi dipendenti, titolari di un contratto pubblico, non possono più svolgere alcuna mansione specifica. Difficile pensare che tutto questo non si sarebbe potuto evitare se solo la convenzione tra Università Magna Graecia e Regione Calabria avesse tenuto conto delle esigenze dei dipendenti pubblici già in organico e già formati sulle competenze necessarie, anziché far finta di dimenticarsene. E mi chiedo se le funzioni ed i servizi svolti per anni da questi lavoratori ora sono svolti da altri lavoratori magari assunti ad hoc in questo momento elettorale. Se così fosse sarebbe il solito gioco vergognoso tra poveri della politica calabrese".

    "Si vedrà dai voti di preferenza come i candidati socialisti saranno determinanti per la vittoria del centrosinistra in Calabria". Lo ha detto il vice ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi, a Catanzaro, nel corso di un'iniziativa a sostegno della candidatura di Fabio Guerriero, nelle liste del Pd, alle elezioni regionali del 23 novembre. "La vittoria - ha aggiunto Nencini - però è l'inizio e la partita vera inizierà da lunedì notte. Una partita che si giocherà nei rapporti con il Governo nazionale. E le grandi questioni su cui incidere in Calabria sono essenzialmente tre: la Salerno-Reggio Calabria, la Zona economica speciale a Gioia Tauro e la jonica. Per il futuro se non si crea un asse privilegiato tra nuova Regione e Ministeri interessati, i problemi difficilmente si risolvono". "Serve organicità - ha sostenuto ancora Nencini - e bisogna rompere le scatole a livello istituzionale. Devo dire che, in sei mesi, in un ministero che con quello dell'Economia e delle finanze, così importante per le competenze che ha in materia di porti, aeroporti, ferrovie, casa e una quantità straordinaria di infrastrutture, le mie relazioni con la Calabria sono state assolutamente parziali. Ci sono sindaci che ti chiamano per relazioni personali e non per relazioni istituzionali. Certo non bisogna smettere le prime, ma è necessario formalizzare le seconde perché se ciò non accade i risultati non arrivano".

    "Le elezioni del 23 novembre rappresentano l'opportunità per il ritorno alla politica in Calabria. I quattro anni e mezzo del governo Scopelliti hanno prodotto risultati diversi". E' quanto si afferma in un comunicato del coordinamento regionale di Ncd. "Il primo biennio, pur fra tante criticità - prosegue la nota - è stato positivo; era stata avviata una stagione di riforme e si era messo mano al pesantissimo deficit sanitario. Si stavano approntando tentativi apprezzabili di incidere sulla spesa pubblica, restituendo centralità al lavoro. La spinta propulsiva ha iniziato a esaurirsi il 2012, quando è venuta meno la collegialità e si è cercato di riproporre un modello assolutistico di gestione. Da allora sono stati prodotti errori (gestione del personale senza titoli, mancanza di collegialità nella programmazione, eccessiva litigiosità). Gli ultimi otto mesi hanno segnato la nostra separazione dalla giunta facente funzioni. L'arch. Stasi avrebbe dovuto gestire l'ordinaria amministrazione senza farsi condizionare dall'esterno. Così non è stato. Ciò per cui non è assolvibile è la pervicacia con cui ha continuato a gestire il potere". "Abbiamo votato contro le sue decisioni - prosegue la nota di Ncd - di utilizzare la sanità come terreno di vendetta e di potere. Non abbiamo mai accettato l'arroganza con cui, eterodiretta, è stata complice di un finale di stagione tragico. Abbiamo detto no alla candidata del continuismo Wanda Ferro, perché ritenevamo che la Calabria avesse bisogno di governabilità e di un ritorno alle regole. Siamo andati da soli, insieme all'Udc, per invocare la fine del periodo del tatticismo senza storia culturale. Oggi con Nico D'Ascola vogliamo rappresentare le idee dei moderati riformisti e cattolici, che vogliono una Regione dove non ci siano dirigenti che guadagnino 700 mila euro l'anno, senza avere peraltro i titoli, dove chi non ha protezioni possa concorrere a quei posti assegnati illegittimamente nel passato e nel presente da centrosinistra e centrodestra. Ci sono signori nominati da Scopelliti che non sono mai venuti in Calabria e che continuano a guadagnare diecimila euro mensili. Altri che si sono dimessi dalla pubblica amministrazione e sono stati assunti per legge. E altri ancora stabilizzati senza concorso. Tutto questo è avvenuto mentre la Calabria arretrava e diventava più povera. Le nostre responsabilità ce le siamo assunte decidendo di correre da soli, senza la copertura di una coalizione che ci avrebbe permesso di ottenere facilmente consiglieri regionali". "Con questa destra - riporta ancora la nota - abbiamo chiuso. La Calabria ha la possibilità di votare Nico D'Ascola, nel solco del popolarismo cattolico. Dall'altra parte c'e' Oliverio, che rappresenta i riformisti socialisti. Sono due alternative civili. E su questa alternativa noi chiediamo un voto per Alternativa Popolare e per D'Ascola. Wanda Scopelliti è l'Ogm nato da una combinazione che si ammanta di nuovo, ma che è frutto di quella radice che ha tradito i moderati. Rispettiamo le persone ma non vogliamo più falsi modelli. Vogliamo restituire governabilità e serietà alla politica dei moderati che hanno nel solco della loro tradizione gli elementi di dinamismo e di libertà. Forza Italia non ha più una politica della famiglia: è gestita da un dilettantismo che produce dissesti e bancarotte nei Comuni calabresi. Il prezzo pagato per rispettare un patto di governabilità è la nostra scelta di andare da soli. La signora Ferro ha tutto il diritto di candidare il 75% dei consiglieri regionali e dei dirigenti della maggioranza di Scopelliti. Non ha però il diritto di fare finta di non essere la candidata di quel continuismo che la Stasi sta garantendo da otto mesi. Gli elettori moderati e della destra hanno messo dietro le spalle un periodo buio che deve essere spezzato. Wanda Scopelliti sarà punita dagli elettori".

    "Ho preferito dire no agli accordi con altri partiti per essere libera da vincoli e condizionamenti nell'azione di governo". Lo ha affermato a Vibo Valentia Wanda Ferro, candidata del centrodestra alla Regione Calabria nel corso della presentazione del candidato Giuseppe Mangialavori. "Non ho voluto stare accanto chi intende la politica come un mercato delle poltrone - ha aggiunto Ferro - ma voglio confrontarmi con la società calabrese, in tutte le sue espressioni sane e oneste, per condividere un programma di assoluta rottura con il passato, che faccia delle regole, della normalità, della meritocrazia, dell'efficienza la sua priorità. Noi vogliamo centralizzare le procedure rendendole uniformi, semplici e trasparenti, vogliamo dare certezze e rapidità agli imprenditori". Presente all'incontro anche l'imprenditore Pippo Callipo che ha sottolineato come la scelta di "sostenere Wanda Ferro, la prima donna candidata alla Presidenza della Regione nella storia della Calabria, è dettata dal fatto che ritengo che rappresenti la persona giusta con cui costruire, con le nostre sole forze, e senza il sostegno dei cosiddetti poteri forti una Calabria diversa".

    "Wanda Ferro è persona certamente nuova e la proposta di una donna alla guida della Calabria è anche un messaggio positivo, di speranza e di fiducia nel futuro". Lo ha detto il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, nel corso di un incontro a Lamezia Terme organizzato a sostegno della candidatura di Wanda Ferro alla presidenza della Regione Calabria. "Nello stesso tempo - ha aggiunto - è stata apprezzata dai cittadini durante la sua esperienza alla guida della Provincia di Catanzaro. Quindi, non ha lesinato impegno, passione, dedizione. Credo che noi dobbiamo favorire i processi di cambiamento, di innovazione e di discontinuità, ma anche sapere a chi ci si affida e quindi avere anche una persona giovane, dinamica ma che sa da dove si deve cominciare. Wanda Ferro ha riscontrato un ampio consenso. C'è stata ovviamente anche l'aspirazione di altri candidati, è normale: un'area politica vasta non può non avere più aspiranti, ma anche il presidente Berlusconi dall'inizio tifava per Wanda Ferro, l'ha conosciuta, l'ha vista e ne ha apprezzato le capacità comunicativa e tutti i resoconti sulla sua amministrazione"

    "L'invio da parte dell'Assessorato regionale all'Istruzione ai responsabili regionali dei servizi sociali e della sanità, all'Ufficio scolastico regionale della bozza delle Linee guida sull'applicazione della legge regionale 10/2012 sui disturbi specifici dell'apprendimento premia lo sforzo congiunto di questi anni messo in campo dai vari attori istituzionali e sociali. A sostenerlo è Giuseppe Giordano, consigliere regionale uscente del Pd e candidato alle elezioni del 23 novembre, proponente della legge n.10 del 2012 (Disposizioni in favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento). "Proprio in un convegno sul tema da me promosso lo scorso anno a Reggio sullo sviluppo della normativa regionale - prosegue Giordano - si è registrato l'impegno da parte dell'assessore Caligiuri di formalizzare un tavolo interistituzionale che rendesse operativa la normativa regionale; successivamente insieme all'Associazione Italiana Dislessia sono state individuate le figure che avrebbero contribuito maggiormente dal punto di vista scientifico alla elaborazione delle linee guida. A questo punto, conclude Giordano, spetterà al nuovo governo regionale, a seguito della trasmissione dei vari pareri sulla bozza, approvare le nuove linee guida che rappresentano uno strumento fondamentale per affrontare le numerose criticità sul territorio regionale".

    Un appello ai candidati in merito alla questione del riordino delle province è stato lanciato dalla rappresentanza sindacale unitaria di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo ai candidati a presidente della Regione. "Come è ben noto, nella situazione difficilissima in cui si trovano gli enti locali - riporta il documento - i servizi pubblici e chi vi lavora, le lavoratrici e i lavoratori delle Province vivono un dramma nel dramma. Sotto tiro ormai da più di tre anni, queste lavoratrici e questi lavoratori vivono in uno stato di assoluta incertezza. La legge Delrio, infatti, prevede un percorso, ma c'è il timore fondato che i tagli pesantissimi in corso e quelli futuri mettano in crisi l'impianto dell'intera riforma e che, di questa forza lavoro, in realtà non voglia farsi carico nessuno. Chiediamo ai candidati alla carica di governatore della Regione, anche in virtù del ruolo svolto finora da parte di alcuni di loro alla guida di una provincia calabrese, di prendere un impegno concreto a tutela dei servizi erogati dagli enti intermedi, garantendo al contempo tutti gli attuali livelli occupazionali".

    "Tutti insieme dobbiamo lavorare per far convergere l'interesse sulle infrastrutture nel campo turistico. Gli impianti di risalita in Sila devono essere un'attrazione dei turisti e i fondi europei devono servire a incrementare la dotazione infrastrutturale". Lo sostiene Andrea Cuzzocrea, capolista del Centro Democratico alle elezioni regionali del 23 novembre. "No a una politica che distribuisce piccoli interventi - prosegue Cuzzocrea - per essere incisivi dobbiamo dotarci di una buona programmazione. C'è bisogno di gente che sappia cosa vuol dire lavorare e abbia il coraggio delle scelte". In relazione alla vicenda della discarica di Celico, Cuzzocrea sostiene che "occorre un piano regionale della gestione dei rifiuti, oggi le linee guida europee partono dalla raccolta differenziata che però deve essere svolta in maniera efficace altrimenti rischiamo di pagare di più per lo smaltimento e invece non otterremo risparmio per i cittadini".

    "È con grande orgoglio che rivolgo il mio saluto al ministro per le Riforme costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, che domani sarà a Catanzaro per partecipare ad un'importante manifestazione elettorale, alla presenza del segretario regionale, Ernesto Magorno, e del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Mario Oliverio". Lo afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, segretario provinciale del Pd. "La accolgo con la consapevolezza - prosegue Bruno - che il Pd catanzarese è da sempre pienamente coinvolto nella grande operazione di rinnovamento a cui partito nazionale, con in testa il segretario e premier Matteo Renzi, sta dando vita. Un cambiamento che con le elezioni europee di maggio è stato chiesto da oltre il 40 per cento degli italiani e ne siamo certi, sarà preteso con forza anche dai calabresi. Siamo fortemente impegnati nella campagna elettorale e prima ancora nelle realtà amministrative locali dove lavoriamo quotidianamente per non tradire quella speranza di cambiamento a cui i calabresi guardano dopo essere rimasti vittime del malgoverno del centrodestra di Scopelliti. Siamo certi che la vittoria alle elezioni del 23 novembre rappresenterà l'ennesima tappa di un percorso finalizzato ad un ulteriore radicamento territoriale, in linea con l'indirizzo politico-organizzativo tracciato dal partito nazionale".

    "Il centrosinistra si avvia a vincere le elezioni regionali. Il risultato positivo, però, non può e non deve essere l'obiettivo, ma lo strumento per cambiare la Regione". Lo afferma il deputato del Pd Demetrio Battaglia. "Oliverio e i partiti che lo sostengono - prosegue Battaglia - devono intercettare direttamente il consenso degli elettori moderati che nella scorsa legislatura hanno consentito al centrodestra di governare con esiti disastrosi. La richiesta del voto non può, quindi, essere mediata con i responsabili della gravissima situazione in cui si trova la regione in tutti i settori a partire dalla sanità. Bisogna dire con chiarezza che non c'è la possibilità di riciclarsi e che il consenso e, soprattutto, le preferenze non possono essere barattati in cambio di futuri posti di responsabilità amministrativa e gestionale".

    ''E' vero. Senza dubbio ho sbagliato a criticare il sindaco di Lamezia Gianni Speranza. Non ha senso, infatti, parlare di chi alle primarie ha già subito una sonora sconfitta dando prova della propria assoluta inconsistenza elettorale, non solo lametina ma anche regionale". Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente del Consiglio regionale uscente, Francesco Talarico, candidato alle elezioni regionali. "Ho commesso un errore di impulsività - prosegue Talarico - certamente dettato dall'amore per la mia città, Lamezia, che in questi nove anni, purtroppo, è stata guidata da un sindaco incapace di dare risposte, affetto da vittimismo e inadeguato al ruolo ricoperto. Bugia è prospettare ai cittadini una situazione di benessere che non c'è. In città tutto è statico: le saracinesche delle attività commerciali sono per la maggior parte chiuse, non ci sono cantieri aperti, non si vedono lavori pubblici in atto e la città si sta spegnendo. Cosa dire, poi, della mancata approvazione del piano regolatore divenuto uno specchietto per le allodole e della mancata approvazione del piano spiaggia. Le conseguenze della sua sciagurata gestione sono sotto gli occhi di tutti i lametini. Si consegna alla futura amministrazione una situazione disastrosa che imporrà seriamente di rimboccarsi le maniche e che graverà anche sulle tasche dei cittadini. Ciò deriva anche dal fatto, personalmente registrato in questi anni, che da parte dell'amministrazione comunale di Lamezia è stato portato avanti un atteggiamento di intenzionale chiusura, di totale assenza di collaborazione. Nel tempo la verità si è imposta e sono stati svelati i reali progetti del 'buon' Gianni Speranza. L'obiettivo palese del sindaco, che coltivava il sogno, poi rovinosamente infranto, di candidarsi alla Presidenza della Giunta regionale".

    "E' inaccettabile la ventilata soppressione della zona Enel di Castrovillari. Una scelta scellerata a cui ci opporremo con forza e determinazione". E' quanto afferma Mimmo Pappaterra, candidato Pd alle elezioni regionali in relazione, riporta una nota, "alla decisione assunta da Enel distribuzione che ha proposto nel Piano di Riorganizzazione aziendale l'accorpamento della sede di Castrovillari a quella di Cosenza. Il castrovillarese - sostiene ancora Pappaterra - non può più essere penalizzato. Chiedo, pertanto, ad Enel distribuzione una rivisitazione del Piano di riorganizzazione, che, a quanto è dato sapere, sarà discusso martedì prossimo 18 novembre a Roma. Ciò a garanzia ed a salvaguardia del nostro territorio, troppo spesso defraudato, negli ultimi anni, di servizi e funzioni importanti, per esigenze di razionalizzazione espresse a più livello e secondo logiche di mercato che non possiamo più accettare. Basta citare, solo per fare qualche esempio, l'ospedale ed il cementificio, per i quali, nei prossimi mesi, dovremo impegnarci per tutelarne la presenza sul territorio, ma anche e soprattutto per rilanciarli".

    "L'ultimo atto consumato ieri dalla presidente facente funzioni, Antonella Stasi circa le modalità di smaltimento per le oltre 700 tonnellate di rifiuti che giacciono sul territorio calabrese, restituisce la cifra di questa amministrazione regionale di centrodestra: un fallimento". Lo rileva Giancarlo Devona, candidato al Consiglio regionale con la lista "Oliverio Presidente", in relazione al decreto d'urgenza firmato dalla presidene Stasi, come riporta il Quotidiano del Sud, che per ragioni contingibili e urgenti dà il via libera al conferimento in discarica del 'tal quale' per 45 giorni". "Senza entrare nel merito delle ragioni - prosegue Devona - che hanno spinto i componenti della Giunta regionale a disertare la seduta in programma ieri, in palese sberleffo all'interesse dei cittadini calabresi, voglio tradurre cosa significa in termini gestionali questo provvedimento: lasciare la patata bollente in mano al prossimo governo regionale per manifesta incapacità amministrativa. Stando almeno alle stime offerte dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti - dice ancora Devona - il costo di 16 anni di commissariamento per le casse regionali, e quindi dei calabresi, è stato di ben 1,5 miliardi di euro. Ebbene, a oltre un anno e mezzo dalla fine di questa parentesi buia per la Calabria, nell'aprile 2013 il governo ha riaffidato le competenze in materia alla Regione, questa amministrazione regionale di centrodestra non è stata in grado di farsi carico della gestione di tale settore. Anzi, la Regione è andata avanti per decreti e provvedimenti d'urgenza che autorizzavano il conferimento del tal quale in discarica, oppure spedivano i nostri rifiuti fuori dal territorio di sua competenza".

    Con una lettera inviata al prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, il consigliere regionale Mimmo Talarico "ha espresso il suo disappunto - riporta un comunicato dello stesso Talarico - per il mancato rispetto dell'accordo siglato un anno fa tra l'Azienda ospedaliera di Cosenza e l'Associazione del Bambino Microcitemico, in rappresentanza di pazienti talassemici e politrasfusi cronici della provincia". "Nell'intesa - è scritto nella lettera di Talarico - veniva esplicitamente richiamato l'impegno dell'Azienda ospedaliera di Cosenza sia a garantire condizioni adeguate per lo svolgimento delle attività, che, trascorsi otto mesi dall'intesa e comunque non oltre il 30 agosto 2014, a trasferire il servizio nei locali dell'adiacente plesso F ex Sotros, nelle more della realizzazione del nuovo Centro. A distanza di un anno né è stato realizzato il nuovo Centro né è stato effettuato il trasferimento del Servizio presso i locali dell'ex Sotros". "Sarebbe opportuno - conclude Mimmo Talarico nella missiva indirizzata al prefetto - un suo intervento, affinché gli impegni sottoscritti nell'intesa vengano nel più breve tempo possibile rispettati, rimediando ad una situazione che sta arrecando non pochi disagi ai pazienti che giornalmente usufruiscono del Servizio trasfusionale".

    Si è svolta nel Salone di Confindustria Reggio Calabria l'iniziativa promossa dal sistema Unindustria e da Ance Calabria, finalizzata alla promozione di un confronto diretto e propositivo con i candidati alla carica di governatore della Regione. Ospite degli Industriali reggini è stato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi. Presenti inoltre al tavolo del dibattito, il padrone di casa, Andrea Cuzzocrea, presidente di Confindustria Reggio Calabria, Natale Mazzuca coordinatore di Unindustria Calabria, Francesco Berna presidente di Ance Calabria e il senatore Nico D'Ascola candidato alla presidenza della Regione Calabria con Alternativa popolare. "Tutti i dati econometrici della nostra regione - ha evidenziato in apertura Mazzuca - sono negativi e la fotografia Svimez illustra un Mezzogiorno senza prospettive. Il tessuto produttivo calabrese intende partecipare con spirito propositivo e con le proprie competenze ad una radicale inversione di tendenza. Abbiamo già mancato troppe occasioni e non possiamo più permetterci di sprecare nuove risorse. Gli imprenditori calabresi intendono giocare un ruolo attivo in una nuova stagione di sviluppo e ripresa economica per la nostra regione. Occorre un governo regionale che faccia della responsabilità la propria parola d'ordine". "Il settore delle costruzioni in Calabria - ha affermato Berna - è l'unica vera industria. Il momento è drammatico e le imprese sono in ginocchio. Unica soluzione per il rilancio è puntare sull'edilizia attraverso le leve degli investimenti pubblici e infrastrutturali e sbloccando le piccole e medie opere. Guardiamo con attenzione ai dieci miliardi previsti dal piano Bei e alle risorse che devono essere destinate alla Calabria. Bisogna scommettere sulla riqualificazione urbana e poi sulla sburocratizzazione, ovvero la madre di tutte le battaglie. In merito al ponte sullo Stretto - ha concluso il presidente di Ance Calabria - i costruttori sono favorevoli perché si tratta di un'opera fondamentale che può rilanciare l'occupazione e far ripartire l'economia". Secondo Cuzzocrea, "Il vero paradosso è che non mancano le risorse, basti pensare a fondi europei o al decreto Reggio rimasto quasi del tutto inattuato. Il male assoluto semmai è la burocrazia con i suoi tempi e procedure inadeguati. Siamo contenti che i lavori sull'A3 stiano finendo, ma occorre rilevare che la legge obiettivo non si è rivelata vincente in relazione alla riduzione di tempi e costi e le piccole e medie imprese locali non hanno tratto nessun beneficio. Riguardo al porto di Gioia occorre preservare quello che c'è, ovvero i 3 milioni di container l'anno. Favorire l'insediamento di altre realtà logistico industriali e istituire la zona economica speciale, sviluppando l'intermodalità d'eccellenza. E poi intervenire su accise carburante e tasse di ancoraggio che incidono profondamente sulla capacità del porto di competere". Il deficit infrastrutturale è la causa principale dell'arretratezza economica della regione. "La soluzione - ha detto D'Ascola - è l'alta velocità, non solo per Calabria ma per l'intero Sud. Impensabile si fermi tutto a Salerno. Illusorio pensare al rilancio di altri settori senza un'adeguata rete di collegamento, sia sul fronte turistico che commerciale. Il ponte è una questione da deideologizzare. E' un'opera fondamentale per lo sviluppo non solo dell'economia calabrese e siciliana, ma dell'intera Europa. Ci sono tutte le condizioni per rimettere al centro dell'agenda politica la realizzazione dell'opera". Parlando del piano nazionale aeroportuale e della portualità e logistica, Lupi ha ricordato che la Calabria ha tre aeroporti, "ed è impensabile che Crotone, Lamezia e Reggio siano in concorrenza tra di loro. Semmai occorre collegare le reti ai nodi, cosa che non è stata mai fatta. Le politiche infrastrutturali devono andare dove c'è domanda, ma devono anche creare domanda. Il ponte sullo Stretto, nel quadro di un disegno strategico generale, è un'opera fondamentale, perché capace di dare impulso al circuito economico, rendendoci competitivi nel bacino del Mediterraneo. Rispetto al sistema portuale ritengo si debba procedere ad una razionalizzazione perché ventiquattro autorità sono troppe. In questo contesto, Genova, Trieste e Gioia costituiscono i tre grandi scali su cui fare sistema e concentrare gli investimenti per collegamenti e retroporto" Riguardo alla rete viaria, Lupi ha poi ribadito la necessità di puntare oltre che "sulla Salerno-Reggio, anche sulla statale 106 il cui terzo megalotto deve andare al Cipe entro dicembre".

    "La Calabria, in un momento di crisi così viscerale, deve fare a meno di demagoghi e di gente che non rappresenta alcun ceto sociale. È tempo di serietà estrema". Lo afferma, in una dichiarazione, il coordinatore regionale del Nuovo centrodestra, Antonio Gentile. "Nel calcio si chiama 'falso nueve' il centrocampista adattato a centravanti - aggiunge Gentile- e qui abbiamo partiti politici che non hanno centravanti e non hanno idee. Mentre c'è bisogno di concretezza, una candidata alla Presidenza va in giro per la Calabria a cantare una canzone che si è fatta scrivere: non so in questo caso se la superficialità sia più forte dell'ignoranza. Dopo le elezioni ci sarà da sudare e lavorare per arginare il rischio di default completo della Regione".

    E' stato presentato a Lamezia Terme, presso la Sala Affreschi di Palazzo Nicotera, il documento propositivo che le donne del movimento politico regionale "What Women Want", che conta quasi mille adesioni, intendono sottoporre all'attenzione del futuro Presidente della Calabria. "In particolare, le promotrici presenti - è scritto in una nota - ne hanno illustrato il contenuto agli organi di stampa e hanno chiarito come il metodo di lavoro scelto abbia un obiettivo di azione che vada ben oltre la scadenza elettorale. Alla vigilia dell'imminente consultazione regionale W.W.W. chiede, in modo corale, alcuni impegni precisi al futuro Presidente della Regione: i punti prioritari riguardano la necessità di garantire una maggiore presenza femminile nei luoghi decisionali, attraverso in primis una scelta forte nella composizione di una Giunta paritaria ed un'adeguata rappresentanza di genere nei vertici amministrativi, colmando così un deficit che colpisce tutta la collettività regionale e non solo la componente femminile. Tutto ciò nella convinzione che una piena e reale partecipazione femminile alla vita amministrativa e politica regionale migliorerebbe la qualità dell'azione legislativa e di governo in tutti i settori.

    "La notizia che il Tavolo ex Massicci ha sbloccato il turn over nella sanità calabrese è sicuramente positiva ed è l'ulteriore dimostrazione che il governo Renzi ha a cuore le sorti di questa regione". È quanto afferma in una nota Giuseppe Aieta, candidato al Consiglio regionale con il Partito democratico. "Adesso è il momento - prosegue Aieta - di ripartire con la consapevolezza che la sinergia tra il nuovo governo regionale, guidato da Mario Oliverio, e quello nazionale, presieduto da Matteo Renzi, potrà produrre solo benefici alla Calabria. Fino a oggi i cittadini hanno pagato sulla loro pelle le scelte di Scopelliti di operare scelte che hanno favorito solo determinati territori a discapito di altri. Penso ai tanti ospedali calabresi e della provincia di Cosenza che sono stati smantellati per soli fini ragionieristici. In quei nosocomi che sono stati inopinatamente messi da parte lavorano professionalità di alto profilo che tanto possono dare al sistema sanitario calabrese. Per questo motivo confido che, con lo sblocco del turn over e con l'espletamento di concorsi rimasti finora fermi, si possa dare nuovamente ossigeno a quelle realtà sanitarie gettate nel dimenticatoio e assicurare ai cittadini il diritto a essere curati. Un diritto garantito anche dalla Costituzione ma a queste latitudini di difficile applicazione, per le condizioni di isolamento e marginalità del nostro territorio e per il tristissimo fenomeno dell'emigrazione sanitaria".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore