Gallo: Consiliatura regionale finita, si vada al voto - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Gallo: Consiliatura regionale finita, si vada al voto

23 mag 14 "Il parere espresso dai Ministeri competenti su sollecitazione del Presidente del Consiglio Regionale è chiaro e privo di possibili fraintendimenti, questa consiliatura è giunta al termine e non c'è spazio per rinvii e meline che sono insopportabili se si tengono nel debito conto le urgenze e le emergenze calabresi".Lo afferma in una nota il coordinatore regionale del Cdu, Dionisio Gallo. "Si vada dunque subito al voto - aggiunge - e si consenta ai cittadini - che sono sovrani - di esprimere il loro giudizio sulle ultime vicende, sull'esperienza di governo, sul ruolo dell'opposizione, sui progetti e sui programmi e sulle eventuali nuove proposte politiche che saranno messe in campo. Abbiamo davanti mesi che non saranno semplici ma nei quali - proprio per evitare tutti gli errori commessi negli ultimi 20 anni - le forze politiche dovranno dare piena dimostrazione di quanto e come abbiano consapevolezza della domanda di cambiamento che giunge dalla società calabrese. Il Cdu ha espresso un indirizzo chiaro e focalizzato sui contenuti avendo già avviato il confronto con le sigle sindacali e poi con le organizzazioni di categoria; la scelta riguarda la convinzione di procedere nell'ordine corretto e cioè prima i contenuti, le necessità, i problemi, le possibili soluzioni poi gli schemi e le scelte della politica". "Va da sé - prosegue Gallo - che un ruolo decisivo lo assumerà la scelta del candidato a Presidente e qui vogliamo essere chiari anche tenendo conto di molte delle posizioni che sono state già espresse, il Cdu ritiene le primarie un esercizio vuoto, la foglia di fico dietro la quale i partiti cercano di nascondere la loro incapacità di scegliere e scegliere al meglio. Sono le forze politiche che devono assumersi la responsabilità di una proposta e selezionare - su una precisa proposta programmatiche - una personalità che abbia caratteristiche non solo utili al consenso ma soprattutto adeguate a recuperare credibilità e forza per l'ente Regione. Non c'è bisogno di litigi, di meline, di rinvii, di passerelle elettorali farlocche denominate primarie ma di partiti che sappiano correttamente interpretare il proprio ruolo e scegliere personalità di assoluto valore e profilo".