Europee: il dibattito elettorale - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Europee: il dibattito elettorale

22 mag 14 Mario Maiolo, candidato del Partito democratico al Parlamento europeo nella circoscrizione Italia meridionale incassa il sostegno dell'ex Presidente del Consiglio On. Enrico Letta. Il sostegno è arrivato nel primo pomeriggio, attraverso un videomessaggio indirizzato agli amici e partecipanti a un incontro organizzato a sostegno della candidatura di Maiolo alle Europee del 25 Maggio prossimo. "Ringrazio di cuore Enrico - ha affermato Maiolo - amico di lunga data cui mi lega un sentimento di stima e affetto che mi hanno sempre spinto a sostenerlo in tutte le sue battaglie per l'affermazione della responsabilità, della passione e della dedizione che ha sempre impresso al suo impegno in politica. Sono felice e grato del suo sostegno che si esprime in un messaggio dall'importanza cruciale: il bisogno di affermare il principio europeista coltivato, tra i primi paesi in Europa, proprio dall'Italia. Un principio che si batte contro l'attacco distruttivo di un populismo che vuole un Paese isolato e terrorizzato dai colpi di coda di una crisi che è possibile risolvere solo rimanendo in Europa, anzi rinforzandola. Un'Europa che ha bisogno di essere cambiata, nel senso di una recuperata democrazia e crescita, ma mai smantellata. Nel ringraziare ancora Enrico per il suo sostegno posso garantirgli che saprò portare in Europa quei saldi principi di onestà e responsabilità che ho il privilegio di avere in comune con lui".

"La crisi è arrivata a un punto cruciale e le politiche di austerità imposte dalla troika colpiscono i territori: aumento della disoccupazione, sfruttamento e devastazione del territorio, diritto allo studio negato". Lo afferma in una nota il candidato della lista Tsipras, Claudio Riccio. "L'Europa - aggiunge - non è così lontana dal Sud Italia, né tantomeno dalla Calabria, una terra in cui in questi anni i cittadini e i movimenti hanno tentato di dare vita e azione a un altro modello di territorio e di sviluppo, che tenga conto di un rapporto diretto e proficuo tra cittadini e istituzioni e che sappia rispondere alla sue vere priorità e vocazioni. Le questioni ambientali, la scellerata gestione regionale dei rifiuti, le grandi opere come il Ponte sullo Stretto o le centrali a carbone che aleggiano su Saline Joniche piuttosto che su Rossano; le ataviche vertenze infrastrutturali legate alla messa in sicurezza e all'ammodernamento della statale 106 (definita "strada della morte" per via delle centinaia di vittime della strada che miete annualmente) e all'ammodernamento della linea ferrata ionica; le non politiche del lavoro che offrono vera occupazione e che non prevedono una crescita dei diritti dei lavoratori, ma un'intensificazione dello sfruttamento degli "incentivi europei" ed uno strano aumento di emigrazione giovanile con relativo svuotamento e spopolamento dei paesi del Sud. Lo stanziamento di fondi per l'accoglienza dei migranti economici e non che non hanno mai costituito una risposta all'eterna emergenza migranti del Sud. Sono tante le lotte contro le "scelte calate dall'alto" messe in piedi in questi anni. Ma "dall'alto", da dove? È proprio l'Europa il luogo in cui hanno origine le politiche di questi anni. L'Europa della speculazione finanziaria, che mentre si allontana dai suoi cittadini diventa terreno sempre più fertile per le attività illecite e speculative della criminalità organizzata".

"Domenica si vota per rinnovare gli organi elettivi del Parlamento europeo. L'appuntamento è decisivo e merita alcune riflessioni perché investe il futuro dell'idea stessa di Stati Uniti d'Europa". E' quanto scritto in una nota del Pse. "Dobbiamo decidere - prosegue la nota - se continuare ad inseguire il sogno che fu di Altiero Spinelli di un Europa "libera e unita" oppure se rassegnarci e lasciarci trascinare dalle tentazioni populiste di Grillo & Comp. Quello del 25 maggio è un passaggio che merita il nostro tempo e la nostra attenzione. Mai come questa volta l'esito delle urne sarà capace di influire in maniera tangibile sulla vita dei cittadini e, segnatamente, sul Meridione d'Italia. Le concrete possibilità economiche che ci vengono dall'appartenenza all'Unione europea sono la più grande opportunità di sviluppo concessa alla Calabria da molti anni a questa parte. Dobbiamo esserne consapevoli e dedicare, a tal fine, tutti i nostri sforzi e le energie migliori di cui disponiamo nella consapevolezza della grande occasione che ci viene offerta. Sono ormai tre anni che abbiamo creato il gruppo del Partito socialista europeo perché convinti che un'evoluzione in senso europeista può permettere ai partiti di liberarsi dalle incrostazioni e dalle cattive abitudini della politica italiana. Non bisogna commettere l'errore di pensare alle elezioni europee come qualcosa di lontano e distante da noi. L'Europa entra nella nostra vita ogni giorno, condiziona le nostre scelte e rappresenta una grande parte del futuro nostro e dei nostri figli. Concludiamo con un auspicio: andiamo tutti a votare con convinzione e determinazione per combattere il qualunquismo e affermare un'Europa dei popoli e delle culture che avvicini le istituzioni ai bisogni reali delle persone".