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    Nesci "Sulla Rai il Governo non ha intenzione di mollare"

     

     

    Nesci "Sulla Rai il Governo non ha intenzione di mollare"

    19 mag 14 "Sulla Rai, il Governo non ha intenzione di mollare". Lo ha detto la deputata del Movimento 5 Stelle Dalila Nesci incontrando i dipendenti della sede regionale della Calabria dell'azienda radiotelevisiva. Nesci, facendo riferimento all'audizione in Commissione di vigilanza del sottosegretario all'Economia, Enrico Morando, alla quale non ha potuto partecipare perchè sospesa, ha riferito, è detto in un comunicato dell'Rsu e del Cdr della Rai della Calabria, di avere ricevuto "informazioni preoccupanti" dai colleghi Airola e Liuzzi. "Morando - ha detto Dalila Nesci - ha sostenuto che il Governo non vuole fare marcia indietro su nulla. Per difendere il decreto, inoltre, potrebbe anche fare ricorso alla fiducia". Dalila Nesci ha ribadito "l'assoluta contrarietà del Movimento Cinque Stelle in merito alla vendita di Raiway ed al ridimensionamento delle sedi regionali", assicurando "opposizione e ostruzionismo in Parlamento". La deputata del M5S ha anche sottolineato "l'incostituzionalità del decreto" riferendo "di avere già affidato la questione all'ufficio legale del Movimento". Nesci, infine, ha espresso i suoi dubbi su quella che ha definito la "svendita del servizio pubblico e delle convenienze, più o meno occulte - ha detto - ad essa legate". "Tanti gli interventi dei dipendenti - è detto ancora nel comunicato - che hanno partecipato numerosi all'assemblea. Tante le denunce fatte dai rappresentanti dei vari settori e le proposte avanzate. Unico l'obiettivo: far capire che, nelle sedi regionali, non ci sono sprechi. Anzi. Gli spazi informativi sono aumentati (con la nascita di 'Buongiorno Italia' e 'Buongiorno Regione'), mentre la pianta organica, rimasta invariata, è incompleta da anni. Il decreto del Governo arriva a piano industriale varato, in un momento in cui l'azienda ha già assunto una serie di impegni economici, anche per quanto riguarda la digitalizzazione delle sedi regionali. Ridimensionamenti e accorpamenti esporrebbero dunque la Rai anche a contenziosi sugli appalti già fatti e assegnati". "Nessuna rassegnazione - si afferma ancora nella nota - da parte dei dipendenti della Rai Calabria, che ribadiscono la loro ferma contrarietà al decreto del Governo. Già annunciate una serie di iniziative per i prossimi giorni, fino all'adesione allo sciopero generale nazionale". "Ai giornalisti della redazione calabrese - conclude il comunicato - la richiesta ufficiale dell'assemblea di fare domande precise sulla Rai e sul futuro delle sedi regionali a tutti gli esponenti politici incontrati per servizio".

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