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    Cgil "Governo ricostituisca tavolo per sviluppo Gioia"

     

     

    Cgil "Governo ricostituisca tavolo per sviluppo Gioia"

    23 gen 14 "Oggi, anche alla luce dell'incontro fra il presidente del Consiglio Letta e il presidente della Giunta regionale Scopelliti e i sindaci sulla vicenda delle armi chimiche a Gioia Tauro, bisogna fare un serio passo in avanti". E' quanto si afferma in una nota congiunta di Cgil Calabria, Filt Cgil e Cgil di Gioia Tauro secondo cui "forse è arrivato il momento di chiedere a tutti più razionalità e responsabilità". "Nei giorni passati - prosegue la nota - ci sono state una ridda di dichiarazioni, a cominciare da quelle improvvide del presidente Scopelliti con il richiamo alla guerra civile, che non hanno aiutato ad affrontare la situazione con la dovuta lucidità. E' giusto richiedere, ed anche con forza sicurezza per cittadini e lavoratori portuali allo stesso modo, però, della sicurezza che devono avere i marittimi e gli stessi militari impegnati nell'operazione. E sono importanti sia le chiare parole del Governo sulla sicurezza, sia il nuovo atteggiamento del presidente Scopelliti e sia, non solo simbolicamente, la presenza del Ministro Lupi nel porto il giorno del trasbordo. Ora si tratta, però, di andare avanti. Come Cgil chiediamo al presidente del Consiglio dei Ministri di ricostituire in modo permanente il tavolo sullo sviluppo della Piana ed in modo specifico sul Porto di Gioia Tauro. E' questo il vero punto. Perché proprio in questo quadro, nel contesto dell'iniziale ripresa internazionale, ed anche dei traffici commerciali, non sono compatibili con la richiesta di sviluppo le posizioni tout court barricadere di parte dei sindaci". "Alle classi dirigenti - prosegue la nota - viene, invece, richiesta riflessione, atti concreti e coraggio. Il Governo italiano, dal canto suo, deve dirci se quello di Gioia Tauro deve rimanere solo un Porto di transhipment oppure, rafforzandone questa vocazione, deve anche proiettarsi nella logistica e nell'attrazione industriale, recuperando anche gli errori di gestione dell'Apq da parte della Giunta regionale. Per fare questo occorre anche costringere soggetti importanti come Ferrovie dello Stato ad intervenire, per esempio, nel gateway ferroviario. O ancora, il Governo e gli altri soggetti, devono agire con la dovuta serietà nella scelta del nuovo Presidente dell'Autorità portuale che, ribadiamo, deve avere le necessarie competenze e capacità manageriali". "Lo sforzo deve essere quindi quello - conclude la nota - di intrecciare una serie di ragionamenti concreti per ridare slancio e nuovo impulso nazionale ed internazionale al Porto. Il resto è solo poesia che a qualcuno può essere utile per sterile demagogia o per pura propaganda ma di certo non serve allo sviluppo del Porto, dell'intera Piana e della Calabria".

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