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    Magorno "Dimissioni Scopelliti una presa in giro"

     

     

    Magorno "Dimissioni Scopelliti una presa in giro"

    01 apr 14 "Una presa in giro per i calabresi". Così il segretario del Pd della Calabria Ernesto Magorno ha definito le dimissioni annunciate ma non ancora formalizzate dal governatore Giuseppe Scopelliti. ''Credo - ha detto Magorno incontrando i giornalisti - che non ci sia mai stata veramente intenzione di dimettersi. Siamo in una situazione drammatica con un Consiglio regionale delegittimato che ieri ha discusso di una cosa su cui ha già deciso la Corte costituzionale. Se ci fosse stata serietà, ieri doveva esserci l'ultimo consiglio per definire le cose più importanti''. Ieri il Consiglio regionale ha approvato in prima lettura la variazione dello Statuto che riduce da 40 a 30 il numero dei consiglieri in conseguenza della sentenza della Consulta che ha fissato in 30 il tetto massimo per le regioni come la Calabria che hanno meno di due milioni di abitanti. "Il Pd, in perfetta unità di intenti tra il partito nazionale e quello regionale - ha aggiunto - chiede che si voti a giugno e che Scopelliti si dimetta. Porteremo avanti una grande mobilitazione per chiedere le dimissioni''. ''Nei prossimi giorni - ha proseguito Magorno - chiederò ai partiti del centrosinistra di essere pronti ad un voto anticipato anche perché le false dimissioni non modificano la decadenza e con essa si andrebbe al voto naturale con una giunta retta dal vicepresidente. Ci pare che la preoccupazione del centrodestra sia il suo destino piuttosto che quello dei calabresi''. Quanto alla legge elettorale con la quale votare, per Magorno, ''quella della Consulta è una sentenza sostitutiva di quella che potrebbe essere una legge elettorale''. Per quanto riguarda il nome del candidato alla presidenza, rispondendo ad una domanda sull'eventuale scesa in campo del procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri, Magorno ha sostenuto che ''il Pd è pronto anche con più candidati. Tutte le candidature in campo sono legittime ma noi abbiamo bisogno di un nuovo, straordinario e profondo cambiamento che recida ogni laccio con il passato e che guardi al futuro di questa regione. Dobbiamo avere il coraggio di osare. Io non sono candidato alle primarie. Comunque - ha concluso - tutto quello che deve accadere accadrà dopo le dimissioni di Scopelliti che, a quanto pare, finora ha scherzato e se così non fosse ci dimostri il contrario e le ufficializzi. I destini della Calabria devono essere decisi in Calabria, dove c'è una maggioranza in crisi che non riesce a darle un governo, e non a Roma''.

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