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    Gentile: Con primarie Pd ha perso credibilità

     

     

    Gentile: Con primarie Pd ha perso credibilità

    30 ago 14 "Quello che abbiamo definito, il percorso iniziato a maggio, si sta per concretizzare. Come Ncd saremo protagonisti di un cambiamento non effimero o simbolico, ma sostanziale della Regione". Lo afferma il senatore e coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra, Antonio Gentile. "Devo dire che il balletto delle primarie ha fatto perdere credibilità al Pd - afferma Gentile - e non si tratta di intervenire su vicende private e interne di partito. Lo strumento delle primarie è il metodo migliore per scegliere un candidato, ma quando esce un quadro di lacerazione cosi profonda sii finisce per capire che la classe dirigente impegnata a "scannarsi" utilizzerebbe la Regione solo come merce di compensazione. Io non sono un "nuovo" anche se ho un'anzianità istituzionale di 13 anni, ma credo che confrontarsi tra vecchi e nuovi senza mettere in mezzo le idee sia un grave errore. Significa pensare che i calabresi non danno alcuna importanza alla sostanza e alle idee". Gentile parla delle richieste che l'Ncd farà agli alleati. "Prima cosa, tetto massimo per i dirigenti. Nessuno può guadagnare - prosegue - più del Presidente della Regione mentre invece abbiamo visto, nella scorsa e nell'attuale legislatura, che persone senza titoli e addirittura figure nemmeno dirigenziali avrebbero guadagnato quanto il Presidente della Repubblica. Ma stiamo scherzando? Si può ancora, dopo i rilievi del Mef, (e questo riguarda tutte le forze politiche) deliberare la corresponsione di 3,5 milioni di euro ai dirigenti del consiglio regionale? Bisogna utilizzare questi risparmi per una politica keynesiana. Io non sono un friedmaniano e l'economia oggi va verso la deflazione il che significa che non c'è più domanda. La povertà regna incontrastata e la Regione deve essere lo strumento di riequilibrio delle disuguaglianze, con atti clamorosi. Anche sfondando il patto di stabilità se è necessario. Senza il coraggio della impopolarità non si va da nessuna parte". Sulla legalità Gentile afferma che "assisteremo in campagna elettorale a dichiarazioni pompose di persone che diranno di non volere i voti della mafia. E questo basta? Basta tutto questo per vivere nella legalità o invece bisogna dare un esempio concreto utilizzando con oculatezza le risorse pubbliche? Penso ad una Regione che dia poteri di spesa ai grandi comuni, oltre ai capoluogo, alle macrocittà come Paola, Lamezia terme, Rossano, Castrovillari, Corigliano Calabro, Gioia Tauro, Locri, Palmi. La Regione deve essere ente di indirizzo e basta e l'Assemblea legislativa deve riunirsi come una vera e propria Camera, settimanalmente. Un'altra priorità è il superamento del precariato nella sanità. La nostra legge è stata bocciata dalla Consulta per alcuni ritardi della regione attribuibili a discrasie con l'ufficio del Commissario per il piano di rientro: a Bruno Zito, che è direttore del dipartimento salute in carica, dico che sin da ora è obbligatorio dare spazio a chi aveva i requisiti della legge 296 ed è rimasto fuori negli anni in cui la sanità era stata trasformata ( e parlo del 2009) in vergognosi centri di partito politico". "Ai nostri alleati ed ai partiti politici - conclude - mando un messaggio chiaro. Chi ha avuto incarichi istituzionali in una coalizione non venga accettato e candidato nell'altra. Solo così possiamo bloccare il trasformismo. Sono rimasto per molti "il cinghiale ferito", quando in realtà sono stato un "gabbiano assassinato". Non sono mai entrato nell'inchiesta sull'Ora gate, mio figlio è stato prosciolto, eppure mi sono dimesso da sottosegretario due giorni dopo. Quanti hanno fatto una cosa del genere nella storia del Governo e delle istituzioni? Ho stima di Beatrice Lorenzin, ma ha sbagliato a farsi porre veti incrociati dal Pd. E deve dirlo pubblicamente. Il commissario andava nominato da tempo. Renzi aveva promesso di farlo ieri. Perché non lo ha fatto?"

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