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    Il Consiglio regionale approva modifica a decreto su trivellazioni idrocarburi

     

     

    Il Consiglio regionale approva modifica a decreto su trivellazioni idrocarburi e referendum su taglio tribunali. Due surroghe

    23 set 13 Il Consiglio regionale ha concluso i lavori odierni. L'assemblea di palazzo Campanella, nel proseguo dei lavori, ha approvato, una proposta di variazione di Bilancio per l'utilizzo dei fondi Fas, avanzata dall'assessore ai Trasporti Luigi Fedele. Approvata, dopo la relazione all'Aula del consigliere Udc Gianluca Gallo la proposta di modifica dell'ex "Decreto Passera" ai fini del riconoscimento di un maggiore potere di interdizione delle Regioni, in materia di estrazione di idrocarburi, geotermia e costruzione di centrali idroelettriche ed elettrodotti. Sul tema sono intervenuti Mario Franchino che per dichiarazione di voto favorevole del Pd, ha detto di condividere pienamente la relazione del collega, ma ha informato delle recenti favorevoli decisioni del Ministro Zanonato, notizie positive "che però non ci soddisfano - ha detto - perché la Calabria e la zona ionica, in particolare, c'è e c'è tutta". "Chiedo - ha aggiunto - che si passi ai fatti. Seduta stante sarebbe opportuno - ha proposto -- riprendere in mano il provvedimento e creare una commissione composta da consiglieri di maggioranza, di opposizione e del Governo regionale, per incontrare al più presto il Ministero dell'Ambiente ed il Ministero alle Attività produttive". Sempre per dichiarazione di voto Rosario Francesco Antonio Mirabelli (Gruppo Misto), ha affermato di reputare ottimale la proposta di incontrare il Governo centrale, "per un problema - ha aggiunto - veramente serio per quale spero si possa trovare la giusta soluzione e le giuste regole". Sono stati quindi approvati i provvedimenti riguardanti, il Bilancio di previsione dell'Ardis di Catanzaro per l'esercizio finanziario 2013, il Bilancio di previsione di Azienda Calabria Lavoro per l'esercizio finanziario 2013, e la proposta di Provvedimento Amministrativo di iniziativa della Giunta regionale inerente il "Por Calabria Fse 2007-2013. Presa d'atto del Programma Operativo Regionale Calabria FSE 2007-2013 così come modificato dalla Decisione C(2012) 9617 del 14 dicembre 2012 della Commissione Europea ed approvazione del nuovo Piano Finanziario per Assi Prioritari e Obiettivi Specifici Comuni", la proposta di Provvedimento Amministrativo di iniziativa della Giunta regionale inerente il rendiconto Consuntivo per l'esercizio finanziario 2011 dell'Aterp di Crotone, e un analogo provvedimento riguardante l'Aterp di Catanzaro". Su tutti i provvedimenti ha relazionato il consigliere Candeloro Imblzano. Il consigliere Ottavio Bruni ha chiesto e ottenuto l'inserimento e l'approvazione di una proposta di provvedimento di modifica alla deliberazione del Consiglio regionale n. 313 del 24 giugno 2013, inerente la Modifica dei confini territoriali dei Comuni di Zambrone e Zaccanopoli della provincia di Vibo Valentia. Effettuazione del referendum consultivo, ai sensi della legge regionale 5 aprile 1983, n. 13. Inserito ed approvato un Ordine del giorno a firma del consigliere Candeloro Imbalzano inerente lo stabilimento Omeca di Reggio Calabria, nel quale si ribadisce la di "un approfondimento nelle sedi di Governo deputate, della complessa e delicata problematica dello stabilimento di materiale ferroviario", impegnando il Presidente della Giunta e tutta la Deputazione parlamentare calabrese "ad assumere una comune e sinergica iniziativa nei confronti della Presidenza del Consiglio". L'approvazione del documento è stata però fortemente contestata da Giuseppe Giordano. Secondo il consigliere Idv l'aula - a suo dire - non aveva votato nessun inserimento del provvedimento all'ordine dei lavori, e dunque non poteva essere votato dall'Aula. Tesi che il Presidente del Consiglio ha smentito invitando il consigliere Idv a verificare i verbali della seduta. In chiusura sono stati approvati, l'ordine del giorno del consigliere Pd Nino De Gaetanto riguardante la situazione dei ragazzi talassemici dell'Ospedale di Locri e l'ordine del giorno a firma del consigliere Udc Gianluca Gallo riguardante la proposta di assegnazione all'Ammademia di Svezia del Premio Nobel per la letteratura al poeta e scrittore calabrese Dante Maffia.

    "Attraverso l'approvazione all'unanimità della proposta di modifica alla legge nazionale in materia di rilascio di autorizzazioni alle trivellazioni in mare e su terraferma da parte di multinazionali del settore petrolifero (Modifica all'art. 35 del cosiddetto Decreto Passera), il Consiglio regionale ha assunto una posizione chiara e ferma rispetto alle richieste in merito giacenti presso il Ministero dell'Ambiente e relative al tratto di mare fra Crotone e Taranto ed all'entroterra dell'alto Jonio cosentino". E' quanto afferma il presidente della Commissione Assetto, utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente, Gianluca Gallo. "Ritengo - prosegue - che il Consiglio regionale, quale massima Assemblea rappresentativa della Calabria, abbia dato la giusta risposta anche rispetto alle legittime preoccupazioni dei sindaci e dei cittadini di un'area nella quale, negli ultimi decenni, si è rafforzata un'economia basata su agricoltura, pesca e turismo. Un disastro ambientale comprometterebbe in modo irreversibile la già fragile ed asfittica economia di un territorio che ha già individuato le sue direttrici di sviluppo, e nessuna royalty o promessa di royalty potrebbe compensare il gravissimo rischio che si correrebbe". "Attraverso questa modifica - conclude Gallo - si propone al Parlamento nazionale di dare alle Regioni potere interdittivo nel percorso di rilascio delle concessioni, costringendo il Ministero ad una previa intesa con le Regioni stesse, peraltro in ossequio ad una recente sentenza della Corte Costituzionale su materia generale, ancora non applicata al caso in esame".

    Due Surroghe. Il Consiglio regionale ha avviato i propri lavori, presieduti da Francesco Talarico. In inizio di seduta, l'assemblea ha provveduto alla surroga del consigliere Francesco Antonio StillitanI con il primo dei non eletti della lista Udc a Vibo Valentia Salvatore Bulzomì. Il Consiglio ha anche provveduto alla temporanea sostituzione di Antonio Rappoccio, sospeso dalla carica, con Aurelio Chizzoniti, primo dei non eletti per ''Insieme per la Calabria''. Fra gli altri punti all'ordine del giorno l'approvazione dei bilanci dell'Ardis di Catanzaro e dell'azienda Calabria lavoro e delle Aterp di Crotone e Catanzaro. Inoltre il Consiglio è chiamato a discutere su una proposta di provvedimento amministrativo bypartisan, relatore Gianluca Gallo (Udc), che reca proposta legge al parlamento per la modifica dell'ex decreto passera in materia di assetti istituzionali relativamente alla realizzazione di centrali idroelettriche ed elettrodotti e alla ricerca di idrocarburi nelle aree prospicenti il territorio della Regione Calabria.
    Biografia Bulzomì. Nel corso della seduta del Consiglio regionale, tutt'ora in corso, si è insediato il nuovo consigliere Salvatore Bulzomì, che subentra al dimissionario Francescantonio Stillitani. Salvatore Bulzomì è risultato il primo dei non eletti, nella circoscrizione di Vibo Valentia per la lista Udc, con 2386 voti alle consultazioni del 2010. Iscritto al Gruppo Misto, è alla prima legislatura regionale. Nato a Tropea il 27 dicembre 1976, Bulzomì è sposato e padre di un bambino. Imprenditore edile, è stato consigliere comunale a Vibo Valentia per due consiliature, mentre in quella attuale ha ricoperto l'incarico di vicesindaco e di assessore alle politiche sociali. E' stato segretario provinciale dei giovani Ccd, nonché componente della stessa direzione nazionale. Dirigente regionale Enti Locali dell'Udc, ha ricoperto anche l'incarico di segretario cittadino dello stesso partito a Vibo.

    Approvato referendum su taglio tribunali: Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il Provvedimento Amministrativo di iniziativa del Consigliere Giuseppe Caputo recante la richiesta di "Referendum abrogativo delle disposizioni di cui all'art. 1, commi 2, 3, 4, 5, 5-bis della legge n. 148 del 14.9.2011 e dei decreti legislativi n. 155 e n. 156 del 7.9.2012", inerente la riforma delle Circoscrizioni giudiziarie che in Calabria ha portato all'accorpamento del Tribunale di Rossano a quello di Castrovillari. Rappresentanti della Calabria nel comitato promotore sono stati eletti i consiglieri Giuseppe Caputo (Pdl) e Mario Franchino (Pd). "Un deliberato - ha affermato il relatore del provvedimento Giuseppe Caputo - che cancellando 150 anni di storia, ha suscitato le proteste di un territorio che si è visto negato un servizio essenziale come quello della giustizia. L'art. 75 della Costituzione dà la possibilità a cinque Consigli regionali di chiedere Referendum abrogativo. E la nostra ultima ratio. Il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri non si stanca di meravigliarci. E questo ci indispettisce ancora di più se consideriamo che se si fossero seguite regole oggettive sarebbero stati chiusi altri Tribunali. Dichiarazioni che fanno impallidire. E aveva assicurato che non sarebbero stati chiusi Tribunali in aree caratterizzate dalla presenza della criminalità organizzata". Per Damiano Guagliardi (Federazione della Sinistra) "il Consiglio regionale dovrebbe esprimersi favorevolmente su questa proposta. La chiusura di Rossano non è solo frutto di una scarsa valutazione sui criteri di soppressione di una struttura giudiziaria, ma anche come difesa dello Stato dove il problema della non legalità è alquanto diffuso". Gianluca Gallo (Udc), dobbiamo denunciare che da parte del Governo centrale non c'è stato nei confronti della Calabria la considerazione giusta. Un Tribunale nel cui territorio sono presenti consorterie criminali di alto livello, così come dimostrato da decine di inchieste''. Sandro Principe nell'annunciare il voto favorevole del Pd al provvedimento, "e la battaglia che stanno conducendo a livello nazionale i parlamentari del suo partito" si è soffermato "sull'impostazione culturale che si è determinata nel nostro Paese. Attirati da ogni forma di centralismo finiamo per essere l'un contro l'altro armati. Non si vuole ammettere che la Calabria ha una sua specificità e che il Tribunale di Rossano rispetta in pieno i criteri del suo mantenimento". Per Nino De Gaetano (Pd) "nella proposta che intendiamo approvare si può rimettere in discussione la decisione di abolire tutta una serie di sezioni staccate minori, come Cinquefrondi, fiore all'occhiello della nostra provincia, che a nostro parere va salvaguardata e tutelata''. Demetrio Naccari Carlizzi (Pd) ha ricordato l'iniziativa che a suo tempo misero in campo i consiglieri Franchino, Gallo e Morelli, "a fronte di un provvedimento che non è stato approvato dal Ministro Cancellieri, ma voluto dal Governo Berlusconi, quando Ministro della Giustizia era l'attuale segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano". Per Rosario Francesco Antonio Mirabelli (Misto) "la chiusura del Tribunale di Rossano comporterà un ulteriore aggravio di spese. Un provvedimento che rappresenta il modo con il quale il Governo centrale, il Pdl, pensano di affrontare il problema del contenimento della spesa pubblica''. Nel rispondere al consigliere Naccari Carlizzi, il relatore Caputo ha ammesso che "la nostra deputazione non ha peso specifico. Malgrado la loro opinione sia di contrarietà all'abolizione dei Tribunali, non riescono a convincere il Ministro anche per carenza di conoscenza della Calabria di cui farebbero parte ad opera degli stessi nominati". Prima che iniziasse la discussione sulla richiesta di referendum, all'atto del suo reintegro in Aula, il consigliere Aurelio Chizzoniti ha chiesto la parola al presidente Talarico "per denunciare - ha annunciato - le storture della giustizia in questa città devono venire a galla". Richiesta che il Presidente Talarico ha negato stante - ha detto - perchè la "prassi in corso applicata in tutte le precedenti occasioni. Abbiamo seguito esattamente le regole applicando alla lettera la legge". Nel proseguo dei lavori Gianluca Gallo ha proposto l'inserimento di un proprio ordine del giorno a sostegno del Comitato a supporto di Dante Maffia, candidato al Nobel per la letteratura, mentre Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente), ha chiesto l'inserimento di una mozione dedicata allo stabilimento dell'Ansaldo Breda, ex O.Me.Ca. di Reggio Calabria, i cui vertici sono stati recentemente auditi in seconda Commissione Bilancio. Richiesta sulla quale il consigliere Pd Demetrio Naccari Carlizzi ha chiesto venisse distribuita copia della mozione, "anche per giungere ad un documento unitario dell'intera Assemblea". Dal consigliere Pd Nino De Gaetano è venuta la richiesta di inserimento di un ordine del giorno sui ragazzi talassemici del Centro di Locri. Il Presidente del Consiglio Francesco Talarico ha informato che su decisione della Conferenza dei Capigruppo è stata rinviata alla prossima seduta l'esame e la discussione della relazione sul rendiconto generale della Regione Calabria - Esercizio finanziario 2011 e relativi riferimenti all'Esercizio finanziario 2010 approvata dalla Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per la Calabria - nell'adunanza pubblica del 29 luglio 2013.

    "Rispetto ma non condivido la decisione del Presidente Talarico di non concedermi facoltà di parola soltanto perché la prassi non lo prevede". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Aurelio Chizzoniti circa la richiesta di intervenire in consiglio regionale per affrontare il tema 'giustizia' a Reggio Calabria. "Ha sicuramente ragione il Presidente - aggiunge - perché il diritto del consigliere a parlare non è tutelato dalla prassi ma da leggi, Statuto e Regolamento. Non ho dubbi comunque sulla buona fede del presidente Talarico. Devo conseguentemente ricorrere ad una dichiarazione per sottolineare la gravità dell'amministrazione della giustizia nella città di Reggio Calabria: esiste un problema 'giustizia' ulteriormente conclamato dall'oscena scarcerazione di Rappoccio motivata perché lo stesso 'ha chiuso la segreteria politica ed è stato sospeso dal partito'; ciò in netto conflitto con quanto assunto dal Tdl appena in data 25 febbraio 2013 quando il predetto Tribunale ha scritto a chiare note che 'bisogna tutelare la genuina acquisizione delle fonti testimoniali decisamente a rischio a seguito della eventuale restituzione in libertà di Rappoccio che ha già tentato di intimidire giornalisti di un quotidiano locale'. Di questi testimoni sono stato sentito soltanto io e il brigadiere Repaci della Guardia di Finanza. Devo quindi dedurre che le cautele espresse dal Tdl fossero riferite al sottoscritto ed al sottoufficiale delle Fiamme Gialle?". "Esiste - prosegue Chizzoniti - un problema 'giustizia' perché la Procura reggina, ex ante coordinata, risulta essere la più avocata d'Italia avendo subito in appena dieci mesi due provvedimenti surrogatori investigativi, uno dei quali riguarda le indagini non espletate ed afferenti la posizione del dott. Alberto Cisterna, altra vittima sacrificale; esiste un problema 'giustizia' per le intercettazioni endemiche nei confronti del Procuratore aggiunto dott. Nicola Gratteri; esiste un problema 'giustizia' ribadito dal tenebroso blitz all'interno delle segrete stanze della Procura qualche giorno prima dell'insediamento del procuratore Capo dott. Federico Cafiero De Raho; esiste un problema 'giustizia' documentato dall'immediato intervento dell'attuale Procuratore Capo che insorge con diverse istanze avverso la grottesca scarcerazione di Rappoccio chiedendo ed ottenendo che lo stesso venisse ricautelato; esiste un problema 'giustizia' anche perché richiamato 'urbi et orbi' da mons. Mondello prima che completasse la sua missione pastorale, ricca di contenuti e di risultati, al servizio della Diocesi reggina; esiste un problema 'giustizia' perché il Tribunale prima scarcera Rappoccio e quando lo risottopone a misura cautelare, bacchetta il Consiglio regionale reo di aver votato per la reintegra dello stesso; pensando con ciò di raddrizzare la navicella della giustizia che, a causa delle astuzie volpine e delle perfide ipocrisie della stessa, invece, imbarca acqua, spiaggiandosi alla stessa stregua della Concordia. Ma, a differenza della nave da crociera, per rimettere in asse quella della giustizia ci vorrebbe qualcosa di più sofisticato rispetto al pur pluriapprezzato intervento realizzato all'isola del Giglio". "In questo caso - conclude Chizzoniti - i tecnici dovrebbero identificarsi nel CSM e nel Procuratore Generale presso la Cassazione che fin qui invece si sono distinti per la chiassosa assenza rispetto alle inquietanti vicende reggine. Ma io, per nulla appagato dal ritorno in Consiglio, non arretro di un millimetro sul versante della battaglia legalitaria".

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