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    Magorno "Viminale chiarisca su ispezione Garante infanzia al Cara di Isola"

     

     

    Magorno "Viminale chiarisca su ispezione Garante infanzia al Cara di Isola"

    11 set 13 ''Il Ministero dell'Interno avvii un'ispezione per verificare le motivazioni che hanno portato a ritardare l'ispezione del Garante per l'infanzia della Regione Calabria nel Centro di accoglienza e richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto, a Crotone". È quanto chiedono i deputati del Pd Ernesto Magorno e Federico Gelli annunciando la presentazione di un'interrogazione al Ministro dell'Interno. ''Secondo quanto riportato dagli organi di stampa - affermano i due deputati - il Garante calabrese Marilina Intrieri si sarebbe rifiutata di procedere con l'ispezione della struttura, che ospita anche bambini immigrati, poiché le comunicazioni che le sono arrivate dalla Prefettura avevano omesso il titolo di 'onorevole'. Trattandosi di una vicenda che riguarda una realtà di forte disagio sociale, come è quella di un centro di accoglienza, è opportuno comprendere se siamo di fronte ad un semplice episodio del peggior malcostume oppure se dietro ci siano motivazioni opache''. ''Il Viminale verifichi se il ritardo nell'ispezione causato dalla Garante - aggiungono Magorno e Gelli - abbia potuto contribuire a celare situazioni magari controverse, permettendo un preavviso all'ispezione''

    ''La vicenda che ha visto protagonista il Garante regionale per l'infanzia non può essere qualificata come un semplice episodio, né tantomeno può passare l'idea che venga ritardata l'ispezione al centro di accoglienza e richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto solo perché l'appellativo usato in documenti, peraltro provenienti dalla Prefettura, non era quello di onorevole''. E' quanto si afferma in un documento congiunto sottoscritta dai capigruppo di maggioranza alla Regione Gianpaolo Chiappetta (Pdl), Alfonsino Grillo (Scopelliti Presidente), Ottavio Gaetano Bruni (Udc) e Giulio Serra (Insieme per la Calabria). ''Nel corso degli ultimi anni, pur con tutti i correttivi ulteriori che è sempre possibile apportare - è scritto nel testo - abbiamo intrapreso come maggioranza, in taluni casi anche con il concorso dell'opposizione, un percorso che abbattesse i costi della politica e diminuisse la pletora di enti e pseudo-organismi che negli anni avevano fatto proliferare incarichi e clientele. E' stato ed è un percorso coraggioso indotto dalla piena consapevolezza sul fatto che fosse giunto il tempo di restituire alla politica il ruolo che nell'opinione dei cittadini aveva drammaticamente perso. Gli ultimi anni sono stati quelli dell'antipolitica montante, del disprezzo di istituzioni a volte ingiustamente percepite come distanti e disinteressate, della distanza da una politica che appariva come autoreferenziale ed unicamente protesa alla propria autoconservazione''. ''Questioni di sostanza - prosegue il documento - ma anche di metodo e di forma hanno diffuso nell'opinione pubblica una percezione non esaltante del sistema politico, sulla sostanza gli interventi sono stati fatti e dispiegheranno tutti i loro effetti nel momento in cui saranno visibili e per intero le conseguenze positive della buona amministrazione. Chi è impegnato in questa fondamentale azione certo, però, non può tollerare che forme e metodi di autoreferenzialità ingiustificata possano sminuire o gettare ombre su tutto quanto sin qui realizzato. Nel momento in cui una personalità di alto valore spirituale come Papa Francesco mostra al mondo ed a noi tutti come la semplicità sia la via più adeguata per dare ulteriore valore al messaggio ed alle azioni non ve chi non veda come stridente ed insopportabile oltre ogni limite sia l'atteggiamento di chi si ritiene investito di titoli, qualifiche ed autorità superiori''. ''L'appello che rivolgiamo - si sostiene ancora nel documento - è destinato in primo luogo al Presidente del Consiglio regionale perché nell'ambito delle sue prerogative sia sollecito nel dare un messaggio di chiarezza rispetto ad una elementare verità e che cioè non è più tempo di formalismi medievali, non è più possibile tollerare atteggiamenti che slegati dai fatti concreti e dalle emergenze siano invece orientati ad una autoreferenzialità spesso, o quasi sempre, inconcludente. La politica ed i suoi protagonisti oggi hanno l'obbligo di abbattere barriere, di essere affianco ai cittadini che vivono condizioni di difficoltà, di interpretare autenticamente il ruolo assegnato e cioè individuare soluzioni e determinare condizioni di progresso economico, occupazionale, civile e sociale. Al Presidente Scopelliti rivolgiamo identico appello rappresentando la nostra viva contrarietà ed il rammarico per simili episodi che vanificano gli sforzi compiuti, d'altro canto se assieme a lui siamo impegnati nel governo di questa regione difficile e complessa non è per essere chiamati onorevoli. Più opportunamente è perché tra qualche anno tutto ciò che abbiamo fatto sia ricordato come un impegno onorevole nell'interesse della Calabria e dei suoi cittadini''.

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