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    Congresso PD, Laratta e Guglielmelli ai ferri corti sulla validità delle tessere

     

     

    Congresso PD, Laratta e Guglielmelli ai ferri corti sulla validità delle tessere

    31 ott 13 Una sorta di lotta caina è in atto all'interno del PD cosentino con due candidati lla segreteria che si contendono l'elettorato a suon di scoop e accus reciproche. Da una parte i renziani e dall'altra i sostenitori di Cuperlo. E ancora iamo solo all'inizio. Laratta, candidato dell'area Renzi senz amezzi termini parla di brogli nei teseramenti che penalizzano la sua area una volta che si andrà al Congresso. Infatti tessere di iscritti che fanno riferimento a Renzi sono state rifiutate. Dall'altra Guglielmelli, candidato dell'area Cuperlo, parla di Congresso regolare. Queste le note dei due candidati

    Laratta: Fermare Congresso. L'ex deputato Franco Laratta, candidato alla carica di segretario provinciale del Pd di Cosenza per l'Area Renzi, ha presentato alla Commissione nazionale per il congresso un ricorso nel quale chiede "la sospensione del congresso di Cosenza e la nomina di uno o più membri del Comitato di Garanzia nazionale per verificare e assumere i relativi provvedimenti sui fatti gravi accaduti". "Segnalo - afferma Laratta - una serie di irregolarità verificatesi durante lo svolgimento delle assemblee congressuali di circolo, che hanno costretto i membri della nostra Area a ritirarsi da un organismo di garanzia gestito in maniera faziosa e nell' assoluto dispregio dei dettami del regolamento congressuale. A tal proposito porto all'attenzione della Commissione alcune tra le tante e gravi prevaricazioni subite: la disposizione del Regolamento, predisposta dal Commissario del Pd calabrese, Alfredo D'Attorre, contenuta nell'art.2, comma, 2, che consente l'esercizio di voto per i nuovi iscritti, è stata disattesa dal presidente della commissione provinciale. Per giunta lo stesso ha emanato, non avendone il potere, disposizioni correttive e circolare con la quale dà indicazioni di contenere i nuovi iscritti in percentuali arbitrariamente fissate. Il Presidente della Commissione di Garanzia deve convocare, presiedere e sorvegliare l'andamento delle assemblee dei circoli e non può interpretare e modificare le norme fissate". "Questo atteggiamento - prosegue Laratta - ha provocato, in alcuni circoli, come San Sosti e Bonifati, la sospensione di fatto del congresso dati gli accesi scontri verbali, degenerati anche in rissa. Siamo solo all'inizio dello svolgimento dei congressi dei circoli e, se non si pone immediatamente fine a certi comportamenti scorretti e contrari alle regole, nei prossimi giorni, soprattutto nei circoli dei grossi centri, potrebbero verificarsi situazioni ben più gravi che potrebbero mettere a repentaglio l'incolumità dei presenti". Laratta evidenzia inoltre che "dopo il caso San Sosti che ha determinato l'annullamento del congresso del circolo dopo, a Bonifati, il giorno successivo, si è ripetuto l'increscioso episodio del rifiuto di nuovi tesseramenti, espresso perentoriamente e deliberatamente da parte del segretario del circolo locale e del presidente dell'assemblea; e ciò impedendo in maniera del tutto arbitraria, ed illegittima ai diversi cittadini che si erano regolarmente recati presso il luogo del congresso per iscriversi al partito e poi votare, di esercitare il diritto di voto". "Tutto ciò, nonostante venissero esibite - è scritto nel ricorso - le circolari del responsabile nazionale di Organizzazione, on. Zoggia, con le quali lo stesso, in modo irrefutabile, chiariva che a nessuno può essere impedito di tesserarsi e partecipare al voto, essendo nullo il divieto di ricevere nuovi iscritti. Queste ed altre ragioni anche di sicurezza pubblica, atteso il degenerare degli eventi, inducevano il garante a sospendere responsabilmente il congresso. Malgrado ciò, il presidente dell'assemblea ed il segretario di circolo, arbitrariamente, deliberatamente e noncuranti della decisione presa dal nominato Garante, riaprivano immediatamente le operazioni congressuali, insediando in maniera del tutto indebita, con l'ausilio del Presidente della Commissione provinciale e del candidato a segretario provinciale, Guglielmelli, un nuovo garante".

    Guglielmelli: Congresso regolare. ''Il candidato Franco Laratta, invece di rifiutare i voti dei pacchetti delle tessere che vengono consegnate a persone che si prestano e si sottopongono all'odiosa pratica del voto di scambio, cerca di rifugiarsi nella richiesta di annullamento del congresso provinciale del PD cosentino''. È quanto sostiene, in una nota, il comitato che sostiene Luigi Guglielmelli, dell'area Cuperlo, alla segreteria provinciale di Cosenza del Pd replicando a Franco Laratta, candidato per l'area Renzi. ''Dobbiamo ritenere - aggiunge - che probabilmente Laratta ha maturato il convincimento che il partito sano, attraverso una partecipazione popolare improntata ai principi della trasparenza e del rigore etico, eleggerà Guglielmelli segretario provinciale del Pd. La regolarità del congresso è garantita dal pieno rispetto delle norme congressuali grazie alla serenità e all'equilibrio della Commissione Provinciale per il congresso e del suo Presidente. L'unico congresso sospeso finora è stato quello del circolo di San Sosti perché il garante ha dovuto responsabilmente impedire che un gruppo di facinorosi, notoriamente di centrodestra che, alle recenti elezioni amministrative avevano osteggiato il sindaco del PD e la coalizione di centrosinistra, portasse a compimento un vero e proprio assalto al fine di appropriarsi del partito. Questo gruppo di persone era fiancheggiato da noti dirigenti politici che nel congresso sostengono Franco Laratta. La Commissione provinciale per il congresso ed il suo Presidente, sulla base delle regole emanate dalla Commissione Nazionale si stanno adoperando per prevenire e contrastare fenomeni di gonfiamento, di gravi anomalie e degenerazioni nel tesseramento. I protagonisti di tutto ciò sono proprio i sostenitori di Laratta, alcuni dei quali si muovono in lungo ed in largo nel territorio provinciale come se fossero sportelli di bancomat mobile per finanziare l'acquisto di pacchetto di tessere da distribuire all'ultimo minuto''. ''E' grave poi che Laratta - dice ancora il Comitato pro Guglielmelli - affermi che 'si possano verificare situazioni gravi che potrebbero mettere a repentaglio l'incolumità delle persone'. Stante la realtà dei fatti, più che una preoccupazione preventiva questo monito sembra essere una vera e propria minaccia con il carattere dell'intimidazione''. ''Franco Laratta - sostiene ancora il Comitato che sostiene la candidatura di Luigi Guglielmelli - deve smetterla di parlare un linguaggio biforcuto: fa esattamente il contrario di quanto dice. Né può quotidianamente pontificare il distacco e la sfiducia dei cittadini verso il Pd ed ora improvvisamente scoprire che pressano alla porta dei congressi folle ansiose di persone che vogliono tesserarsi per eleggere a segretario provinciale il profeta della rivoluzione globale''. ''Le dichiarazioni di Franco Laratta - conclude la nota - sono gravi anche e perché, oltre che giustificative, sono soprattutto di istigazione per azioni che rischiano irreversibilmente di macchiare e sfregiare l'immagine e la credibilità del Pd''.

    GD Diamante: Che delusione. Ho partecipato ieri sera al congresso di circolo di Bonifati, nella veste di rappresentante della mozione per la quale è candidato Franco Laratta e posso testimoniare, con grande delusione, che per alcuni esponenti del Pd il termine “democratico” è solo una vuota enunciazione e nulla di più. Ad affermarlo il segretario del Giovani Democratici di Diamante, Alberto Settembre. “Quello che ho visto ieri, spiega Settembre, poco ha a che fare con la democrazia e con un partito che vuole veramente rinnovarsi. Voglio innanzitutto segnalare che il tesseramento cittadino non è stato in alcun modo pubblicizzato, come se si trattasse di una cosa riservata a pochi. Inoltre, così com’è stato riportato anche da alcuni organi di stampa, si è verificato quello che purtroppo si sta ripetendo in diversi circoli calabresi. A diversi cittadini che si sono presentati ieri al congresso è stato impedito di iscriversi al partito, nonostante sia stato più volte chiarito, anche dallo stesso Zoggia, il senso della circolare inviata dalla sede nazionale del Pd, vale a dire che a nessuno può essere impedito di iscriversi. A Bonifati, invece, come altrove, un segretario di circolo per favorire, senza neanche nasconderlo troppo, un candidato alla segreteria provinciale, decideva arbitrariamente chi poteva iscriversi e chi no con giustificazioni che potrebbero apparire risibili se viste dall’esterno. Alcuni di coloro che volevano iscriversi e che sono stati respinti, ad esempio, perché accusati di aver sostenuto una lista avversa a quella dell’attuale maggioranza che guida l’Amministrazione Comunale e tra questi la responsabile dei comitati pro Renzi di Bonifati. Come se in un partito che si definisce, appunto, democratico, non fossero ammesse voci dissonanti alla maggioranza. Ciò che ha suscitato oltremodo la mia indignazione è il fatto che a dirigere le operazioni e suggerire indicazioni su come operare, a chi dirigeva i lavori congressuali, era proprio uno dei candidati, Luigi Guglielmelli, con modi ed atteggiamenti che non lasciavano dubbi ad interpretazioni e contravvenendo a qualsiasi principio etico che dovrebbe suggerire ad un candidato di non avere un ruolo così attivo in una fase di tesseramento. Quello che ho visto ieri mortifica il lavoro e l’impegno di chi crede nel progetto del Pd e, credo, non è certo uno stimolo e un incoraggiamento ai giovani che vogliono investire tempo, passione ed energia per rilanciare questo partito. Vorrei dirlo a quei Giovani Democratici che con un linguaggio inusitatamente violento, si sono scagliati contro l’area renziana del Pd calabrese: quello che loro denunciano è in realtà praticato da quella parte politica che loro sostengono e verso la quale dovrebbero forse cambiare atteggiamento. Io credo, come molti, che per fortuna l’8 dicembre è vicino e con esso quella svolta nazionale che non potrà non avere effetti anche in Calabria segnando la fine di quei “capi” e “capetti” del nostro partito che pur avendolo portato allo sfascio non vogliono abbandonare le postazioni di comando.

    MALDESTRI TENTATIVI DI “DEMOCRAZIA” NEL PD DI BONIFATI (CS) Mercoledì 30 Ottobre, il circolo bonifatese del Partito Democratico, dopo aver indetto, in sordina, il Congresso Cittadino, ha dato prova del completo e continuo arretramento di idee e di comportamenti. Ad un gruppo nutrito di cittadini, infatti, appartenenti all'area di centro sinistra, alcuni già con esperienze di tesseramento nel partito democratico e fondatori dello stesso, veniva, con fare minaccioso, vietato il nuovo tesseramento, con adduzione di motivazioni del tutto irrisorie. Per alcuni di essi, in particolare, poiché impegnati politicamente sul territorio, veniva imputata come grave colpa l'aver partecipato alle competizioni amministrative in una lista civica, diversa dalla lista, altrettanto civica, sostenuta dal circolo locale e capeggiata dal precedente segretario. Per gli altri...la negazione sarà stata frutto di pura e semplice antipatia personale del Presidente della seduta nei loro confronti! Neppure le Circolari pervenute tempestivamente e delle quali è stata data lettura durante “i lavori”, sono servite a schiarire le menti della casta pseudo – democratica del pd bonifatese; eppure le stesse, lapalissianamente, esprimevano l'impossibilità a poter negare il diritto di tesseramento e di voto ad alcuno.. roba di poco conto, per chi, da anni, “detiene” questo partito,privatizzandolo. Neppure la presenza di uno dei candidati alla Segreteria Provinciale, Sig. Guglielmelli, è stata di aiuto nel rasserenare gli animi ed offrire spunti di riflessione sulla possibilità di aprirsi al resto del mondo, tutt'altro, lo stesso ed il suo seguito, con affinità alla chiusura intellettuale del Presidente del Congresso cittadino, Sig. Cottone Giuseppe (firmatario, sarà utile ricordare, della Mozione Angius, contraria al costituente Partito Democratico) e del più silenzioso (e politicamente ondivago) Segretario, Sig. Arcuri Mario, raffigurava un sistema retrogrado di concezione della politica, inveendo contro coloro che rappresentavano le istanze di tesseramento. Dopo vani tentativi di dialogo e confronto e l'abbandono del campo di guerra da parte di diversi cittadini sconfortati dalle scene di antipolitica che si consumavano davanti ai loro occhi, altra strada da percorrere non v'era che, anche per il Garante, Sig. Silvestri Francesco, di interrompere la propria attività e sospendere i lavori.. troppe erano le irregolarità ascoltate e verbalizzate; quel Congresso non poteva tenersi, perché in contrasto con tutte le Circolari che si sarebbero dovute adottare. L' atto di responsabilità del Garante, anziché provocare un ravvedimento, faceva scaturire l'ennesima eclatante irregolarità, con la nomina di un nuovo Garante, tal Quercia Carmine da Cetraro, con l'avvallo della Presidenza della Commissione Provinciale di Garanzia e del candidato Guglielmelli... giammai, si è proceduto alla sostituzione di un arbitro, durante una partita, qualora le decisioni da esso assunte non siano piacevoli per una delle squadre... le strategie miracolose del Pd! Da anni, a Bonifati, si assiste ad una gestione familiare di questo circolo, dove la democrazia rimane solo nel nome, dove i tesseramenti vengono “pilotati” e negati, dove gli avversari sono nemici... è arrivato il momento che la dirigenza di questo partito, quella frangia seria e laboriosa della stessa, dalla quale molti cittadini si sentono rappresentati, dia risposte concrete agli accadimenti che si frappongono tra la voglia di partecipazione dei più e la voglia di gestione ghettizzata di altri!
    Tanti cittadini non tesserati

    Iniziativa a San Soti. Venerdì 1 novembre alle 18,00, presso la sala consiliare del Comune di San Sosti, così come annunciato nei giorni scorsi, si terrà una manifestazione pubblica organizzata per denunciare il fatto che ad alcuni cittadini di San Sosti è stato impedito di iscriversi al Partito Democratico e di partecipare alla fase congressuale. All’iniziativa parteciperanno il Deputato del Partito Democratico Ernesto Magorno e il Vicepresidente della Provincia di Cosenza, Domenico Bevacqua. Quanto successo in occasione del Congresso di circolo di San Sosti lo scorso 30 ottobre aveva richiamato l’interesse dei mezzi di comunicazione per l’impedimento di fatto posto a diversi cittadini, tra cui molti giovani, di potersi tesserare, sulla base di una non corretta interpretazione della circolare inviata dall’On. Zoggia, Responsabile dell’Organizzazione Nazionale del Pd. A motivo del clima di tensione creatosi nel corso dell’assemblea la stessa è stata annullata e le successive decisioni demandate alla Commissione di Garanzia. Sulla scorta di quanto accaduto a San Sosti ed in altri circoli della provincia, l’iniziativa di domani sarà l’occasione per sottolineare e sollecitare l’istaurarsi di un clima autenticamente democratico e pluralista in una fase così importante e delicata per la vita del Pd. Un passaggio che non deve trasformarsi in un muro contro muro, combattuto da qualcuno a colpi di cavilli burocratici, ma essere realmente un confronto democratico nel quale il Pd deve dimostrarsi agli occhi dei cittadini una forza inclusiva ed aperta e non arroccata solo per l’interesse di chi non vuole il cambiamento. Quanto avvenuto a San Sosti è un fatto grave che rischia di demolire la credibilità del Pd . Per questo, Magorno e Bevacqua auspicano una grande partecipazione di tutti quei democratici calabresi che vogliono un partito che vuole rinnovarsi e che si apra alla partecipazione di tutti coloro che ne vogliono condividere il progetto politico.

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