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    Tra tessere e Congresso, s'infiamma il dibattito nel PD in Calabria

     

     

    Tra tessere e Congresso, s'infiamma il dibattito nel PD calabrese

    30 ott 13 Tra polemiche sui tesseramenti e richieste di spostamenti s'infiamma sempre più il dibattito sul Pd calabrese che prende spunto dalle varie dichiarazioni che di seguito pubblichiamo:

    Guglielmelli "Stp a Opa dei larattiani". "Non bastava la vicenda del Sindaco di Serra Pedace che ha pagato personalmente con un assegno le tessere dei nuovi tesserati nel corso dello svolgimento del congresso". E' quanto scritto in una nota del Comitato provinciale per Guglielmelli Segretario. "Quella vicenda - prosegue - ha trasformato l'adesione individuale al un partito democratico in un'adesione di un pacchetto di tessere intestata a persone che forse a loro insaputa si sono iscritte al Pd. Si è palesata una concezione privatistica e di potere della politica e che si vuole concretizzare in un'Offerta pubblica d'acquisto al Pd. Ma al peggio non c'è mai fine! Ieri nel corso dello svolgimento del congresso di circolo di S. Sosti abbiamo assistito ad un garante del congresso, Antonio Mandato capostruttura del consigliere Mario Franchino nonchè segretario del circolo di Roggiano, che si è presentato con un blocco di tessere del Pd in bianco pronte per iscrivere persone estranee al partito e chiaramente di centrodestra capitanate dal Sindaco di Acquaformosa Giovanni Mannoccio e che alle ultime elezioni amministrative si sono candidate in una lista di destra avversa a quella dell'attuale Sindaco del Pd". "Tali comportamenti politici - aggiunge il Comitato - devono essere stigmatizzati e censurati da tutti coloro i quali intendono l'adesione al Pd come una scelta consapevole ed autonoma. Il rischio è che la questione morale per tali atteggiamenti possa essere definitivamente uccisa e che quindi siano minate e definitivamente compromesse le basi del nostro partito. A costoro che utilizzano ingenti risorse economiche per far tesserare esponenti ed elettori di altri partiti allo scopo di accaparrarsi pezzi di potere noi diciamo no. Il Pd a tutti i livelli deve con forza e fermezza bloccare tale tentativo becero e di potere finalizzato a tutelare interessi personali di qualche dirigente o parlamentare. Il rischio vero è che a saltare sia il progetto del partito democratico".

    Comitato Renzi San Sosti "Oltraggo annullamento Congresso". ''Ancora una volta, purtroppo, in Calabria un partito che presume di essere democratico sta dimostrando nei fatti di non esserlo. L'ennesimo oltraggio alla democrazia e alla libertà si è vergognosamente consumato ieri a San Sosti quando, in occasione del congresso di circolo, è stato impedito a molti giovani di iscriversi, generando così un pesante clima di tensione che ha portato all'annullamento dell'assemblea''. Lo afferma, in una nota, Luigi Gagliardi, coordinatore regionale dei comitati Adesso Renzi che preannuncia per venerdì una manifestazione pubblica a S.Sosti ''per chiedere - dice - che siano veramente garantiti e consentiti la libera partecipazione dei nuovi iscritti e il regolare svolgimento dei congressi''. ''Già nei giorni scorsi - prosegue Gagliardi - è stato fatto rilevare il comportamento arbitrario e discutibile del presidente della Commissione del Congresso di Cosenza, Adriana Amodio che ha dato un'interpretazione tutta sua, illegittima e, palesemente, di comodo alla circolare trasmessa dall'on. Zoggia alle commissioni provinciali dei congressi Pd. Infatti, in una sua nota Amodio limitava la partecipazione al congresso di eventuali nuovi tesserati, prescrivendo la possibilità di adesione ad un numero già preventivamente indicato. Tutto ciò in contrasto con il regolamento nazionale che prevede la possibilità di iscriversi al partito fino al giorno del congresso e che i nuovi iscritti possano parteciparvi acquisendo il diritto a votare per eleggere il segretario provinciale. L' on. Zoggia con una mail inviata al Pd di Cosenza ha testualmente precisato: 'volevo informarvi che la circolare inviata dal nazionale in merito al tesseramento dei nuovi iscritti anno 2013, è da intendersi non come limite per i nuovi tesserati, ma come indice per verificare l'andamento delle nuove iscrizioni. Mi sono stati segnalati casi nella vostra provincia dove invece è stata applicata in maniera rigida e, di fatto, si sta impedendo a nuovi iscritti di partecipare al voto. Non è questo lo spirito della circolare'''. ''Nonostante questo inequivocabile chiarimento, Adriana Amodio - prosegue Gagliardi - persiste nel porre un limite al numero dei nuovi tesserati e il consequenziale veto alla partecipazione ai congressi dei nuovi iscritti. E ancora più sconcertante è la 'latitanza' del sub Commissario regionale, Giovanni Puccio che, più volte chiamato in causa, non ha inteso intervenire sulla questione. Gli ultimi incresciosi avvenimenti vanno ulteriormente a minare la credibilità di un partito che in Calabria più che altrove dovrebbe presentarsi agli occhi dei cittadini e rinnovato, trasparente e autenticamente democratico''.

    Magorno "Impedito a giovani di iscriversi". "Ancora una volta, nel Pd calabrese si verificano fatti che mortificano gravemente la natura democratica del partito". Lo afferma in una nota il deputato del Partito Democratico, Ernesto Magorno. "L'ultimo grave episodio - aggiunge - si è vergognosamente consumato ieri a San Sosti (Cosenza) in occasione del Congresso di Circolo, quando è stato impedito a molti giovani di iscriversi, in un pesante clima di tensione che ha portato all'annullamento dell'assemblea. Già nei giorni scorsi ho denunciato il comportamento arbitrario e discutibile del presidente della Commissione del Congresso di Cosenza, Adriana Amodio, che nel silenzio del sub-commissario Regionale Puccio ha dato un'interpretazione tutta sua e palesemente illegittima della circolare trasmessa dall'on. Zoggia, nonostante sia stata successivamente smentita dello stesso Responsabile Nazionale dell'Organizzazione". "Per richiamare - conclude Magorno - l'attenzione di tutti su questi fatti gravi che rischiano di demolire definitivamente la credibilità del Pd ci ritroveremo in tanti venerdì prossimo a San Sosti per una grande manifestazione pubblica nella quale saranno protagonisti quei giovani a quali è stata impedita la partecipazione alla vita democratica del nostro partito".

    GD Cosenza: sostenitori Renzi pagano per tessere. "A Cosenza i tuoi sostenitori smentiscono quotidianamente la tua proposta politica congressuale. Altro che partito "pensante" e non "pesante". I tuoi sostenitori non ci stanno ad un congresso che sia un fecondo confronto delle idee". E' quanto scrivono cinquanta esponenti dei Giovani Democratici cosentini, tra segretari di circolo e dirigenti, in una lettera aperta a Matteo Renzi. "Sono impegnati - aggiungono - in una competizione che va ben oltre "la conta delle tessere", infatti, per loro il congresso sembra essere esclusivamente una "conta di soldi": una esibizione tesa a voler dimostrare chi ha più soldi a disposizione per finanziare pacchetti di tessere. E' il caso di Serra Pedace dove il Sindaco che si professa renziano ha pubblicamente pagato con assegno bancario un pacchetto di tessere. Ieri a San Sosti è stato sospeso il congresso del circolo per il fatto che il Sindaco di Acquaformosa, Giovanni Mannoccio, che ha presieduto alla Leopolda uno dei cento tavoli, questa volta invece di accogliere immigrati si è messo alla testa di un gruppo di facinorosi elettori di centrodestra che nelle recenti elezioni amministrative hanno manifestamente avversato l'attuale Sindaco del Pd e che reclamavano la tessera come una sorta di biglietto di prenotazione per il voto al candidato Laratta". "Al contrario - proseguono gli esponenti dei Giovani Democratici - della elezione del Segretario nazionale che avviene con primarie aperte agli elettori democratici, quella del segretario provinciale avviene solo con il voto degli iscritti. E' evidente, dunque, che i tuoi sostenitori vogliono stravolgere il carattere di uno svolgimento regolare del congresso provinciale. Insomma si vuole di fatto trasformare il congresso tra gli iscritti in una sorta di primarie aperte al costo di 15 euro per ogni voto. Si pagano le tessere in blocco con assegni o saldi da parte di qualche finanziatore che gira in lungo e in largo il territorio provinciale con cospicue somme di denaro contante in nome e per conto della "rottamazione". A Matteo Renzi chiediamo un tempestivo intervento per fare chiarezza e per pronunciare una netta dissociazione da questi fenomeni".

    Manoccio "Da GD deriva xenofoba". A Matteo Renzi "Ho appreso con stupore della lettera a te inviata da 50 segretari dei Giovani Democratici calabresi circa l'andamento dei congressi provinciali e del congresso non svoltosi a San Sosti, nella giornata di ieri, in cui mi si addebitano colpe e si scopre la mia vicinanza a "facinorosi elettori del centrodestra"". Lo afferma Giovanni Manoccio, Coordinatore tavolo 81 sull'accoglienza alla Leopolda e sindaco di Acquaformosa. "A prescindere - aggiunge - che l'essere di sinistra oppure di destra si misura sul pensiero e sulle buone pratiche quotidiane e non possono certo essere le elucubrazioni di alcuni,tra cui i nostri "famosi 50", che vivono la politica in modo virtuale, nel chiuso delle stanze ovattate e stantie delle segreterie politiche e credono di avere il monopolio delle parole del riformismo e della sinistra democratica. Questi giovani mentono sapendo di mentire sui fatti di San Sosti. Si è impedito il tesseramento a 40 giovani del luogo che hanno, per giorni, atteso l'apertura della circolo, lo stesso segretario sezionale ha ammesso il tutto alla presenza del sottoscritto e del candidato alla segreteria provinciale Luigi Guglielmelli, inoltre il segretario ha fatto la tessera a 12 nuovi iscritti con diritto di voto, ad altri 16 ha dato la tessera ma non voleva farli votare mentre altri 30 non ha fatto la tessera impedendo loro il voto". "Questi sono i fatti verbalizzati - prosegue Manoccio - anche dal garante del congresso e su questa deplorevole vicenda ho già prodotto ricorso alla commissione provinciale, regionale e nazionale. Aldilà delle beghe di congresso, mi interessa valutare la frase dei 50 firmatari sugli immigrati perchè sento puzza e una pericolosa deriva razzista e xenofoba. Del resto credo che pochi tra quei '50' conoscano immigrati o persone che fuggono dalle oppressioni, spero che la deriva "radical-fascistella" non assorbi completamente le menti di questi nostri giovani democratici". Qualche mese addietro ebbi a sostenere che molti di loro mi sembravano dei "polli di allevamento" che rispondono spesso a logiche imposte dall'alto e che stanno tentando di emulare i loro padri tutelari che negli ultimi 30 anni hanno governato la sinistra e le istituzioni della Calabria facendola diventare la cenerentola dell'Europa. Chi come me, seppur 'indegnamente', è stato alla Leopolda13, ha vissuto quel vento di cambiamento e di saperi e conoscenze che spazzerà via le tante ipocrisie e le tante posizioni di rendita con cui in Calabria da tanti anni si convive"

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