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    Parentela "Diga Melito esempio di malapolitica"

     

     

    Parentela "Diga Melito esempio di malapolitica"

    22 ott 13 ''La Diga sul fiume Melito rappresenta, forse, la più grande opera incompiuta della Calabria, la più grande diga del Mezzogiorno, una delle più estese d' Europa. Un progetto immenso, che avrebbe dovuto dar vita ad un invaso capace di fornire acqua potabile a mezzo milione di cittadini calabresi, produrre energia elettrica e costituire una meta turistica al pari di altri invasi artificiali in Calabria''. Lo afferma, in una nota, il deputato del Movimento 5 Stelle Paolo Parentela, che ha presentato sull'argomento un'interrogazione. ''Se ne parla - aggiunge - da più di mezzo secolo ed il progetto fu finanziato già 30 anni fa con oltre 500 miliardi di vecchie lire. Avevano addirittura stampato le cartine geografiche della Calabria con già disegnato il Lago Azzurro, che avrebbe preso vita dalla costruzione della Diga. Sono passati 30 anni, sono stati spesi soldi pubblici per iniziare i lavori, di cui soltanto il 10% ad oggi sono stati completati. Il Consorzio di Bonifica Ionio catanzarese, a cui fu affidata la gestione dell'appalto, è stato più volte al centro di aspre polemiche relative alla prosecuzione ed alla gestione dei lavori, su cui è in corso un'indagine portata avanti dal sostituto procuratore Domenico Guarascio. E poi ancora problemi tecnici relativi al progetto che hanno portato la Astaldi spa a rifiutare l'appalto, cittadini espropriati delle loro case (nel progetto sommerse dall'invaso) e che dopo 20 anni ancora continuano ad abitarle. Insomma, la Diga sul Melito non è solo una nobilissima incompiuta, ma è sinonimo di malapolitica e gestione clientelare degli appalti''. Parentela parla di ''silenzio assordante delle istituzioni e di necessità di proseguire i lavori sulla diga e chiede di ''fare luce sull'annosa vicenda, che tiene col fiato sospeso - afferma - i cittadini dei comuni interessati dalla sua costruzione. Sono stati spesi diversi milioni di euro per un'opera incompiuta che, nonostante le ripetute promesse da parte di ogni partito politico, difficilmente verrà ultimata. Intanto, la zona del cantiere è abbandonata a se stessa, senza neanche l'ombra di un custode a vigilare su macchinari dal valore di centinaia di migliaia di euro. Una vallata stupenda che oggi somiglia ad un immenso cratere lunare, dove anche il pascolo è vietato''. Nell'interrogazione Parentela chiede ai ministri Lupi ed Orlando ''di dare una risposta definitiva sull'effettiva possibilità di proseguire i lavori. Se così non fosse, perché mancano i finanziamenti o per altri motivi, che si proceda allora a bonificare l'area interessata dai cantieri per restituirla ai cittadini. Questa grottesca vicenda rappresenta l'emblema di quanto questa terra abbia sofferto e continui a soffrire per l'inefficienza di una classe politica inadeguata che avrebbe dovuto fare della Calabria una regione ricca di turismo, garantendo i servizi essenziali ai visitatori ed ai suoi cittadini. Il risultato invece è sotto gli occhi di tutti''.

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