Alfano a Reggio "Lotta alle cosche pilastro del Piano per il Sud"

11 ott 13 ''Dobbiamo sapere e ricordare a tutti che il pilastro principale del Piano per il sud è il contrasto alla criminalità organizzata''. A dirlo è stato il ministro dell'Interno Angelino Alfano, oggi a Reggio Calabria per partecipare alla prima di un ciclo di conferenze sulla criminalità economica organizzato dalla Regione. ''Da quando vi è la parola 'ndrangheta - ha aggiunto - nella legislazione, e questo fu fortemente voluto anche da me quando ero Ministro della Giustizia, vi è una identificazione precisa di questa comunità criminale, che è temutissima. E' chiaro che non dobbiamo cambiare e dobbiamo avere un'efficacia straordinaria, proseguendo quella strategia messa in campo che prevede l'arresto dei latitanti e il sequestro e la confisca dei patrimoni criminali. Su questo si fonda la strategia di aggressione alla criminalità organizzata''.

Serve rivolta culturale. Per contrastare le organizzazioni criminali "serve una rivolta culturale" anche per combattere il "ladrocinio di parole". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano intervenendo, a Reggio Calabria, ad un convegno sulle economie criminali. ''Ai ragazzi che sono qua - ha detto Alfano - dico che una battaglia culturale sulle parole va fatta in ogni dove. Le mafie hanno una radice da ladre perché rubano il futuro dei giovani, danneggiano l'immagine e la reputazione di intere regioni. Parole come amicizia, onore, famiglia, rispetto, sono violentate continuamente. Che onore hanno uomini che rubano un pezzo di fatica di un commerciante chiedendo il pizzo o che uccidono un altro uomo. Le loro non sono famiglie ma consorzi criminali. Dobbiamo riprenderci il presente per costruire meglio il futuro e contrastare quindi le mafie. Ma se non ci ripigliamo il senso di quelle parole, quel ladrocinio continuerà a produrre danni''.

Più rapporti con l'estero per perseguire crimine. ''In Italia abbiamo la normativa più avanzata per il contrasto della criminalità organizzata, ma lo sforzo è riuscire a firmare trattati e accordi internazionali per inseguire il criminale dove va ad operare''. Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano intervenendo al convegno sulle economie criminali organizzato dalla Regione Calabria. ''Servono - ha aggiunto - un'intelligence internazionale e rapporti con i Paesi esteri per uno scambio continuo di informazioni. Scambio che è fondamentale''.

Rendere produttive aziende confiscate. ''La sfida è che dopo il sequestro e la confisca, le aziende vengano restituite all'economia legale per dimostrare che la presenza dei boss al loro interno era un peso''. Lo ha detto a Reggio Calabria il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. ''Per ottenere ciò - ha aggiunto il Ministro - dobbiamo avere manager che le sappiano amministrare. Per questo abbiamo costituito un albo di manager. Ho grande fiducia nel mercato. Se funziona ha un sistema di regole che premia il merito''. Alfano ha poi sottolineato come ''i beni delle mafie debbano essere usati contro le mafie stesse'' e, al riguardo, ha ricordato che è stato costituito un conto corrente statale sul quale confluiscono le liquidità confiscate ai boss e che vengono utilizzate per finanziare i Ministeri dell'Interno e della Giustizia.

Bronzi opere incredibili. ''E' un lavoro straordinario su due opere incredibili''. E' stato questo il commento del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, dopo avere visitato i Bronzi di Riace ospitati in una sala del Consiglio regionale della Calabria in cui sono stati sottoposti a restauro in attesa di tornare nel rinnovato Museo Archeologico di Reggio. ''E' assolutamente incredibile - ha aggiunto - come 2.500 anni fa si sia potuto realizzare un lavoro su un metallo che nei tempi moderni ha una sua difficoltà lavorativa. Dobbiamo solo ringraziare tutti coloro che oggi hanno contribuito a riportarli all'antico splendore e spero davvero che possano essere visitati da tutti''.