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    Consiglio regionale approva legge sulla caccia ed altro

     

     

    Consiglio regionale approva legge sulla caccia ed altro

    21 mag 13 E' iniziata con l'esame abbinato, relatore Gianluca Gallo, dei progetti di legge inerenti il calendario venatorio regionale, modifiche alla legge regionale n. 8 del 1996, alla legge regionale n. 17 del 1996 e le norme per la tutela e la gestione della fauna selvatica e l'organizzazione ai fini della disciplina programmata dell'esercizio venatorio" la seduta del Consiglio regionale. In avvio di seduta, dopo la decisione di rinviare il question time alla seduta del 28 maggio, è stato votato ed approvato l'inserimento, proposto dal consigliere Candeloro Imbalzano, di un ordine del giorno urgente riguardante le osservazioni che il Consiglio regionale deve fornire alla Ue in tema di prodotti agricoli. Sempre Imbalzano ha ottenuto l'inserimento di una mozione per la realizzazione di una nuova strada di collegamento tra Scilla e Bagnara. Salvatore Magarò ha ottenuto l'inserimento di un ordine del giorno che sollecita il Parlamento nazionale a riconoscere attraverso una specifica legge, la lingua italiana dei segni. Il sottosegretario alle riforme Alberto Sarra, ha chiesto ed ottenuto il richiamo in Aula, per l'assegnazione alla Commissione competente, della legge per l'istituzione dell'Agenzia di Marketing territoriale eliminata dalla proposta di legge di Riforma degli Enti. Accolta anche la richiesta del consigliere Pd Nino De Gaetano che propone la costituzione di un tavolo di confronto a Roma, presente la Regione e le organizzazioni sindacali, per discutere del futuro dei lavoratori lpu-lsu della Calabria. Gianluca Gallo (Udc) ha chiesto ed ottenuto l'inserimento di un ordine del giorno che impegni la Giunta regionale ad un confronto con il Governo e l'Anas riguardante la realizzazione del tratto della SS106 ionica tra Roseto Capo Spulico e Sibari "sulla quale - ha spiegato - ieri il Presidente dell'Anas Pietro Ciucci ha dato notizia che attualmente non ci sono finanziamenti". Il Presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, preso atto di una decisione assunta in sede di Conferenza dei presidenti, ha chiesto ed ottenuto l'inserimento di un provvedimento legislativo riguardante le "Prestazioni d'opera professionale relative all'avvocature regionale", presentata a firma del consigliere Mario Magno.

    Approvata all'unanimità legge sulla caccia. E' stato approvato all'unanimità il testo abbinato dei progetti di legge inerenti il calendario venatorio regionale, modifiche alla legge regionale n. 8 del 1996, alla legge regionale n. 17 del 1996 e le norme per la tutela e la gestione della fauna selvatica e l'organizzazione ai fini della disciplina programmata dell'esercizio venatorio. "Un testo - ha spiegato il relatore Gianluca Gallo - che nasce dalla pressante esigenza di coniugare la conservazione e la tutela dell'ambiente con la corretta pratica venatoria. Nel nuovo testo è stata prevista, infatti, l'istituzione dell'Osservatorio faunistico venatorio regionale, quale primario organo di consulenza e indagine scientifica in materia venatoria. Altre novità rilevanti racchiuse nell'articolato - ha ggiunto Gallo - sono rappresentate dalla previsione di un apposito regolamento per la determinazione dei criteri di individuazione dei territori da destinare alla costituzione di aziende faunistico venatorie, nonché per la determinazione dei criteri per la realizzazione di miglioramenti ambientali, compresa la creazione di zone umide, stabilendo che la predisposizione dei piani faunistico-venatori provinciali avvenga con un congruo anticipo rispetto all'emanazione dei quello regionale e, comunque, non oltre il dieci maggio dell'anno di riferimento, aumentando da trenta a sessanta giorni il termine di diffida da parte delle Province". Gallo ha infine sottolineato "la scelta, inserita nell'articolato, di disciplinare dettagliatamente le procedure e le prescrizioni relative alla istituzione delle zone umide superficiali". In sede di dichiarazione di voto, sono venuti giudizi positivi dai rappresentanti di tutti i gruppi. Giovanni Nucera (Pdl) ha fatto notare come l'approvazione delle nuove norme "vada a colmare un vuoto legislativo che si protraeva da circa 18 anni, e lo adegui alle nuove esigenze del mondo sportivo. Ma é anche - ha aggiunto - una boccata d'ossigeno per un sistema che negli anni era diventato asfittico, ma che in passato aveva rappresentanto un importante voce di reddito dell'economia regionale". Nucera ha evidenziato "l'impulso che sarà dato all'attività economico-imprenditoriale, legata all'utilizzo del bene venatorio regionale; sistema nel quale sviluppare un'altra importante risorsa: il turismo". Il Segretario Questore ha concluso il suo intervento definendo l'odierna approvazione della legge "una ulteriore pagina positiva nella storia dell'attività legislativa del Consiglio regionale". Giudizi sostanzialmente analoghi, pur evidenziando diversi aspetti, sono venuti da Giuseppe Giordano (Idv) che ha evidenziato "il lavoro con un atteggiamento di partecipazione, svolto in Commissione, a favore di una legge che dà molto spazio ai miglioramenti ambientali, alla salvaguardia degli habitat che sono stati messi a rischio". Antonio Scalzo (Pd), nell'annunciare il voto favorevole del suo gruppo ha evidenziato la doppia valenza del provvedimento "che se da una parte regolamenta il settore, dall'altra si propone di dare assoluta salvaguardia all'ambiente ed all'ecosistema regionale". Di "armonizzazione" ha quindi parlato Pasquale Maria Tripodi (Misto), mentre altre conferme e giudizi positivi sono venuti da Mario Magno (Pdl).

    Altre pratiche approvate. Il Consiglio regionale, che ha concluso i suoi lavori, ha approvato il provvedimento legislativo riguardante le prestazioni d'opera professionale relative all'avvocatura regionale. L'assemblea ha approvato l'ordine del giorno proposto dal consigliere Imbalzano sulla realizzazione di una strada di collegamento mare-monti a servizio dei centri abitati di Scilla e Bagnara Calabra e di tutti i comuni limitrofi della fascia preaspromontana utilizzando i tratti autostradali in dismissione e i percorsi alternativi realizzati dalle imprese impegnate nei lavori di ammodernamento della A3. Analogo risultato per la mozione, sempre a firma Imbalzano inerente le osservazioni da inviare all'Unione europea in materia di prodotti agricoli, e l'ordine del giorno proposto dal consigliere Pd Nino De Gaetano sui lavoratori lsu-lpu della Calabria. Rinviata in Commissione, su proposta del Presidente del Consiglio Francesco Talarico, la definizione di un documento più articolato inerente l'avvio di un confronto con il Governo e l'Anas inerente le criticità da risolvere lungo il tracciato della SS106, superando, quindi, i contenuti dell'ordine del giorno del consigliere Udc Gianluca Gallo che faceva riferimento solo al tratto Roseto Capo Spulico-Sibari. Sul punto è scaturito un breve dibattito al quale sono ripetutamente intervenuti, il capogruppo Idv Emilio De Masi, Damiano Guagliardi (Federazione della Sinistra), Mario Magno (Pdl) e Giuseppe Giordano (Idv) che ha manifestato la necessità di dar vita ad una mozione "con un approccio ed una visione strategica più complessiva, e non ridotta ad una semplice e mera elencazione di interventi". "Quando si parla di 'corridoio 8' e 'Corridoio 1' - ha sostenuto Giordano - bisogna ragionare in un'ottica complessiva che consideri la Calabria come parte integrante di un sistema viario di livello transeuropeo". L'ultima votazione della giornata, ha riguardato, l'approvazione all'unanimità la proposta del consigliere Salvatore Magarò (Scopelliti Presidente), inerente l'appello al parlamento per il riconoscimento della Lingua italiana dei segni, Lis.

    Il consigliere regionale del gruppo Misto, Pasquale Tripodi, circa l'approvazione della nuova legge sulla caccia, ha espresso "sincero apprezzamento per le decisioni dell'Assemblea legislativa regionale che ha saputo cogliere, unitariamente, le esigenze non solo del mondo venatorio e del settore agricolo, ma anche di quanti hanno a cuore, ed i cacciatori fra i primi, la tutela e la conservazione dell'ambiente". "La nuova normativa, frutto di un largo confronto - aggiunge - con tutte le associazioni venatorie ed ambientaliste, introduce criteri di responsabilità nel governo del territorio, prima demandati esclusivamente alla legislazione nazionale. Infatti la legge istituisce l'Osservatorio faunistico venatorio regionale, con il compito di supportare la Giunta nella pianificazione dei piani provinciali sulla base di criteri di cui l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca sull'ambiente), garantisce la omogeneità e la congruità. Trova ampio risalto, inoltre, la possibilità di promuovere sul territorio forme di gestione programmata della caccia e i criteri di individuazione dei territori da destinare alla costituzione di aziende faunistico-venatorie, agro-turistico-venatorie e di centri privati di produzione della fauna selvatica allo stato naturale". "L'Osservatorio - prosegue Tripodi - nel quadro del potenziamento delle strutture tecniche dirette a qualificare l'intervento regionale in materia di caccia, assolverà al compito di predisporre lo studio della biologia delle singole specie animali nei loro rapporti con l'ambiente ai fini di un controllo costante e scientifico della fauna. Ma non solo, l'Osservatorio eseguirà i censimenti sulle specie cacciabili in via ordinaria e sulle specie cacciabili in deroga, sia durante la stagione venatoria che nel periodo di chiusura generale della caccia. Di particolare significato la nuova legge conferisce all'Osservatorio il parere preventivo per la istituzione di zone umide artificiali regionali, strutture che in Calabria sono praticamente inesistenti, e che in altre parti d'Italia concorrono a favorire le condizioni naturali per lo svernamento della fauna selvatica, come gli anatidi, mantenendo pressoché intatti siti ambientali seriamente compromessi dall'abbandono delle campagne o dalla dilatazione di aree urbanizzate". "La Calabria finalmente - conclude Pasquale Tripodi - ha deciso di assumersi le proprie responsabilità per il rilancio del territorio fornendo gli strumenti normativi utili per stimolare l'orientamento di investimenti privati in un settore che in altre realtà produce ricchezza e salvaguarda le tradizioni migliori"

    "La modifica della legge per la tutela e la gestione della fauna selvatica e l'organizzazione del territorio ai fini della disciplina programmata dell'esercizio venatorio approvata oggi dal Consiglio regionale, è un buon viatico per superare un dibattito quanto mai polemico e per nulla costruttivo sviluppatosi negli ultimi anni". Lo afferma in una dichiarazione il senatore Nico D'Ascola (Pdl). "Con l'istituzione - aggiunge - dell'Osservatorio faunistico venatorio regionale, organismo a carattere scientifico, si potranno effettuare studi e rilevamenti sulla migrazione della fauna selvatica migratoria e sulla stanziale, operando, di conseguenza, alla conservazione ed al miglioramento degli habitat senza cui nessuna attività di tutela delle specie potrebbe essere garantita. Il nuovo impianto normativo introduce inoltre la possibilità di realizzare zone umide artificiali regionali, un esperimento che ha già dato positivi risultati in altre regioni, preservando così la fauna migratoria e stimolando gli investitori privati ed istituzionali in un settore da cui è possibile trarre significativi sbocchi occupazionali".

    "L'approvazione della legge sulla caccia rappresenta una innovazione dopo una pausa durata quasi venti anni rispetto alla precedente normativa". Lo afferma in una nota il consigliere regionale dell'Idv, Giuseppe Giordano. "Il Consiglio regionale - aggiunge - ha colto in maniera larghissima la necessità di contemperare le esigenze del mondo venatorio, degli agricoltori e degli ambientalisti, tenuti insieme da un unico obiettivo: la salvaguardia della fauna, la conservazione e la ricostituzione degli habitat senza cui nessuna attività di salvaguardia delle specie può essere garantita. Una legge con cui si istituisce uno strumento nuovo, l'Osservatorio faunistico venatorio regionale, organismo a carattere scientifico che compirà studi e ricerche sulla migrazione della fauna selvatica, sulla consistenza delle specie, sui miglioramenti ambientali che saranno programmati. Un modo nuovo di vivere l'attività venatoria che apre anche concrete possibilità di sviluppo del comparto". "Infine, la nuova legge - conclude Giordano - prevede l'istituzione di un numero verde antibracconaggio e l'abbattimento del 50% della tassa regionale per gli ultra settantenni e per i giovani cacciatori fino a venti anni di età"

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