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    In Commissione regionale riordino gestione rifiuti

     

     

    In Commissione regionale riordino gestione rifiuti

    04 lug 13 La quarta Commissione consiliare, 'Assetto del territorio - Protezione dell'Ambienté, presieduta dal consigliere Gianluca Gallo (Udc), ha affrontato nel corso di una lunga seduta i criteri generali posti alla base di una proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale sul 'riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati'. Ai lavori, erano presenti l'assessore all'Ambiente, Francesco Pugliano e il dirigente generale del Dipartimento, ing. Bruno Gualtieri. "Si tratta di un impianto normativo organico - ha detto a conclusione dei lavori il presidente Gallo - che ha come obiettivo il superamento delle emergenze e delle criticità manifestatisi in tutti questi anni in un settore, come quello ambientale, su cui la Calabria ha puntato molte delle sue risorse per la salvaguardia e la promozione del territorio. L'assessore Pugliano e l'ing. Gualtieri hanno potuto confrontarsi in maniera efficace con la Commissione poiché è avvertita a livello politico-istituzionale la necessità di efficientare un sistema che non ha prodotto finora i risultati sperati con gravi ricadute sull'immagine della nostra terra e con i pericoli che derivano sotto il profilo sanitario. Dal dibattito, approfondito ed articolato, è emersa comunque la comune consapevolezza di chiudere i ponti con i metodi sino ad oggi sperimentati e di restituire agli enti locali il protagonismo delle responsabilità ed una più forte capacità di interlocuzione con la Regione". "E' venuto dunque il momento di aprire strade nuove e rimboccarsi le maniche, ognuno per la propria parte di responsabilità - conclude il presidente Gallo - affinché la Calabria si liberi dal laccio della logica emergenziale e consentire l'avvio di un processo civile e virtuoso, potenzialmente redditizio, del ciclo dei rifiuti urbani per liberarci da un passato che è stato un autentico fardello sotto il profilo dei costi economici e della funzionalità dei servizi". Ai lavori della Commissione hanno fornito il loro contributo i consiglieri: Domenico Talarico, Guccione, Chizzoniti, Morrone, Nicolò, Guagliardi, De Masi, Imbalzano, Giordano, Franchino, Tripodi, Magno, Crinò, Naccari, Scalzo e Vilasi.

    Deluso da superficialità gestione rifiuti. "Non mi sono lasciato sfuggire l'occasione dell'audizione dell'Assessore all'Ambiente Francesco Pugliano e del direttore generale dello stesso Dipartimento, Bruno Gualtieri, per chiedere con decisione lumi sulla notizia pubblicata dalla stampa locale secondo la quale una ditta lombarda interessata alla costruzione a San Ferdinando di un impianto pirolitico per il trattamento dei rifiuti, avrebbe trasmesso il relativo progetto proprio alla Regione avviando contestualmente le operazioni tese alle verifiche dell'impatto ambientale". E' quanto afferma, in una nota, il presidente della Commissione di Vigilanza, Aurelio Chizzoniti, componente della quarta Commissione consiliare, a conclusione dei lavori dell'organismo. "Ho contestato all'Assessore, al quale ribadisco stima e rispetto - prosegue Chizzoniti - che, per un verso afferma l'inutilità della seconda linea del termovalorizzatore di Gioia Tauro evidenziando come su questo versante la provincia di Reggio Calabria dispone di impianti in esubero rispetto alle esigenze effettive, al contrario di quella di Cosenza; per altro, subisce iniziative progettuali che si pongono in netto, stridente, quanto insanabile conflitto con la linea tracciata dalla Regione. Sono fortemente deluso e responsabilmente preoccupato per la superficialità che sta emergendo nella gestione politica di questa insidiosissima iniziativa pirolitica (nome nuovo, inganno vecchio) ormai tecnologicamente superata ed estremamente pericolosa per l'ambiente. Rispetto alla quale non si è registrato il benché minimo intervento pur essendo emersi chiari, quanto preoccupanti, fattori genetici del progetto (già presentato presso l'Amministrazione Provinciale reggina) predisponenti un percorso realizzativo che fin qui ha visto silente l'Assessorato regionale all'Ambiente". "Ho sollecitato quindi l'assessore ed il direttore generale - conclude Chizzoniti - ad uscire da ogni forma di equivoco che potrebbe pericolosamente alimentare ambiguità istituzionali che non giovano alla causa regionale in un momento in cui si cerca di razionalizzare l'intero settore dell'ambiente. La Calabria può avere bisogno di tutto, meno di un dissociatore molecolare, vecchio quanto il mondo, oggi spacciato per strabiliante quanto miracolosa conquista scientifica. Nulla di più falso"

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