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    Elezioni politiche, dichiarazioni

     

     

    Elezioni politiche, dichiarazioni

    22 gen 13 Nel nuovo quartier generale dell'Udc di Corso Mazzini, si è svolta la riunione dei Giovani Udc in vista delle prossime elezioni politiche nazionali. All'incontro erano presenti il Coordinatore Regionale del movimento nonché candidato alla Camera dei Deputati, Andrea Bruni, l'On. Roberto Occhiuto e l'Ass. Michele Trematerra, candidati rispettivamente alla Camera e al Senato. "Il Paese non può essere riconsegnato nelle mani di un bipolarismo che ha, nei contorni del populismo e della demagogia, avviato da decenni un percorso di decrescita della nostra economia nazionale. I Giovani moderati calabresi, con la ventata di aria fresca e salubre portata da Andrea Bruni in un clima politico attualmente arido e asettico, sono consapevoli che sia necessaria una mobilitazione per evitare che venga interrotto il processo di risanamento del sistema Italia, nazione per troppi anni ridicolizzata all'estero per colpa di esecutivi poco rispettosi del decoro istituzionale". E' quanto afferma il Coordinatore giovanile dell'Area Urbana Brutia, Enrico Morcavallo. "L'entusiasmo che anima il movimento di cui faccio parte rappresenta la vera forza del partito calabrese dell'Udc. La buona politica è quella che punta alla formazione di nuova classe dirigente ed in tale direzione non possiamo che essere soddisfatti dal comportamento attuato dai vertici locali e nazionali dell'Unione di Centro". Conclude Denise Plastina, responsabile giovani udc Cosenza.

    "E' andata: siamo alle mani sulla sanità. Siamo arrivati al pieno utilizzo delle strutture sanitarie al fine di raccogliere consensi elettorali". Lo affermano in una nota il deputato del Pd, Franco Laratta, ed il consigliere regionale Carlo Guccione. "Dopo il 'decreto Trematerra' - aggiungono - che utilizza l'ospedale di Acri ai fini meramente elettorali (lì si vota per le amministrative e prima ancora per le politiche che vedono un Trematerra in lista), con il quale si raccontano un cumulo di falsità agli elettori di quella cittadina, è la volta di San Giovanni in Fiore, dove è stato annunciato il 'Decreto Scilipoti'. Miracolo dei miracoli, il direttore generale dell'Asp di Cosenza, Scarpelli, si accorge che anche a San Giovanni in Fiore c'é un ospedale. Anzi c'era un ospedale, oggi ridotto ad una larva per scelta di Scopelliti. Dopo 3 anni di denunce, manifestazioni popolari, proteste e rivolte dei cittadini, l'Asp di Cosenza annuncia che 'intende investire sull''ospedale di San Giovanni in Fioré. Magari fosse vero. In realtà si tratta solo di fumo negli occhi. Solo promesse, nessuna risorsa prevedibile. Stupisce, e non poco, vedere il dott. Scarpelli, che pure in passato si era rifiutato di sostenere alcuni provvedimenti a favore dei precari, oggi si presta a volgari operazioni elettorali. Saremmo felicissimi vedere gli interventi a favore dei piccoli ospedali calabresi che stanno morendo. E su questo chiamiamo alla responsabilità Scopelliti e anche i Direttori generali per le loro competenze. Rispondano se hanno a cuore i piccoli ospedali e gli ospedali di montagna".

    "La presenza di Pasquale La Gamba nella lista del Pdl alla Camera è il riconoscimento del lavoro svolto da un giovane di ottime prospettive che si è sempre speso nell'interesse del centrodestra e per difendere i valori che il nostro schieramento incarna". Lo afferma il coordinatore provinciale del Pdl di Vibo Valentia, Nazzareno Salerno. "Il nostro partito - aggiunge - è schierato al suo fianco per portare avanti questa nuova battaglia e per ottenere un risultato di rilievo. Il Pdl ha deciso di investire sulle sue risorse migliori, sulle sue energie più fresche, su chi è determinato a concretizzare un programma di rinnovamento per far crescere l'Italia, su chi ha dimostrato affidabilità e serietà. Proprio dall'esigenza di puntare su chi è in grado di poter rappresentare al meglio gli elettori, condividendone i valori di fondo e lo spirito per affrontare le difficoltà imposte dalla particolare fase storica, è nata la scelta di Pasquale La Gamba, esponente impegnato sul territorio e animato dalla voglia di dare delle risposte alla comunità di appartenenza. Nella convinzione che anche stavolta la nostra coalizione riuscirà a conquistare la maggioranza, potendo così realizzare i progetti che generano benefici per gli italiani, ci apprestiamo a condurre una campagna elettorale ricca di contenuti e caratterizzata da uomini che vogliono ammodernare un sistema superato dai tempi ed ormai inadatto per affrontare sfide sempre più complicate con risorse sempre più esigue. Il Pdl è certo che Pasquale La Gamba saprà far valere le istanze del Vibonese interpretando un modo nuovo di fare politica e riavvicinando così i cittadini alla gestione della cosa pubblica".

    "Appare evidente a tutti che le liste presentate dal PDL per le prossime politiche sono ben lontane dall'essere liste pulite", afferma Laura Garavini, capogruppo Pd nella commissione Antimafia. "Si è volutamente drammatizzata la vicenda Cosentino per cercare di coprire tutti gli altri nomi di candidati presenti nelle liste in tutta Italia che hanno avuto ed hanno problemi con la giustizia: ci sono condannati in via definitiva per reati gravissimi, persone sotto processo per reati che hanno favorito le mafie, parlamentari uscenti inquisiti per favoreggiamento, c'é il sindaco uscente di Reggio Calabria premiato per aver subito uno scioglimento per mafia ed aver contribuito allo sfascio economico, e poi ci sono, soprattutto in Calabria, personaggi citati in numerose operazioni di polizia come vicini alle cosche della 'ndrangheta. Un elenco cosi' lungo - conclude - che solo pensare di spacciare le liste per un'operazione di moralizzazione è pura comicità, cosa in cui sappiamo che Berlusconi eccelle."

    "Comprendiamo lo stato di prostrazione e di imbarazzo di Scopelliti per il fatto che Berlusconi e Verdini hanno bocciato la sua candidatura e in compenso hanno rifilato al Pdl calabrese quella di Scilipoti, che tutti gli altri coordinatori regionali del Pdl in Italia hanno avuto la dignità di respingere". Lo afferma, in una nota, Alfredo D'Attorre, commissario regionale in Calabria del Pd e candidato alla Camera. "Voglio ribadire, inoltre - aggiunge - il significato della presenza di Bersani a Catanzaro, che, nella piena consapevolezza della difficoltà di questa sfida elettorale parziale, è stato un generoso atto di sostegno ad un candidato giovane e capace e insieme un gesto di rispetto e di attenzione nei confronti del Comune capoluogo di Regione. A Sergio Abramo va il nostro augurio di un lavoro proficuo nell'interesse della città e l'auspicio che sappia coinvolgere Salvatore Scalzo e le forze che lo hanno sostenuto in una corretta dialettica democratica a beneficio dell'intera comunità catanzarese". "Per quanto mi riguarda - conclude D'Attorre - da deputato sarò a disposizione, assieme a Salvatore Scalzo, che guiderà l'opposizione in Consiglio comunale, per assicurare alla città un rapporto costante e utile con il Parlamento e il Governo nazionale. In particolare nell'ipotesi più che probabile che quest'ultimo, dopo il voto del 24 e 25 febbraio, sia guidato da Pier Luigi Bersani".

    "L'unica cosa che interessa a Mario Monti è tutelare gli interessi delle banche e delle lobby, l'ultimo regalo ai poteri forti il Presidente del Consiglio lo ha fatto introducendo nel Decreto Sviluppo aiuti di Stato per le lobby delle concessioni autostradali." Lo afferma in una nota Domenico Scilipoti, candidato al Senato per il Pdl. "Monti - conclude - invece che pensare a provvedimenti per sostenere le famiglie in difficoltà, termina la sua esperienza di Premier confermando che il suo unico obiettivo in questi 13 mesi è stato quello di compiacere le banche".

    "Il quadro è ormai chiaro. Berlusconi si presenta al Nord col fronte della Lega e al Sud con le frattaglie neofasciste e alcune liste di comodo, per sfruttare al massimo la trappola del Porcellum". Lo sostengono, in una dichiarazione, Aldo Pugliese, della Consulta regionale Patto per il Sud e per le Riforme, e da Tonino Perrelli, segretario nazionale Patto per il Sud e per le Riforme. "La purga di alcuni 'impresentabili' dalle sue liste - proseguono - non lo libera dal condizionamento delle forze torbide legate alla criminalità organizzata, al Sud come al Nord. Ciò pone a tutti l'obbligo di darsi una regolata e di far prevalere il senso di responsabilità sugli egoismi e gli interessi di parte pur legittimi e in altre circostanze giustificabili. Monti sembra aver compreso il pericolo del 'pifferaio' in campo e corregge il tiro della sua lista civica. Si può dire altrettanto degli arancioni? Il 'cupio dissolvi' a sinistra non sembra finire mai. La perdita di qualche milionata di voti e la 'bella morte' cercata e ottenuta nella scorsa legislatura a tutto vantaggio del 'Piffero', dovrebbero avere insegnato qualcosa. Sicuramente hanno insegnato qualcosa a Vendola, che si fa carico di una Sinistra di governo, non parolaia e populista. Il Pd ha compiuto passi importanti, che meritano fiducia e consenso; ma sono solo i primi passi di un cammino ancora tutto da percorre: in campo politico, con atti concreti e riforme che assicurino ai cittadini di contare sempre di più e alla Casta e agli apparati di contare sempre di meno; in campo economico, che assicurino al Sud e alla sua disperazione la centralità necessaria per il rilancio dell'economia dell'intero Paese; nel campo dei diritti civili, che assicurino pari dignità a tutti i cittadini,senza discriminazioni di sesso, religione, razza come vuole la Costituzione. Il cammino della speranza, che si è aperto non si richiuda e non duri soltanto lo spazio di una campagna elettorale. Per questo il consenso e la fiducia, si! Ma critica e vigilante. E' questo l'impegno del Patto per il Sud e per le Riforme, che non ha chiesto posti in lista, ma chiede al Pd e a Bersani di tenere ferma la barra sugli obiettivi indicati per un Italia più giusta".

    "Un giusto riconoscimento per un uomo politico affermato ed esperto che da anni, si è fatto conoscere per il suo impegno verso il Bene Comune di questo territorio". Lo afferma, in una nota, il circolo di Sel di Morano calabro. "La nostra campagna elettorale si fonderà sulla difesa dei diritti universali di cittadinanza in uno Stato Democratico e Solidale, principi costituenti che da un ventennio sono soggetti ad attacchi e deleggittimatizioni dalle politiche liberali e conservatrici delle destre e dell'antipolitica. Parleremo di sanità pubblica come un diritto acquisito, anche per noi che viviamo sul Pollino, portando programmi alternativi a quelli dei nostri avversari, dove alla base di ogni ragionamento troviamo un posto letto per seggio elettorale. Siamo convinti che con Francesco Di Leone, il cittadino possa scegliere da che parte stare, se stare con candidature di merito, di serietà e di responsabilità, legate ai valori fondamentali della sinistra, o restare dalla parte delle 'mummie appoltronate', che da decenni stanno governando affianco ai poteri forti".

    "La mia candidatura è al servizio di un ambizioso progetto che condivido in toto e di persone che stimo e spero davvero che possa aprirsi una nuova pagina per la Calabria e per la mia Reggio". Lo afferma, in una nota, l'avvocato reggino Paolo Zagami candidato alla Camera per Scelta Civica - Con Monti per l'Italia. "Dopo avere viaggiato tanto per il mondo - aggiunge - ho accettato senza pensarci un attimo la proposta del Presidente Monti, che da un lato mi carica di responsabilità ma dall'altro mi onora ed inorgoglisce. E' infatti finalmente nato un qualcosa di nuovo che rappresenta il punto di incontro tra il mondo dell'imprenditoria e delle professioni ed il mondo cattolico e che si autotasserà senza dunque chiedere alcun rimborso. A dimostrazione di quanto crediamo in questo progetto, per tutti i cittadini di Reggio che vogliono confrontarsi con noi e con le nostre idee abbiamo immediatamente messo a disposizione un coordinamento provinciale nel cuore della città".

    "E' stato un errore non presentare le liste del Pri in Calabria e la responsabilità ricade tutta intera sui dirigenti calabresi del partito". Lo sostiene, in una dichiarazione, il segretario nazionale del Pri, Francesco Nucara. "Il Pri - aggiunge Nucara - non farà mancare il sostegno politico alla Giunta regionale presieduta da Giuseppe Scopelliti. Ma il problema oggi non è questo". Nucara, che precisa di essere iscritto al Pri a Reggio Calabria, rende noto che convocherà "un'assemblea di tutti gli iscritti calabresi per dire loro che difficilmente si potrà votare una lista in cui è candidato Domenico Scilipoti. E' vero che al ridicolo non c'é mai fine. Ho sempre sostenuto che non mi sarei ricandidato e l'ho anche detto a Silvio Berlusconi e Denis Verdini". "Tra qualche giorno - dice ancora Nucara - decideremo chi sostenere. Non si può e non si deve fare confusione tra problemi regionali e nazionali. L'amarezza vera è che tutto il mondo laico (repubblicani, liberali, radicali) rimarrà fuori dal Parlamento. Complimenti agli astri nascenti che presto diventeranno stelle cadenti".

    Aurelio Misiti non compare tra i candidati al Parlamento della Calabria."Ho ritenuto - dice - che sette anni di presenza in Parlamento siano già troppe. Il nostro Parlamento, pur essendo il luogo principale dove si esercita la democrazia in un Paese occidentale, ha perduto purtroppo le prerogative originali assegnate dalla Costituzione di essere il centro di elaborazione e approvazione delle leggi, e si limita ormai a ratificare ciò che viene elaborato e deciso dall'Esecutivo di sinistra, di destra o tecnico che sia. Molte sono state le proposte parlamentari non approvate in questa legislatura che meritavano di diventare legge ma dubito molto che nella prossima si potrà cambiare l'andamento sopra descritto se non si riesce a modificare la Costituzione in alcuni punti essenziali come la composizione delle Camere, il bicameralismo perfetto, i poteri del Presidente del Consiglio e di quello della Repubblica. Ma per fare ciò necessita che la XVII legislatura diventi costituente e di breve durata". Sui candidati presentati dai partiti "il quadro almeno in Calabria non è esaltante.Sarei stato - dice - molto più soddisfatto se le personalità scelte avessero avuto un maggior peso specifico nella società calabrese e italiana al fine di poter influire con autorevolezza sulle decisioni dei Governi a favore del Mezzogiorno d'Italia. Apprezzo comunque quei partiti come il PdL di Berlusconi e il Pd di Bersani che comunque hanno trasmesso un messaggio all'opinione pubblica candidando personalità non compromesse nel campo giudiziario. Noto con soddisfazione che i due partiti di massa, più vulnerabili per ragioni oggettive, hanno scelto con coraggio di non presentare i cosiddetti "incandidabili", cioé persone che, pur non avendo subito condanne definitive, abbiano però pendenze pesanti di giustizia penale. Per prendere qualche voto in più, ammesso che ciò si verifichi, i piccoli partiti tutti e perché no Grande Sud, sono propensi a non procedere a indagini e verifiche sulla eticità dei candidati. Il tentativo di Mpa di Lombardo, di Grande Sud di Micciché e di altre piccole formazioni, non ha raggiunto lo scopo di unificarsi in un vero partito del Sud, con un proprio programma ideale ed economico, per rompere il monopolio nordista; prova né è che, dopo la sconfitta netta di queste formazioni in Sicilia, non hanno potuto fare altro che tornare alla casa madre del PdL per poter sopravvivere. E il bello è che si sono adeguati alle richieste provenienti, non certo dalla parte migliore del PdL, di aiutare questo partito a impedire una maggioranza stabile nei due rami del Parlamento. Sono invece d'accordo in questo caso con il presidente Berlusconi, il quale ripetutamente invita gli italiani a votare PdL o Pd proprio per assicurare la governabilità completa del Paese e consentire a chi vince di riformare finalmente parti importanti della Costituzione e sconfiggere definitivamente un apparato burocratico che tende sempre a rendere suddito il cittadino, specialmente quello onesto".

    "Le parole espresse dalla presidente dell'associazione Riferimenti Adriana Musella circa la chiusura da parte del Partito Democratico all'antimafia e il successivo plauso invece alla proposta offerta dal Pdl e Monti superano abbondantemente il senso della decenza e creano in tutti noi un senso di sgomento e di ilarità per le affermazioni che ha reso". Lo afferma, in una nota, Antonio Castorina, componente della segreteria nazionale dei Giovani Democratici e responsabile Legalità ed enti locali. "Il messaggio che vuole essere veicolato all'opinione pubblica dalla presidente Musella - aggiunge - è talmente disconnesso che non può essere preso sul serio. Da tempo il Partito Democratico si propone come una forza politica che basa il suo agire sui principi della Legalità e della trasparenza, dentro le liste del Pd in Calabria e in generale in tutta Italia sono state scelte personalità come Doris Lo Moro, Marco Minniti o Piero Grasso che hanno caratterizzato il loro impegno su valori e principi che sono la carta di identità di quella che a breve sarà la forza che guiderà il paese e che otterrà la maggioranza dei consensi in Calabria e nell'intera penisola e che manderà a casa in modo netto una destra che nella nostra regione ci ha rubato il futuro". "Insieme - prosegue Castorina - a quella che sarà la prossima deputazione parlamentare la forza legalitaria del Partito Democratico si avvarrà di una folta schiera di amministratori che da tempo caratterizzano il loro impegno per una terra che ha bisogno di riscatto e la cui zona grigia che emerge dai noti fatti di cronaca ora mai riportati anche dai maggiori media nazionali merita un reale chiarimento".

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