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Gentile "Nelle nostre liste rigore morale e garantismo"

04 gen 13 "Nelle nostre liste coniugheremo rigore morale e garantismo, perché il rispetto per l'etica è cosa diversa dal giacobinismo che non ci appartiene e mai ci apparterrà". Lo afferma in una nota il senatore e vice coordinatore regionale vicario del Pdl della Calabria, Antonio Gentile. "Chi cavalca la tigre della vulgata giacobina - aggiunge - e chi invoca un calvinismo politico non ha alcun rispetto della magistratura, né dei cittadini. Le nostre battaglie non saranno solo quelle di una riforma dell'economia del Paese, ma anche di una socialità che viene compressa e vista, da molti settori anche mediatici, come un orpello inutile e un residuo arcaico. Per questo abbiamo presentato in Calabria una proposta di legge che presto sarà approvata sul precariato e per questo riteniamo che temi come la lotta alla pedofilia e la tutela dell'infanzia, la revisione di un'assistenza sociale ingessata dalle logiche dello spending review, la questione insoluta dei malati cronici debbano entrare di prepotenza nel dibattito elettorale". "Le primarie del Pd - prosegue Gentile - mi sono sembrate preconfezionate e ci sono dichiarazioni di esponenti autorevoli del Pd che le commentano. Amato ha ragione quando definisce Berlusconi ancora un leone. Sta dimostrando ancora una volta di avere una vitalità straordinaria e aveva riportato l'Italia al centro di interscambi internazionali che avrebbero garantito miliardi di euro alle nostre imprese: la sua discesa in campo ha già fatto conquistare cinque punti al partito : Bersani ha cantato vittoria troppo presto. Mi ricorda uno dei miei idoli sportivi (ma non per talento ) Jonn Mcroe che a Parigi nel 1984 stava vincendo due set a zero e 4-1 nel terzo e poi subì una rimonta storica perdendo al quinto".