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    Comune Catanzaro, botta e risposta Tallini-Pisano su voto inquinato

     

     

    Comune Catanzaro, botta e risposta Tallini-Pisano su voto inquinato

    05 set 12 "Il grande bluff della sinistra é stato scoperto. Le verifiche della Prefettura sulle sezioni indicate dal Tar hanno totalmente sgonfiato il teorema delle 'illegalita' diffuse' che avrebbero inquinato il voto di Catanzaro". E' quanto afferma, in una nota, il capogruppo del Pdl a Comune di Catanzaro e assessore regionale Domenico Tallini. "Le centinaia di schede 'scomparse nel nulla' nei seggi, denunciate dalla sinistra nei suoi avventurosi e incauti ricorsi - prosegue Tallini - sono per miracolo ricomparse e i conti tornano nella stragrande maggioranza delle sezioni. Si era partiti da 39 sezioni contestate, poi scese a 21 per decisione del Tar, mentre oggi bisogna solo chiarire alcuni aspetti su appena 5 sezioni. Quando nelle prossime sedute la commissione prefettizia avrà modo di effettuare gli ulteriori chiarimenti sulle cinque sezioni, il numero delle schede autenticate e non utilizzate, già sceso a meno di 40, scenderà ulteriormente, forse nemmeno arriverà alle dita di una mano, per la grande delusione della sinistra. Per meglio fare capire l'infondatezza e la strumentalità dei ricorsi, basta citare l'esempio clamoroso della sezione numero 70 dove, secondo i legali della sinistra, sarebbero mancate all'appello ben 204 schede vidimate e non utilizzate. Una semplice verifica della commissione ha appurato che le 204 schede erano regolarmente nell'apposita busta. E ancora alla sezione 26 dove secondo la sinistra mancavano 119 schede, mentre dalla verifica è risultato che sono state restituite 204 schede che è il numero esatto che risulta dalla differenza tra le schede complessivamente autenticate e quelle scrutinate. Alla sezione 11, altro esempio, i ricorrenti lamentano che nel verbale non erano state indicate le schede autenticate e non utilizzate: dalla verifica è risultato che sono state restituite 129 schede (128 regolari + 1 non regolarmente autenticata ma comunque restituita) che è il numero esatto che risulta dalla differenza tra le schede complessivamente autenticate e quelle scrutinate; quindi non è sparita nessuna scheda". Alle posizioni di Tallini controbatte Giuseppe Pisano di Sel. "Tallini, nel corso della verifica di ieri - dice - non era presente, e chi lo ha rappresentato evidentemente gli ha riferito male, ed inoltre, con tutta evidenza, non ha nemmeno letto il verbale rilasciato, all'esito della verifica elettorale, dalla commissione prefettizia. Io, nella mia qualità di ricorrente, c'ero, insieme ai miei avvocati. E, fermo restando che ogni decisione dovrà essere adottata dal Tribunale Amministrativo, cui io insieme al Pd e a Scalzo e Sel ci siamo rivolti, non vi è dubbio, nonostante le erronee dichiarazioni di Tallini, che, al momento, la prima fase della verifica ha confermato l'esistenza di gravi irregolarità che hanno viziato la competizione elettorale e l'esito del voto. Ed infatti, la verifica di ieri ha detto che i numeri non coincidono e che mancano schede in molte (9) delle 17 sezioni esaminate (nella sezione N. 4 mancano oltre 30 schede). Cos'altro doveva accadere per fare capire a Tallini che nel meccanismo elettorale molte cose si sono svolte in modo anomalo non è dato capire. Ma tant'é". "Vi è, inoltre, che la verifica elettorale, a parte le irregolarità già riscontrate - sostiene ancora Pisano - proseguirà per altre tre sedute, e dovranno essere esaminati altri aspetti ed altre sezioni tra cui la famigerata sezione 85. Come possa Tallini, nonostante la chiarezza dei riscontri effettuati, cantare vittoria, non è dato capire, se non pensando che il suo unico fine sia quello di incoraggiare i suoi che, pian piano, udienza dopo udienza, verifica dopo verifica, si stanno perdendo d'animo e cominciano a guardarsi intorno. Tallini, inoltre, nella sua nota, ha gettato fango, senza fare nomi, sul collegio difensivo dei ricorrenti, accusandolo, senza ragione, finanche di protervia e arroganza, e, pertanto, alla luce di tale atteggiamento totalmente oltraggioso, sono a chiedere all'avv. Iannello, che è costituito in giudizio per il Comune di Catanzaro, nella sua veste di Presidente di tutti gli Avvocati di Catanzaro, di respingere l'attacco diffamatorio e infangante, che lede tutti gli avvocati e il loro ruolo di garanzia, perpetrato da Tallini e di esprimere solidarietà al nostro collegio difensivo".

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