Tassone "Su Province Regione ha scelto di non scegliere" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Tassone "Su Province Regione ha scelto di non scegliere"

30 ott 12 "La politica calabrese, ancora una volta, ha preferito non assumersi le proprie responsabilità rispetto alle richieste del Governo di pronunciarsi in merito al riordino delle Provincie, che sarà probabilmente discusso nelle prossime ore in Consiglio dei Ministri. La Regione Calabria, che aveva il compito di indicare al Governo la strada da seguire, ha prodotto un documento pilatesco, dove in sostanza si sceglie di non scegliere". Lo sostiene, in una dichiarazione, il segretario provinciale di Catanzaro dell'Udc, Gianluca Tassone. "Il pallino ora - aggiunge - passerà al Governo che, in assenza di indicazioni ufficiali, procederà secondo criteri che, ovviamente, non terranno conto dell'orientamento dei territori interessati. Oggi si cercano di scongiurare decisioni poco equilibrate e la politica si interroga sulle responsabilità che hanno portato all'appiattimento di un'intera classe dirigente rispetto a decisioni importanti che riguardano fortemente lo sviluppo futuro dei territori e di tutta la nostra regione. Sarà il Governo, quindi, a decidere del nostro futuro, del futuro di una Regione che non ha saputo tutelare il suo territorio, perché ha cercato di mantenere equilibri politici che assicurano la tenuta, nel breve periodo, di tutto il sistema, ma che rischiano di provocare alla lunga incongruenze e un clima destabilizzante. Speriamo che possa esserci un equilibrio nella scelta del Governo, perché è chiaro che in Calabria si vuole mantenere lo status attuale, ma se questo non é possibile è bene trovare, in maniera responsabile, una soluzione che possa essere largamente condivisa e che non rischi di danneggiare i territori in futuro". "Auspichiamo che le tante energie positive presenti nel panorama politico calabrese - dice ancora Gianluca Tassone - possano mediare, presso il Governo, per adottare una soluzione equa. Forse siamo fuori tempo massimo. Certo l'augurio più grande è che per i prossimi appuntamenti i nostri rappresentanti in regione possano trovare lo stimolo necessario per rappresentare realmente le necessità del popolo calabrese: le battaglie fatte fuori dalle sedi istituzionali preposte suonano quasi come mera propaganda verso un popolo confuso che non si riconosce più nella propria classe dirigente".