Non passa bilancio Provincia Vibo, si va verso scioglimento Ente

29 ott 12 Il bilancio di previsione non ha passato l'esame del Consiglio provinciale di Vibo Valentia, circostanza, è scritto in un comunicato dell'Ente, che determina l'automatico scioglimento dell'assemblea e la caduta dell'Amministrazione provinciale. Il bilancio è stato bocciato con 12 voti contro 11. "Neppure le dimissioni del presidente Francesco De Nisi, consegnate questa mattina al segretario generale dell'Ente con l'incarico di protocollarle al termine della seduta - è scritto nella nota - sono state sufficienti a sciogliere il nodo inestricabile rappresentato dall'approvazione del documento contabile. L'opposizione ha comunque voluto cogliere il risultato politico a portata di mano, nonostante gli allarmi lanciati dal presidente in merito agli effetti che la dichiarazione di dissesto, consequenziale alla mancata approvazione del bilancio, potrebbe innescare nei confronti dei dipendenti dell'Ente, molti dei quali potrebbero essere dichiarati in esubero e avviati alla mobilità". Sulla questione, prosegue la nota, si era già consumato sabato scorso un polemico botta e risposta tra i coordinatori provinciali del Pdl, Nazzarero Salerno e Alfonsino Grillo, e il presidente De Nisi, "con i primi a chiedere le sue dimissioni in cambio del via libera al bilancio attraverso la presumibile astensione dei consiglieri del proprio partito. 'Offerta' rispedita al mittente, perché definita dal presidente una vera e propria estorsione politica. Tanto più che De Nisi aveva già annunciato la propria intenzione di dimettersi, qualunque fosse stato l'esito del Consiglio sul bilancio. Quello di oggi, infatti, era l'ultimo giorno utile per lasciare la carica di presidente della Provincia e rimuovere così la propria ineleggibilità nella prospettiva di una candidatura parlamentare alle prossime elezioni politiche".

Consiglio non approva Bilancio. Il Consiglio provinciale di Vibo Valentia, riunitosi oggi, non ha approvato il Bilancio. Sul mancato via libera al documento contabile interviene il coordinatore provinciale del Pdl, Nazzareno Salerno. "La bocciatura del bilancio da parte del consiglio provinciale - sostiene Salerno - rappresenta il naturale epilogo di un percorso caratterizzato dal permanere di enormi difficoltà e da un immobilismo che ha aggravato i problemi anziché risolverli. L'amministrazione provinciale non è riuscita a risollevare le sorti di un ente condizionato da sofferenze finanziarie e da una serie di contraddizioni politiche che hanno sgretolato una maggioranza che ha cercato mille appigli per resistere e sopravvivere e non certo per gestire al meglio la cosa pubblica. Il centrosinistra, lontano dal formare una compagine compatta e proiettata verso la realizzazione di un concreto piano di sviluppo, non ha saputo governare i processi che hanno interessato il territorio, forse perché troppo impegnato nel combattere se stesso e tenere a bada le richieste delle sue correnti". "Come Pdl - prosegue Salerno - abbiamo invitato il presidente De Nisi a rassegnare le dimissioni prima della seduta, ma egli ha preferito insistere con le sue logiche e abbandonarsi ad accuse che riflettono il suo modo di agire e non certo quello del partito al quale appartengo. De Nisi dovrebbe cercare di non sfuggire alle sue responsabilità additando nemici immaginari e spiegare ai cittadini perché il bilancio predisposto non ha avuto i numeri per l'approvazione. E vale la pena ricordare che, secondo le più elementari regole della politica, i voti favorevoli dovevano essere quelli di chi ha vinto le elezioni e non quelli di chi, come minoranza, ha ricevuto il mandato per vigilare". Per il coordinatore provinciale del Pd di Vibo Michele Mirabello "la mancata approvazione del bilancio da parte del Consiglio Provinciale è un atto di gravissima irresponsabilità da parte di un centrodestra che, in ossequio al diktat dei consiglieri regionali Nazzareno Salerno ed Alfonso Grillo si è macchiato stasera di colpe indelebili nei confronti dei cittadini e di un territorio già di per sé povero ed in eterna emergenza. Probabilmente - prosegue Mirabello - sarà questo l'ultimo atto della breve esperienza della Provincia di Vibo Valentia, ma si tratta di un atto che di certo non resterà agli annali per la lungimiranza politica, per la responsabilità, per la capacità di una classe politica, quella del centrodestra vibonese, di orientare i propri comportamenti al benessere collettivo, alla crescita del territorio. Una pagina di storia si chiude nel modo più mesto, con l'ennesima mortificazione di questa provincia. I consiglieri che stasera hanno bocciato il bilancio dell'Ente si sono assunti una grande responsabilità nei confronti dei cittadini vibonesi, dei lavoratori dell'Ente, dei precari che rischiano di pagare a caro prezzo e sulla propria pelle scelte politiche utilitaristiche e scellerate, che rischiano di subire un ulteriore schiaffo a causa di chi ha letteralmente giocato con le istituzioni. D'altro canto, lo spettacolo offerto da un folto gruppo di trasformisti che hanno lasciato il centrosinistra pur avendo ricevuto uno specifico mandato da parte degli elettori non è dei più edificanti, proprio in tempi come questi, in cui il malessere dei cittadini per la politica si fa ogni giorno più forte".