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    Consiglio regionale chiede deroga al Governo su Province calabresi. I lavori

     

     

    Consiglio regionale chiede deroga al Governo su Province calabresi. I lavori

    24 ott 12 Il governo Monti conceda una deroga per il mantenimento dell'attuale organizzazione delle Province calabresi. E' quanto chiede un ordine del giorno approvato oggi a Reggio Calabria dal Consiglio regionale della Calabria con il solo voto contrario del dipietrista Giuseppe Giordano. Il testo del documento, letto in aula dal presidente dell'assemblea, Francesco Talarico, "approva e sostiene la decisione della Giunta regionale di adire la Corte Costituzionale sul decreto legge 95/12 e della successiva legge di conversione e di tutti gli atti che, in violazione del dettato costituzionale, intervengono sulla soppressione e la razionalizzazione delle Province e ribadisce la volontà di mantenere invariato il numero delle Province". "Si tratta di un ulteriore segnale importante - ha sostenuto nel suo intervento il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti - per ricercare soluzioni utili e funzionali per la Calabria riuscendo a contenere tendenze e spinte, seppure legittime, che emergono dal territorio. Oggi abbiamo raggiunto un picco importante di sensibilità politica. E questo ci rende anche più forti nel sostenere le nostre richieste". "Per noi - ha aggiunto Scopelliti - ci sono questioni di straordinaria importanza, con interi territori che corrono il rischio di rimanere sguarniti dalla presenza delle articolazioni periferiche dello Stato, che contribuirebbero ad un ulteriore e più complessivo indebolimento delle istituzioni. Noi non abbiamo bisogno né che lo Stato si presenti debole, né tantomeno di conflitti che non servono a nessuno, anzi, stiamo lavorando con assoluto impegno per aggregare e tenere unita questa nostra regione. Ecco perché simili provvedimenti del Governo non ci aiutano obiettivamente, e da qui il ricorso alla Consulta e la richiesta di deroga al Governo contro scelte che elevano il rischio di tenuta della democrazia in tanti territori".

    Governo conceda deroga su Province. Il Consiglio regionale ha approvato, con il solo voto contrario del consigliere Giuseppe Giordano (Idv), un ordine del giorno letto in aula dal presidente del Consiglio Francesco Talarico con cui si chiede al Governo una deroga per mantenere l'attuale organizzazione delle Province calabresi. "L'ordine del giorno - ha detto Talarico - è frutto di un intenso lavoro svolto dalla conferenza dei capigruppo nel corso del quale è prevalso il senso di forte unità e non le piccole convenienze che potrebbero emergere dal territorio". "Si tratta di un ulteriore segnale importante - ha sostenuto nel suo intervento il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti - per ricercare soluzioni utili e funzionali per la Calabria riuscendo a contenere tendenze e spinte, seppure legittime, che emergono dal territorio. Oggi abbiamo raggiunto un picco importante di sensibilità politica. E questo ci rende anche più forti nel sostenere le nostre richieste". Scopelliti, inoltre, ha affermato che "l'idea originaria di azzerare tutte le Province, con il relativo trasferimento delle funzioni ai Comuni e alle Regioni poteva avere un senso. Altra cosa è, invece, far emergere l'idea che si voglia salvare questa o quella Provincia. Inoltre per noi ci sono questioni di straordinaria importanza, con interi territori che corrono il rischio di rimanere sguarniti dalla presenza delle articolazioni periferiche dello Stato, che contribuirebbe ad un ulteriore e più complessivo indebolimento delle istituzioni. Noi non abbiamo bisogno né che lo Stato si presenti debole, né tantomeno di conflitti che non servono a nessuno, anzi, stiamo lavorando con assoluto impegno per aggregare e tenere unita questa nostra regione. Ecco perché simili provvedimenti del Governo non ci aiutano obiettivamente, e da qui il ricorso alla Consulta e la richiesta di deroga al Governo contro scelte che elevano il rischio di tenuta della democrazia in tanti territori". "Peraltro in questa contingenza politica - ha continuato Scopelliti - ci troviamo ad affrontare vertenzialità difficili da risolvere come i forestali ed i precari, e il rischio è di accendere altri focolai di cui non abbiamo bisogno. Sulla scorta di queste motivazioni, e rivendicando in pieno il nostro ruolo e la nostra autonomia, auspichiamo che il Governo comprenda questa situazione e possa determinarsi di conseguenza".

    La seduta, il documento unitario. Si è aperta con la modifica di due leggi regionali che non avevano ricevuto il visto di legittimità costituzionale dal Governo, la seduta del Consiglio regionale. I provvedimenti riesaminati riguardano l' 'istituzione della Struttura Tecnica di Valutazione VAS-VIA-AIA-VI'' e la legge inerente la "Valorizzazione e promozione del termalismo in Calabria". Sulle modifiche ha brevemente relazionato in Aula il consigliere Alfonso Dattolo che ha illustrato le modifiche apportate. Nel seguito dei lavori il Presidente del Consiglio Francesco Talarico ha informato della decisione, assunta all'unanimità dalla Conferenza dei Capigruppo di rinviare il "question time", alla prossima seduta, già fissata per il prossimo 29 ottobre , "con l'impegno - ha spiegato - di esaurire tutto l'arretrato di interrogazioni presentate", anticipando che sulla questione Sorical, ci sarà anche una informativa del Presidente Scopelliti. Sul punto è intervenuto il consigliere Idv Giuseppe Giordano che si è lamentato di tale decisione. "Stiamo differendo di seduta in seduta - ha affermato - questioni che sono diventate delle vere e proprie emergenze. Tra queste la Sorical, la vicenda riguardante la Veolia che sta mettendo in mobilità il personale, la questione del dimensionamento scolastico. Le chiedo l'impegno - ha concluso rivolgendosi al presidente - che il Consiglio dedichi, il prossimo 29 ottobre, tutto il tempo possibile per completare tutto l'ordine del giorno inerente le interrogazioni". Il consigliere Pd Censore ha chiesto ed ottenuto la trattazione di un ordine del giorno, firmato da molti consiglieri, inerente i pagamenti arretrati e la copertura finanziaria delle mensilità e della tredicesima 2012, dei lavoratori Arssa ed Afor. Nel sottolineare il disagio in cui sono costretti questi lavoratori e le loro famiglie, Censore ha anticipato che l'ordine del giorno intende "impegnare la Giunta affinché sia data la possibilità ai Commissari liquidatori di fare delle anticipazioni per risolvere il problema". Si è passati al documento unitario sulla questione del riordino delle province. Il Presidente Talarico ha letto il documento elaborato dalla Conferenza dei capigruppo "nel corso della quale - ha spiegato - sono stati ascoltati i rappresentanti delle province di Vibo, ed è stato acquisito un parere della Provincia di Catanzaro. E' stata una discussione articolata - ha spiegato - ma c'era l'intenzione di arrivare ad un ordine del giorno che fosse unanime. Deve essere questo il nostro impegno. Devo dire che c'é stata grande responsabilità". Nel documento il Consiglio approva e sostiene la decisione della Giunta regionale di adire la Corte Costituzionale sul decreto legge 95/12 e della successiva legge di conversione e di tutti gli atti che, in violazione del dettato costituzionale, intervengono sulla soppressione e la razionalizzazione delle province, ribadisce, altresì, la volontà di mantenere invariato il numero delle province". Due gli interventi sul documento: Alfonso Dattolo per la maggioranza e Agazio Loiero per l'opposizione. Dattolo ha parlato di decisione del mantenimento "non solo sul piano numerico, ma anche perché - ha spiegato - non si può modificare la Costituzione a colpi di Decreto Legge. Unanimemente abbiamo deciso di chiedere una deroga. La situazione poliitica, economica, e sociale calabrese è certamente diversa dal resto della penisola. In questa regione, le province sono state vere e propri presidi di legalità che hanno garantito risultati anche validi, non solo economici, ma certamente dal anche dal punto di vista sociale. Ritengo che la scelta individuata sia la perfetta sintesi del dibattito della scorsa seduta". Per Loiero "il Codice delle Autonomia deve essere riscritto con un disegno più organico, anche perché - ha aggiunto - non si agisce senza neanche spiegare quanto si va a risparmiare". Nell'evidenziare "perplessità, emerse anche in altre Regioni, Loiero ha condiviso la tesi secondo la quale c'é una aperta violazione della Costituzione. "Oggi abbiamo avuto un dialogo anche serrato che ha riguardato al suo interno anche la maggioranza, ma non è vero che non abbiamo deciso" - ha evidenziato Loiero - parlando di territori 'ormai consolidati' dopo la decisione unilaterale dello Stato di istituire nuove province, e condividendo il senso di responsabilità dimostrato, "anche alla luce delle decisioni successive. Perché possiamo fare ancora molto coinvolgendo anche le popolazioni di questi territori. Non so quali effetti produrrà, ma abbiamo dato una immagine unitaria".

    Conlcusione lavori della seduta. E' stata rinviata alla prossima seduta, su proposta del presidente dell'assemblea Francesco Talarico, la trattazione della Proposta di legge di iniziativa del consigliere Alfonsino Grillo riguardante la "Legge organica in materia di relazioni tra Regione Calabria e comunità calabresi nel mondo". Approvata, invece, all'unanimità la proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri Parente, Aiello, Salerno, su "Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Norme per l'attuazione del Decreto Lgs 81/2008 in materia di sanzioni". L'approvazione della legge è stata preceduta da una breve discussione generale alla quale hanno preso parte i consiglieri Ferdinando Aiello (Progetto Democratico), Bruno Censore (Partito Democratico), Giuseppe Giordano (Italia dei Valori), Giovanni Nucera (Pdl) che ha evidenziato la sensibilità dimostrata dal Consiglio regionale in questa legislatura a regolare l'intera materia afferente la sicurezza sui luoghi di lavoro, ed a dedicare attenzione alle tante famiglie colpite da tragedie di questo tipo, sottolineando inoltre che la copertura finanziaria é il risultato di risparmi del Consiglio regionale. Il Consiglio ha quindi esaminato ed approvato a maggioranza con il solo voto contrario del consigliere Bruno Censore (Pd) di una proposta di Provvedimento Amministrativo di iniziativa della Giunta regionale inerente una "Proposta di legge al Parlamento per l'Istituzione della giornata regionale del Calendario in memoria di Aloysius Lilius da Cirò", ed una proposta di legge, sempre di iniziativa della Giunta regionale recante l' "Istituzione della giornata regionale del Calendario in memoria di Aloysius Lilius da Cirò". Nella sua relazione il consigliere Nazzareno Salerno ha spiegato che la proposta si propone di celebrare tale illustre ingegno calabrese, autore nel 1582, su volontà di Papa Gregorio XIII dell'attuale calendario". In sede di discussione generale il consigliere del gruppo Misto Pasquale Maria Tripodi ha chiesto la verifica del numero legale, la cui conta ha confermato la validità della seduta con 22 consiglieri presenti su 28. A seguire, l'Assemblea di Palazzo Campanella ha approvato, con il voto contrario della minoranza, la proposta di Provvedimento amministrativo inerente il rendiconto generale relativo all'Esercizio finanziario 2011 dell'Azienda Calabria Lavoro. Approvata inoltre la proposta di legge di iniziativa del consigliere Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) recante "Modifica dell'art. 2,comma 2, lettera b) della legge regionale 12 dicembre 2011 n. 43 "Unione tra i Comuni", nella parte che rideterminazione i limiti demografici minimi per le Unioni dei Comuni montani ed in particolare quelli limitrofi della Calabria. In chiusura di seduta è passato all'unanimità anche l'ordine del giorno del consigliere Pd Bruno Censore sui pagamenti dei dipendenti Arssa ed Afor.

    "Siamo estremamente attenti alle istanze rappresentate da due territori cruciali per la Calabria, quello di Crotone e di Vibo, e orientati a tutelare, con ogni mezzo a nostra disposizione, le ragioni delle popolazioni interessate al fine di impedire che contro la Calabria si consumino altri strappi in questo frangente di grave crisi economica e sociale". Lo ha sostenuto il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico che, prima della seduta odierna che affronterà il dibattito sulla riorganizzazione delle Province, assieme ai presidenti dei Gruppi consiliari, ha ricevuto due nutrite delegazioni delle Province di Crotone e di Vibo Valentia. I rappresentanti delle due realtà territoriali che rischiano di essere cancellate per effetto dei provvedimenti nazionali, hanno, all'unisono, ribadito "l'urgenza di andare avanti nel ricorso presentato dalla Regione alla Corte costituzionale per affermare l'illegittimità della decisione del Governo Monti" e, contemporaneamente, hanno chiesto che "il Consiglio regionale deliberi positivamente sul mantenimento delle cinque Province calabresi".

    Parente "Bene legge su sicurezza lavoro". "Si è voluta focalizzare l'attenzione sul problema della sicurezza e sugli infortuni sul lavoro. Le competenze in materia sono attribuite alle Asp che svolgono attività di vigilanza e controllo sul rispetto delle leggi di tutela della salute dei lavoratori, nonché per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali". E' quanto afferma il consigliere regionale, Claudio Parente (Scopelliti presidente) in merito all'approvazione della legge sulla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, di cui è firmatario insieme con i consiglieri Nazareno Salerno (Pdl) e Ferdinando Aiello (Progetto Democratico). "In particolare, il provvedimento legislativo - prosegue Parente - mira ad una reale applicazione del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 secondo il quale i Dipartimenti di Prevenzione delle Asp devono essere orientati verso strategie di prevenzione e promozione e non solo repressive. Difatti, con questa legge si istituisce un apposito capitolo di spesa nel quale confluiranno i proventi derivanti dalle sanzioni comminate per violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Tali somme andranno ripartite tra le Asp della Regione per finanziare le attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolte dai Servizi di Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro e saranno finalizzate a migliorare le tecnologie e le attrezzature informatiche e strumentali utilizzate dai Servizi Pisal, nonché a favorire la formazione, l'informazione e l'aggiornamento degli operatori oltre che promuovere l'attività di assistenza alle parti sociali e alle aziende del territori". "Il potenziamento di questi servizi è fondamentale - sostiene ancora Parente - se si vuole incidere in modo determinante in materia di contrasto e prevenzione degli incidenti sul lavoro, anche alla luce degli ultimi drammatici dati forniti dall'Inail per la nostra regione dove, nei soli primi 9 mesi dell'anno 2012, si sono registrati 23 decessi ed oltre 8.000 infortuni sul lavoro, senza tralasciare i numeri sulle malattie professionali che, nell'anno 2011, hanno portato alla denuncia di oltre 1.400 casi. All'attuazione di questa legge, si provvederà senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, rispetto a quelli già previsti dalla legislazione vigente, grazie all'istituzione di un apposito capitolo di entrata su cui far affluire i proventi derivanti dalle sanzioni comminate ai sensi dei decreti legislativi 758/1994 e 81/2008 da destinare specificatamente ai servizi di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro delle Asp".

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