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    Terza Commissione regionale approva servizi per infanzia e povertà

     

     

    Terza Commissione regionale approva servizi per infanzia e povertà

    17 ott 12 La terza Commissione consiliare, 'Attivita' sociali, sanitarie, culturali, formativé, presieduta dal consigliere Nazzareno Salerno (Pdl), ha approvato all'unanimità due progetti di legge con cui si disciplinano i servizi socio-educativi per la prima infanzia e si predispongono interventi urgenti di contrasto alla povertà. Il primo progetto legge è frutto di un testo unificato di due precedenti proposte di iniziativa dei consiglieri Giovanni Nucera e Candeloro Imbalzano, su cui ha relazionatolo stesso presidente Salerno. La seconda proposta di legge, di iniziativa della Giunta regionale, modifica il Collegato alla legge finanziaria regionale del 2011. Nel corso della seduta, inoltre, é stato fissato il termine ultimo al prossimo 24 ottobre, ore 14,00 per la presentazione degli emendamenti ad una proposta di legge di iniziativa del consigliere Giuseppe Caputo (PdL), che prevede 'interventi per la diagnosi, la riabilitazione e l'assistenza a favore di persone con disturbi autistici e dello spettro autistico dall'età evolutiva a quella adultà. Durante i lavori, la Commissione ha anche audito il direttore sanitario della clinica 'Ninetta Rosano', Pasquale Tricarico, ed il dott. Giuseppe Trimarchi, legale rappresentante delle Terme di Galatro 'Fonte Sant'Elià. "Il lavoro odierno - ha detto a conclusione della seduta il presidente Nazareno Salerno - è stato assolutamente proficuo e di questo ringrazio tutti i colleghi presenti. Si sono date risposte concrete in ordine all'organizzazione dei servizi all'infanzia e, soprattutto, approvando la proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale che reca significative forme di contrasto alla povertà e di concreto sostegno alle fasce sociali più bisognose". Ai lavori della terza Commissione hanno dato il loro contributo i consiglieri: Nucera, Vilasi, Chiappetta, del PdL; Parente ed Imbalzano, del gruppo 'Scopelliti Presidente'; Serra (Insieme perla Calabria); Bova (Misto); Scalzo (Pd); Gallo (Udc); Giordano (IdV), e Ciconte (Progetto Democratico). Il presidente della Commissione Bilancio e Attività Produttive Candeloro Imbalzano, commentando la legge che disciplina i servizi socio-educativi per la prima infanzia, ha affermato che "é stato un iter tormentato e laborioso ma finalmente, con la massima condivisione anche del Dipartimento, é stata approvata all'unanimità questa nostra proposta di legge presentata ad inizio legislatura e successivamente unificata con altra, da noi tenacemente voluta, che colma un grave vuoto legislativo, atteso che la precedente, desueta normativa, risaliva al 1970. Un provvedimento nel quale abbiamo voluto riaffermare il ruolo crescente della famiglia, grazie al maggiore impegno delle donne sul mercato del lavoro, con la convinzione che sia positivo per i bambini iniziare a frequentare strutture collettive già prima della scuola d'infanzia. Una legge quindi moderna, per la cui elaborazione abbiamo creato una forte sinergia con il sistema delle scuole materne private che da anni svolge compiti sostitutivi delle istituzioni pubbliche. In definitiva una legge innovativa che realizza gli obiettivi di un miglioramento generale dei servizi e che prevede, tra l'altro, l'istituzione di un Fondo regionale che consenta un adeguato contributo a sostegno delle famiglie più disagiate ed alle quali deve essere garantito l'accesso ai servizi della prima infanzia erogati sia da soggetti pubblici ma soprattutto da soggetti del privato sociale, regolarmente accreditati". Il segretario-questore del consiglio regionale, Giovanni Nucera, ha evidenziato che "l'approvazione in terza Commissione di un progetto di legge per i servizi socio-educativi della prima infanzia, è la conclusione efficace di una iniziativa normativa cui avevo dato corso sin dalla scorsa legislatura. Il testo trae la sua genesi da un principio comunitario secondo cui migliorare la qualità e l'efficacia dei sistemi di istruzione in tutta l'Europa, costituisce la base fondamentale dell'apprendimento permanente, dell'integrazione sociale, dello sviluppo e della crescita della persona e della successiva occupabilità. E' significativo evidenziare che la legge mira a favorire soprattutto i bambini con forte disagio sociale, inclusi quelli provenienti da un contesto migratorio ed a basso reddito. La legge, inoltre, innova la materia che era regolata da un vecchio impianto normativo regionale del 1973. Nel nuovo testo, infatti, viene superato il termine di 'asilo-nido', innovato dal termine 'nido di infanzia' e viene esaltato il ruolo sinergico tra i comuni e le iniziative private del settore".

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