Il PD chiede la testa di Scopelliti: si vada al voto; è polemica

15 ott 12 "L'incontro ha fatto registrare una valutazione unanime sulla gravità della situazione in Calabria. Al fallimento politico-amministrativo della Giunta regionale in tutti i settori chiave si aggiunge la vicenda di Reggio Calabria che mostra la natura di una modello che si è trovato ad esportare nel resto della regione. Al fallimento politico-amministrativo, quindi, si somma una vicenda che mina alla radice la credibilità del Presidente della Giunta e di un a buona parte del suo gruppo dirigente. Da un lato noi sollecitiamo il Governo a dare il massimo sostegno ai commissari, alla città di Reggio Calabria, anche dal punto di vista finanziario, per evitare che il commissariamento si traduca in ulteriore colpa per le condizioni di vita dei reggini. Anzi dal commissariamento possa partire la rinascita della città. Sul piano politico della Regione riteniamo che non ci siano più le condizioni perché questa legislatura vada avanti e quindi chiediamo a Scopelliti di prendere atto della situazione e di consentire il più rapido ritorno alle urne con le sue dimissioni". Così il commissario del Pd, Alfredo D'attorre. "Pensiamo - ha aggiunto al termine di un incontro con dirigenti del partito - che sia giusto che alla Calabria sia consentito di tornare a votare, così come nelle altre regioni italiane, Lazio e Lombardia in primis, in cui sono emersi fatti gravi. Per parte nostra siamo disponibili a collaborare per assicurare un ordinato ritorno alle urne e quindi a farci carico in un quadro di emergenza di consentire l'approvazione di alcuni provvedimenti di urgenza sul piano economico sociale e sul piano del riassetto istituzionale che consentano poi di andare alle elezioni in condizioni migliori. Ci auguriamo che ci possa essere questo soprassalto di responsabilità da parte di Scopelliti e delle forze politiche che lo sostengono. Se questo non ci fosse è chiaro che valuteremo ogni ulteriore iniziativa politica per consentire che quanto prima alla Calabria la parola sia restituita al popolo. Nelle prossime settimane, dal partito insieme con il gruppo parlamentare e quello consiliare, sarà lanciato un 'Manifesto per la nuova Calabria' sulla base del quale apriremo un confronto con tutte le forze sociali e politiche interessate a stringere un'alleanza civica per la rinascita della Calabria"

"Figuriamoci se poteva mancare, per l'ennesima volta, la solita, lunare, giustizialista e rancorosa dichiarazione del Commissario regionale del Pd; il professor D'Attorre continua la sua personalissima campagna elettorale, avviata anzitempo ed immotivatamente, con il solito corredo di roboanti e categoriche parole il cui unico e solo senso indica la totale inconsapevolezza di quanto e come la Calabria sia amministrata". E' quanto sostengono, in una dichiarazione congiunta, il vice coordinatore vicario del Pdl calabrese, sen. Antonio Gentile, ed il capogruppo del Pdl al Consiglio regionale Gianpaolo Chiappetta. "Muovendo dalla decisione assunta dal Consiglio dei ministri in ordine al Consiglio comunale di Reggio Calabria, decisione rispetto alla quale il tempo ed i fatti diranno chi aveva o meno ragione - hanno aggiunto - cerca di stabilire a tutti i costi un forzato parallelismo con la Giunta regionale e la maggioranza di centrodestra; il tutto, ovviamente, condito da indegne insinuazioni sul presidente Scopelliti. Il commissario regionale del Partito Democratico procede, ormai senza controllo altrui e privo di autocontrollo, nei suoi stucchevoli ragionamenti politici distribuendo alla Calabria intera, che si è espressa con il voto, patenti di legalità o illegalità, certificati di buona o pessima amministrazione; vorremmo rispondere con la durezza che le parole di D'Attorre meriterebbero ma essendo convinti che tanto il forzato parallelismo quanto la lunare richiesta di elezioni anticipate possono essere classificate come delle vere e proprie boutade preferiamo semplicemente e solamente stigmatizzare le sue astruse dichiarazioni". "Il Commissario del Pd - hanno sostenuto Gentile e Chiappetta - sa che la Calabria è governata al meglio delle possibilità e dell'impegno in una condizione di estrema complessità, così come sa bene che tante delle difficoltà attuali dipendono dal malgoverno dei cinque anni di centrosinistra; ma nonostante ciò continua quotidianamente a ripetere concetti triti e ritriti nella speranza che vengano, prima o poi, scambiati per verità. Se poi a causa delle numerosissime questioni interne del Pd il Commissario D'Attorre non ha avuto il tempo o la volontà di documentarsi attentamente sui risultati della Giunta e della maggioranza lo invitiamo ad essere presente alla conferenza stampa prevista per domani nella sede della Presidenza della Giunta regionale; ascolterà direttamente cosa questa maggioranza e questa Giunta sono stati e sono in grado di fare nell'esclusivo interesse dei cittadini, dei lavoratori e degli imprenditori calabresi". "Tutto il resto - hanno concluso Gentile e Chiappetta - non é di alcuna utilità alla Calabria ed al suo futuro".

Riunione PD regionale: Consumata esperienza. Si è tenuta questa mattina a Lamezia Terme una riunione del commissario regionale del Pd Alfredo D'Attorre con i parlamentari nazionali, i consiglieri regionali, i presidenti di provincia e i sindaci delle città capoluogo per fare il punto sulla situazione politica regionale, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale di Reggio Calabria. E' quanto si legge in una nota del Pd. "Dalla riunione - è scritto nel documento conclusivo - è emersa una analisi condivisa del fallimento politico del centrodestra. Quasi tutti i settori della vita regionale presentano un inquietante arretramento: dalla sanità all'utilizzo dei fondi strutturali, all'ambiente, ai rifiuti, alle infrastrutture. Lo ha testimoniato la grande manifestazione unitaria dei tre sindacati tenutasi a Catanzaro, che ha denunciato la mancanza di politiche attive del lavoro e la drammatica questione occupazionale. A questa evidente incapacità di dare la sia pur minima risposta alle emergenze calabresi, si è aggiunto il fatto molto grave rappresentato dallo scioglimento del Consiglio comunale di Reggio Calabria per contiguità con la 'ndrangheta. Lo scioglimento rappresenta un colpo durissimo per la citta', di cui porta la responsabilità la classe politica e amministrativa della destra che lo ha determinato. Il Pd è fortemente impegnato perché il Governo nazionale compia ogni sforzo per sostenere l'azione del Commissario straordinario che oggi si è insediato e per garantire alla città le risorse finanziarie necessarie alla sua rinascita, facendo anche in modo che possa rapidamente prendere forma il progetto della città metropolitana". "Sul piano regionale - prosegue la nota - il Pd ritiene che si sia consumata del tutto l'esperienza della Giunta Scopelliti e che occorra determinare le condizioni per un rapido ritorno alle urne. In questo quadro, per favorire un ordinato e utile percorso verso le elezioni, il Pd è disponibile a concordare l'approvazione di un pacchetto di misure d'urgenza sul piano economico-sociale e istituzionale". "Qualora Scopelliti e le forze politiche che lo sostengono - sostiene il Pd - decidessero di non trarre le dovute conseguenze della insostenibile situazione che si è creata, il Pd si riserva di adottare ogni iniziativa politica per restituire quanto prima la parola ai cittadini. Nelle prossime settimane il Pd presenterà le linee fondamentali di un 'Manifesto per la nuova Calabria', sulla base del quale aprire un confronto con tutte le forze politiche e sociali interessate a stringere un'alleanza civica e democratica per la rinascita della Calabria".