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    Primarie CS: D'Attorre esalta Bersani, Comitato Renzi non ci sta "Scorretto"

     

     

    Primarie CS: D'Attorre esalta Bersani, Comitato Renzi non ci sta "Commissario scorretto"

    27 nov 12 "Siamo decisamente sconcertati ed indignati per le dichiarazioni che il commissario del Pd Alfredo D'Attore ha rilasciato oggi alla stampa. Nella settimana che precede il ballottaggio, infatti, l'intervento di colui che dovrebbe essere garante 'super partes' delle diverse componenti che animano il Pd, può essere paragonato ad un intervento a gamba tesa che un arbitro effettuerebbe contro i giocatori di una delle squadre in campo". E' quanto si legge in una nota firmata dai Comitati Calabresi "Matteo Renzi Adesso"; da Roberto Rizzuto, coordinatore regionale "Matteo Renzi Adesso"; Ernesto Magorno, delegato di Matteo Renzi nel Coordinamento Provinciale di Cosenza; Alcide Lodari, coordinatore provinciale "Matteo Renzi Adesso" di Catanzaro; Arturo Pantisano, coordinatore provinciale "Matteo Renzi Adesso" di Crotone; Demetrio Naccari Carlizzi, coordinatore provinciale "Matteo Renzi Adesso" di Reggio Calabria; Gianluca Callipo, coordinatore provinciale "Matteo Renzi Adesso" di Vibo Valentia; Salvatore Perugini, capogruppo Pd del Comune di Cosenza; Roberto Castagna. La nota fa riferimento a quanto oggi ha affermato D'Attorre in una intervista pubblicata dal Quotidiano della Calabria. "Matteo Renzi - prosegue la nota - autorevole esponente del Pd, e i tanti democratici che stanno sostenendo il suo progetto politico, meritano rispetto e tutela. I contenuti delle dichiarazioni di D'Attorre non lasciano adito a equivoci, il Commissario parla da 'attivista' in favore di uno dei due competitor. Niente di male se lo avesse fatto da esponente nazionale del Pd, vista la sua risaputa vicinanza al Segretario Nazionale; gravissimo, invece, se lo fa nella veste di Commissario, espressione in alcun modo non della realtà regionale, ma figura 'calata dall'altò per mantenere gli equilibri e garantire indistintamente tutti, come invece non è stato. Riguardo alla polemica con Matteo Renzi, riteniamo che il Sindaco di Firenze non abbia bisogno di avvocati difensori, ma possiamo con certezza dire che da parte sua non esiste alcuna forma di 'snobismo' nei confronti della Calabria, anzi per il rapporto quotidiano che i Comitati hanno con lui e con i suoi collaboratori più stretti, riscontriamo grande attenzione per la nostra Regione e per l'eccezionale seguito che la sua azione politica sta ottenendo. Era da tempo che nella nostra Regione non si vedeva tanta passione attorno ad una proposta politica e che non si assisteva ad un coinvolgimento così ampio e partecipato di tanti giovani, ma anche di tanti cittadini che vogliono tenersi lontani dalle 'stantie' stanze delle segreterie di partito, ma che vogliono tornare a fare politica ed essere protagonisti del loro tempo. L'ostracismo dimostrato dal Commissario D'Attore, offende e mortifica questa voglia di cambiamento, vissuta evidentemente dagli apparati come una minaccia, non come un'opportunità. Il risultato ottenuto dai Comitati per Renzi alle Primarie, deve essere oggetto di riflessione, ma deve essere considerato decisamente positivo visto il contesto in cui è maturato. L'intervento odierno di D'Attorre conferma, se ce n'era bisogno, che coloro, come fanno i Comitati Renzi, che si battono per l'innovazione devono combattere, com'é stato già detto con un'espressione felice, 'a mani nude' contro la nomenclatura di partito al gran completo, Commissario compreso. Riteniamo che queste primarie non possano lasciare tutto come prima, la straordinaria voglia di cambiamento che sta trovando espressione grazie ai comitati Matteo Renzi Adesso sta lasciando il segno e tutto non sarà più come prima. Di una cosa siamo sicuri: non è da Renzi che si deve difendere la Calabria, ma dai burocrati di partito che nulla hanno a che fare con la realtà dei territori e della loro storia politica e che vengono inviati nella nostra regione come 'governatori' di un 'colonia', buona solo per essere terreno di caccia per le elezioni. Invitiamo tutti i calabresi, domenica a sostenere il cambiamento e premiare Matteo Renzi, per cambiar pagina nel Paese e in Calabria e anche per sbarazzarci di ogni commissariamento. Vogliamo che il Pd torni nelle mani dei calabresi". "Il Pd calabrese - conclude la nota - può ritenersi difeso solo se il Commissario va via e con lui venga 'rottamata' una classe dirigente che ha consentito che nostra Regione divenisse una 'colonia', asservita esclusivamente agli interessi romani".

    La replica di D'Attorre. "Trovo sorprendenti i toni e gli argomenti fuori luogo contenuti della nota diramata dal Comitato Renzi della Calabria, peraltro non firmata individualmente". Lo afferma, in una dichiarazione, il Comissario regionale del Pd, Alfredo D'Attorre. "Come può riconoscere chiunque abbia letto le mie dichiarazioni e da ultimo l'intervista apparsa oggi sul Quotidiano della Calabria - aggiunge - ho inteso difendere la pulizia e la limpidezza del voto calabrese nel suo complesso, rispetto a battute infelici pronunciate la sera dei risultati da esponenti e commentatori politici nazionali. Peraltro diversi sostenitori calabresi di Renzi hanno riconosciuto con me la legittimità della mia replica rispetto a un evidente infortunio, come in queste settimane hanno riconosciuto il lavoro fatto per assicurare uno svolgimento ordinato e regolare delle primarie in Calabria, senza considerare in contraddizione con questo il mio impegno da dirigente del Partito Democratico a sostegno della candidatura di Pier Luigi Bersani. Addirittura, dopo l'ultimo incontro avuto con i rappresentanti dei Comitati Renzi, con una nota stampa era stato espresso pubblico apprezzamento anche per il lavoro politico da me svolto in questi mesi in Calabria". "Capisco che dall'esterno della Calabria - dice ancora D'Attorre - possa venire l'impulso ad alzare oltremisura il tono della polemica, nella speranza di poter recuperare in questo modo consensi. E' interesse invece dei militanti e dei dirigenti calabresi del centrosinistra tutelare e valorizzare lo straordinario risultato democratico delle primarie di domenica e continuare a lavorare assieme perché tutto possa andare bene anche nel turno di ballottaggio. Dal successo delle primarie e dalla partecipazione libera e di nuovo appassionata dei cittadini calabresi il centrosinistra trae una grande spinta per la costruzione dell'alternativa al fallimento della destra in Calabria"

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