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    Nucera "Non spostare Tribunale e imprese da Reggio"

     

     

    Nucera "Non spostare Tribunale e imprese da Reggio"

    09 lug 12 "Altro che difesa dei Tribunali minori, peraltro legittima, e di cui ci siamo occupati in Consiglio regionale, facendo sentire, anzi ribadendo le nostre ragioni sull'esigenza di assicurare il diritto alla giustizia in un territorio fortemente condizionato dalla criminalità organizzata. Per Reggio e per la Sezione autonoma di Corte d'Appello di questa città si sta consumando un colpo mortale che determinerà, come conseguenza una riduzione del carico di lavoro di almeno il 50% e ciò a causa della decisione governativa di istituire l'unica sede calabrese del Tribunale delle Imprese presso la Corte d'Appello di Catanzaro". E' quanto denuncia - in merito al dibattito in corso del Consiglio regionale sui tagli al settore della Giustizia in Calabria - il Segretario Questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera (Pdl). "E' una decisione che gli addetti ai lavori - prosegue - definiscono devastante, per i disagi, ma anche per le conseguenze economiche cui andrebbero incontro cittadini ed aziende che hanno la necessità di rivolgersi al Tribunale delle Imprese. Mi chiedo come mai con la legge 24 marzo 2012 n. 27, che ha convertito il decreto legge 24 gennaio 2012 n. 1, recante 'Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita'', la Corte d'Appello di Reggio non è stata considerata alla stessa stregua di quella di Brescia, che assieme al capoluogo regionale lombardo, Milano, è sede di Tribunale delle Imprese. Il testo definitivo ha infatti istituito nuove sezioni specializzate in tutti i Tribunali e Corte di Appello con sede nei capoluoghi di regione che finora ne erano sprovvisti: e cioé Ancona, Cagliari, Campobasso, Catanzaro, L'Aquila, Perugia, Potenza e Trento, nonché Brescia, che presenta però le stesse caratteristiche di 'sezione autonoma'. C'é da dire inoltre come ha segnalato il Prof Vincenzo Panuccio, professore emerito dell'Università di Messina e già vice presidente del Consiglio nazionale Forense, che anche per Reggio Calabria il Parlamento avrebbe dovuto stabilire lo stesso trattamento stabilito per la Corte d'Appello di Brescia, in applicazione dell'art. 3 della Costituzione italiana (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge). C'é ancora tempo per rimediare poiché questa legge entrerà in vigore il prossimo 23 settembre. Si impedirebbe anche il probabile pericolo, peraltro evidenziato dall'autorevole Prof. Vincenzo Panuccio, che venga sollevata eccezione di incostituzionalità, assolutamente fondata in base all'art. 3, sulle controversie che insorgessero e instaurate presso la Corte d'Appello di Catanzaro, con la facile conseguenza di bloccare le iniziative giudiziarie concernenti la giurisdizione del Tribunale di Catanzaro". "E' una sottolineatura che andava fatta - conclude Nucera - a difesa dell'operatività di una delle Corti di Appello più importanti del Paese. Ma anche per sollecitare la deputazione reggina ad un proprio intervento per impedire che molti nostri concittadini, costretti loro malgrado a rivolgersi alle aule di giustizia siano ulteriormente penalizzati sul piano del riconoscimento del diritto alla giustizia, e soprattutto sul piano economico".

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