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    Abramo replica a Scalzo "Su Fiera violate le regole"

     

     

    Abramo replica a Scalzo "Su Fiera violate le regole"

    29 giu 12 "Il consigliere Scalzo difende a spada tratta l'operazione di acquisto di Parco Romani e, scorrendo i nomi degli indagati dalla Procura della Repubblica, se ne possono comprendere le ragioni". Lo afferma in una nota il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, replicando al leader dell'opposizione Salvatore Scalzo. "Mi sarei aspettato - aggiunge - un atteggiamento più costruttivo e responsabile da parte sua rispetto ad un problema che, se non affrontato con lucidità e ragionevolezza, rischia di produrre enormi danni alla città, a cominciare dalla perdita del finanziamento per la costruzione dell'Ente Fiera. Intanto, tengo a precisare che l'individuazione della Catanzaro Servizi quale soggetto beneficiario e gestore dell'intervento non è stata decisa dal sindaco Abramo - come egli erroneamente afferma - ma dal Consiglio comunale (delibera n. 33 del 15 marzo 2005) con un voto trasversale maggioranza-opposizione e sulla base di una proposta del Consorzio Catanzaro 2000 che era soggetto responsabile del Tavolo di Concertazione del Patto Territoriale. Ma non è questo il punto". "A non riconoscere - prosegue Abramo - la Catanzaro Servizi quale legittimo destinatario del finanziamento è il Ministero dello Sviluppo Economico che, al contrario, è pronto ad interloquire con il Comune di Catanzaro per portare avanti la realizzazione dell'importante infrastruttura nella localizzazione a suo tempo individuata dal Consiglio comunale. Con questa realtà, espostaci crudamente dall'on. Misiti, dobbiamo oggi confrontarci. Non siamo stati noi a spostare la sede dell'Ente Fiera da Germaneto - dove aveva ed ha tutt'ora un senso per le sinergie che possono crearsi sia con il Comalca sia con le attività presenti nelle aree Pip - a Parco Romani con un'operazione condotta fuori dalle regole e su cui giustamente la magistratura vuole vederci chiaro. Il consigliere Scalzo dovrebbe chiedere spiegazioni ai suoi riferimenti politici, compresi i 'tecnici di area' che hanno compiuto l'operazione, sul perché si è scelto di saltare le indicazioni del Consiglio comunale e acquistare Parco Romani". "Oggi - conclude - il Comune è impegnato su due fronti: primo, salvare il finanziamento ministeriale e realizzare il Centro espositivo fieristico a Germaneto, là dove l'ha localizzato il Consiglio comunale con formali delibere; secondo, agevolare al massimo l'apertura di Parco Romani, consentendo a tutti gli operatori che hanno creduto in questo progetto di sviluppare le loro attività commerciali e di servizio. Rispetto a questi due irrinunciabili obiettivi, appare sconcertante che il consigliere Scalzo si attardi in difese d'ufficio dei suoi compagni di partito, mentre dovrebbe responsabilmente confrontarsi con il sindaco e la maggioranza per evitare che pesanti ripercussioni possano cadere sulla testa dell'Amministrazione e della città".

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