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    Dima "No a carattere vessatorio di Equitalia in riscossione"

     

     

    Dima "No a carattere vessatorio di Equitalia in riscossione"

    27 giu 12 "La complessa problematica della lotta all'evasione fiscale ed al ruolo svolto da Equitalia sono al centro di una mozione parlamentare che abbiamo presentato insieme ad altri colleghi deputati ed in cui chiediamo al Governo di impegnarsi ad operare una verifica complessiva della normativa relativa al soggetto riscossore". E' quanto afferma, in una nota, il deputato del Pdl, Giovanni Dima. "Riteniamo, infatti - prosegue Dima - che in quest'ultimo periodo, di fronte ad un quadro economico e finanziario non certamente roseo, le difficoltà del contribuente nel far fronte al pagamento dei tributi siano notevolmente aumentate anche a causa di alcuni meccanismi posti in essere da Equitalia. Proprio perché le modalità di riscossione assumono i caratteri di strumenti vessatori nei confronti di imprese, artigiani e famiglie, con spese di riscossione dei tributi, penali ed interessi per il ritardato pagamento particolarmente elevate, tanto che si può affermare che con la creazione di questo ente la pressione fiscale è notevolmente aumentata, diventa più che mai necessario chiedersi se sia opportuno aprire una discussione che veda protagonista il cittadino e quindi il contribuente. Se prima della costituzione di Equitalia, per esempio, l'Inps inviava ad un commerciante moroso un avviso bonario con la richiesta del saldo e la semplice aggiunta degli interessi, oggi, invece, quello stesso contribuente inadempiente si vedrà recapitare da Equitalia una cartella di pagamento con l'importo dovuto, l'aggiunta degli interessi e l'aggio di riscossione per l'esattore pari al 5% in più dell'importo totale ed al 9% in più in caso di ulteriore ritardo. In sostanza, se un contribuente pagherà la cartella esattamente un anno dopo, dovrà versare il 4% annuo all'ente impositore, il 6,8358% annuo di interessi di mora, lo 0,615% annuo all'agente della riscossione per un totale di interessi pari all'11,4508% annuo. A ciò va aggiunta la sanzione amministrativa del 30% e l'aggio nella misura del 9% per un totale del 50,4508%". "Proprio perché non ci troviamo di fronte ad evasori fiscali ma a semplici contribuenti che hanno saltato un pagamento per errore o per necessità dovuta alla particolare contingenza economica - sostiene ancora Dima - abbiamo voluto evidenziare nella mozione come la legge privilegi l'esattore non solo nel richiedere maggiori somme ma anche rispetto al fatto che, per esempio, l'iscrizione a ruolo rappresenti titolo esecutivo per procedere alla riscossione e ciò è un'evidente disparità di trattamento rispetto ai normali cittadini che per vedere un proprio credito diventare esecutivo devono rivolgersi al giudice per la verifica mentre per Equitalia, in assenza di un provvedimento del giudice, il credito vantato è solo presunto".

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